LAY ME DOWN

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Shen Yue non riusciva a smettere di guardare il viso addormentato di Wang He Di, che la stava tenendo stretta a sé anche nel sonno

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Shen Yue non riusciva a smettere di guardare il viso addormentato di Wang He Di, che la stava tenendo stretta a sé anche nel sonno.
Aveva un piccolo sorriso che gli incurvava le labbra all'insù e di tanto in tanto le lasciava piccoli baci sulla fronte.
Quei piccoli gesti fatti in un momento di totale incoscienza le riempivano il cuore di amore.
Yue si liberò dal suo abbraccio e si mise in ginocchio sul letto.
Gli accarezzò i capelli, poi le tempie, le guance, il mento... Si chinò e gli baciò delicatamente le labbra.
Quando Dylan aprì gli occhi e i loro sguardi si incrociarono, lei gli sorrise e lo baciò di nuovo.
"Sei bellissima" fu la prima cosa che Dylan le disse quando vide i suoi capelli arruffati, il suo viso assonnato ma luminoso, e una delle sue magliette enormi a coprire quel suo pallido corpicino.
Yue arrossì e scoppiò a ridere, poi salì a cavalcioni su di lui e scese a nascondere il viso nell'incavo del suo collo caldo.
I loro corpi, premuti l'uno contro l'altro, tremarono subito di contentezza.
Wang He Di la abbracciò, inspirando il profumo del suo shampoo all'albicocca.
"Devo andare a lavoro" sussurrò Yue.
Lui la strinse un po' più forte.
"Resta con me... Per favore".
La ragazza appoggiò delicatamente i gomiti sul suo petto per alzarsi leggermente e riuscire a guardarlo in faccia.
Dopo un lungo bacio eschimese, gli sorrise.
"Vieni con me" propose.
"Posso?"
"Certo! E dopo... Voglio portarti in un posto..."
"Non mi piace quel tono misterioso! Cosa stai architettando, piccola psycho?"
"Perché devi sempre essere così diffidente?!"
"Perché sei tu! Sei pazza, non posso fidarmi di te!" esclamò Dylan, come se fosse ovvio.
Yue rise e fece per alzarsi in piedi, ma lui la trattenne.
"Yue?"
"Sì?"
"Mi sei mancata".
Shen Yue gli prese il viso tra le mani e con i pollici lo accarezzò dolcemente.
"Non ti libererai mai più di me, lo sai?" canticchiò.
Dylan annuì con un sorriso e la baciò.
"Oh e... Didi... Questa mattina è stata... Fantastica" disse Yue, con le guance rosse.
Dylan ripensò all'intensità con cui si erano amati una volta tornati a casa dallo studio di Radio Rainbow, dopo essersi finalmente chiariti.
"Tu sei fantastica" rispose, con gli occhi pieni di amore.
Lei arrossì e tornò di nuovo a nascondersi contro il suo collo, facendo scoppiare a ridere Wang He Di.
"Ti amo tanto, stupida".
"Anche io".

===

Shen Yue faceva musicoterapia in posti diversi: in un ospedale, in un centro per bambini e ragazzi disabili, in una casa di riposo, in un centro di riabilitazione...

Quel pomeriggio Dylan andò con lei alla casa di riposo.
La seguì in un'ampia stanza tutta colorata e la aiutò a posizionare i vari strumenti che aveva portato con sé.
Poco dopo, ecco entrare nella stanza un gruppo di anziani.
Yue li accolse con un sorriso enorme e ognuno di loro si affrettò ad andarla a salutare con baci e abbracci.
Come aveva detto a Dylan una volta, erano sempre felici di vederla... Ed era proprio vero. La adoravano.
"Chi è quel ragazzo?" chiese ad un tratto una signora con i capelli bianchi e rosa e il viso paffuto, indicando Wang He Di.
"Oh, lui è Didi! È il mio ragazzo... Ci teneva a conoscervi" spiegò Yue.
"Il tuo ragazzo? Ma sono io il tuo ragazzo!" esclamò un signore magrolino che indossava una buffa salopette gialla.
"Sì, dillo a tua moglie" ghignò un altro uomo seduto accanto a lui.
Tutti scoppiarono a ridere.
"Ok, ok! Cominciamo!" batté le mani Yue, con entusiasmo.
Dylan rimase affascinato dal suo modo di approcciarsi ai suoi "ragazzi".
Aveva insegnato loro una melodia semplice e li stava spronando a trovare il ritmo che più si addiceva al loro stato d'animo.
Era attenta ad ognuno di loro. Li spronava a tirare fuori tutto quello che avevano dentro usando gli strumenti che aveva messo a loro disposizione.
Li fece suonare tutti insieme, creando un gran baccano, e poi singolarmente.
Il signore con la salopette gialla doveva essere davvero di buon umore, perché si mise a suonare la tastiera con tanta energia da fare invidia a un ragazzino.
Mentre lui suonava, Yue prese per mano due donne che poco prima avevano suonato in modo lento e angosciante per comunicare la loro tristezza e le invitò a ballare insieme a lei, facendole ridere come bambine.
Dylan moriva dalla voglia di baciarla.
Era straordinaria.
"Posso prendere in prestito il tuo ragazzo?" chiese all'improvviso la signora con i capelli rosa.
Yue annuì, divertita.
Così la donna lo prese per mano e lo trascinò al centro della stanza a ballare con lei.
"Tesoro, sei proprio fortunato. La signorina Yue è davvero una perla preziosa" gli disse.
Lui annuì, un po' in imbarazzo tra quelle braccia incredibilmente forti.
"E anche lei è fortunata. La guardi nello stesso modo in cui mi guardava mio marito. C'è tanta purezza, nei tuoi occhi. Dovresti sposarla e sfornare un bel bambino" continuò lei.
Dylan sgranò gli occhi e iniziò a tossire, attirando l'attenzione di tutti.
"Ahi! Questi giovani! Dopo solo due passi di danza gli manca già il fiato! Mio marito mi faceva ballare tutto la notte!" scherzò la signora a voce alta, dandogli grossi colpi sulla schiena.

===

Una volta usciti dalla casa di riposo, Yue propose a Dylan di lasciare la macchina nel parcheggio e di andare a piedi nel posto che gli voleva mostrare.
"Allora? Ti sono piaciuti i miei giovanotti?" gli chiese, mentre camminavano mano nella mano.
"Sono pazzi!" esclamò lui.
"Vero?! Li adoro!" rise Yue.
Dylan si fermò all'improvviso e si chinò per darle un bacio.
"Sono così fiero di essere al tuo fianco" le disse.
Yue non sapeva esprimere la gioia che provò nel sentire quelle parole.
Amava il suo lavoro e vedere lo sguardo pieno di ammirazione di Dylan la fece sentire orgogliosa di quello che stava facendo e di come lo stava facendo.
Dopo un altro bacio, ripresero a camminare fino a quando non arrivarono davanti ad un piccolo edificio verde.
"Cosa ne pensi?" Yue si rivolse a Dylan con una strana luce negli occhi.
"Ehm... È molto... Verde? Perché siamo qui?" Dylan era confuso.
"Devo dirti una cosa" sorrise lei.
Prese un lungo respiro, poi iniziò a spiegare...
"Alcune settimane fa ho deciso che è giunto il momento di andare a vivere da sola. Voglio lasciare alla mamma la sua libertà, vivere anche il suo nuovo amore... Ne abbiamo parlato e, anche se la cosa la rattrista, pensa che sia giusto per me. Ho trovato un appartamento che mi piace tanto in questo palazzo e che non costa troppo".
"Oh..." Dylan non se lo aspettava.
"Ecco... Lo so che ora sembrerò molto stupida, ma... Mentre confrontavo i vari appartamenti, ne cercavo uno adatto per due persone..."
"Per te e...?"
"... Te. Mi sentivo una sciocca, perché non stavamo insieme, ma non riuscivo proprio a fare a meno di immaginarmi con te in ogni stanza. Non deve essere per forza in questo verdissimo palazzo, ma... Insomma... Brontolo, vuoi vivere con me?" Shen Yue finì la frase sottovoce.
Era così agitata che non riusciva a smettere di torturarsi le mani.
Dylan sentì il proprio cuore impazzire nel petto.
La abbracciò, incapace di trattenere la gioia che stava provando in quel momento.
"È un sì?" ridacchiò lei.
"Sì, stupida! Sì!" esclamò lui.
Questa volta fu Yue a saltare tra le sue braccia.
"Sei sicuro? Ti immagini che fatica avermi tra i piedi tutti i giorni?" gli chiese, divertita.
Wang He Di la guardò con il più dolce degli sguardi.
"Non avrò un attimo di pace, vero?"
"Assolutamente no, mio caro Grinch".
"Sono pronto" sussurrò, dandole un piccolo bacio sulla punta del naso.
Yue lanciò un buffo gridolino e batté le mani.
"SONO FELICEEEE!" urlò.
"Shhh! Ci guardano tutti!" la rimproverò Dylan.
"Ah sì? Mmh... SONO FELICEEEEEEE FELICE FELICE FELICEEEE!"
"Ok, io me ne vado..."
Prima che Dylan potesse lasciarla lì, Yue lo prese per mano e lo trattenne.
"HEY ABITANTI DEL PALAZZO VERDE! IL GRINCH SARÀ IL VOSTRO NUOVO VICINO!"
A quel punto Dylan la caricò su una spalla e si allontanò in fretta borbottando: "Sto per cambiare idea, sai?"
Ma dentro di sé, anche lui stava urlando come un matto per la felicità.
Vivere con Yue era un sogno che si avverava.

===

Caesar stava guardando il suo amico tentennare davanti a lui, come un bambino che doveva confessare chissà quale guaio.
Ma lui sapeva già di cosa voleva parlargli. Lo intuiva.
"Ovviamente è una cosa che farò solo se tu sei d'accordo, perché..."
"Didi, vai a vivere con Yue e smettila di rompere le scatole" lo interruppe, stanco di aspettare che il suo migliore amico trovasse le parole giuste.
"Cosa?"
"È giunto il momento di divorziare. Vai a vivere con la tua amante, che ti merita più di me. E io... Beh, io avevo già intenzione di chiedere alla mia, di amante, di venire a vivere con me" gli disse.
"Dici sul serio?"
Caesar annuì e Dylan sorrise.
"Caesar... Grazie per essermi stato sempre vicino. Sei un fratello per me".
"Non ero tua moglie?"
"Oh, finiscila con questa storia!"
I due risero e poi si abbracciarono, pronti per un nuovo inizio.

Angolino Dell'Autrice
Ciao!
Un piccolo capitolo per augurarvi una buonanotte e un buon inizio settimana ❤️
Ho letto la felicità nei vostri commenti all'ultimo capitolo e ne sono davvero contenta 🥰
Grazie di tutto! 💜💛
Un grande abbraccio,
Lucrezia




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