"Cos'è quella nuvola che hai sopra la testa?" chiese Caesar a Dylan, mentre stavano cenando.
"Nuvola? Quale nuvola?" borbottò l'altro, irritato.
"Quella nuvola grigia che hai sopra la testa... È da tutto il giorno che sei di cattivo umore! Che succede?"
Wang He Di sbuffò.
"C'entra per caso... Yueyue?" azzardò Caesar.
Il suo migliore amico smise all'improvviso di lottare contro il pezzo di carne che stava mangiando e guardò Caesar.
"Non risponde ai miei messaggi da ore" disse, arrossendo.
Dylan si sentiva meglio, non aveva più la febbre, ma il dottore gli aveva raccomandato di non tornare all'università e a lavoro per qualche giorno.
Yue non era più andata a trovarlo, perché doveva studiare, lavorare in lavanderia, occuparsi di sua madre e poi correre in radio. Però lo riempiva di messaggi per sapere come stava...
Quel giorno, tuttavia, Dylan ricevette solo due messaggi.
Solo due.
"Sei preoccupato?" gli domandò Caesar.
"No! Cioè... Non lo so, forse..." mugugnò lui.
Caesar alzò gli occhi al cielo.
Prese il cellulare e iniziò a scrivere...
"Cosa fai?"
"Chiedo a Jaqi se Yue sta bene".
"Jaqi? Chi è?"
Caesar gli rivolse uno sguardo incredulo.
"Jaqi! La migliore amica di Yue! È venuta qui al pigiama party!" esclamò.
"Oh... Non sapevo si chiamasse Jaqi... O forse l'ho dimenticato... Ma... Aspetta! Perché tu hai il suo numero?!"
Caesar scoppiò a ridere di gusto.
"Perché non sono idiota come te. Se una ragazza mi piace, io agisco" rispose, facendogli l'occhiolino.
Prima che Dylan potesse arrabbiarsi, arrivò la risposta di Jaqi.
"Oh! Dice che oggi è il suo compleanno e che ha passato il pomeriggio con Tan Quan".
"È IL SUO COMPLEANNO?!" urlò Dylan.
"A quanto pare sì! Cavolo, non lo sapevo! Più tardi in radio le farò gli auguri!" esclamò Caesar.
"È il suo compleanno e non me lo ha detto!"
Dylan era talmente indignato che era scattato in piedi.
"Mmh... Tu glielo hai chiesto?" ghignò Caesar.
"No! Ma... Passa la giornata a parlare e parlare e parlare e non mi dice il giorno del suo compleanno?!"
"Amico, calmati! Mandale un messaggio di auguri o chiamala... Quando potrà ti risponderà".
Wang He Di lo guardò male e andò in camera sua.
Si sedette sul letto e prese in mano il cellulare.
"Col cavolo che ti faccio gli auguri... Mi hai ignorato tutto il giorno per stare col tuo principino..." borbottò, arrabbiato.
Chissà cosa avevano fatto...
Dylan non sapeva nemmeno perché se la prendeva tanto.
Yue aveva passato il suo compleanno con la persona a cui teneva di più, era chiaro.
E in fondo, lui che diritto aveva di arrabbiarsi? Non era nessuno per lei. Solo il suo collega brontolone.
"Ma se sono solo questo allora potrebbe smetterla di perseguitarmi!" pensò, scocciato.
All'improvviso il cellulare vibrò tra le sue mani.
Shen Yue era tornata a casa e si scusava per non avere risposto prima.
Dylan lanciò il cellulare sul letto e sbuffò.
Lo sguardo gli cadde sul pinguino che Yue gli aveva preso allo zoo...
"Dannazione" sospirò.===
La signora Shen stava guardando la televisione in cucina, quando sentì suonare il citofono.
Yue era in bagno a fare la doccia, perciò non poteva andare ad aprire la porta...
Con l'aiuto delle stampelle, la donna si alzò e andò a chiedere chi fosse.
"Sono... Wang He Di".
"Wang He Di?"
Aprì la porta e sorrise al bellissimo ragazzo che aveva di fronte.
"Ciao, caro! Cosa ci fai qui? Mia figlia mi ha detto che non ti sei sentito bene in questi giorni..."
"Sto bene, grazie. Mi scusi se disturbo a quest'ora... Yue è in casa?"
"Sì, sta facendo la doccia. Vieni, forza!"
Lo accompagnò in cucina e con un po' di fatica per colpa della gamba ingessata gli offrì una fetta di torta.
"Oggi è il compleanno di Yue, sai?"
Lui annuì e la ringraziò per la torta.
"Devi essere molto paziente con lei... È una brava ragazza, ma a volte si lascia prendere un po' troppo dal suo... Entusiasmo" rise la signora Shen.
"Oh, altroché" rispose lui sottovoce.
"Wang He Di, puoi farmi un favore? Apri il cassetto sotto al tavolo" gli disse lei.
Lui obbedì subito.
"Vedi quella busta bianca? È per te".
"Che cos'è?" chiese il ragazzo, curioso.
"Solo una piccola ricompensa per il duro lavoro che stai facendo in lavanderia. Avevo intenzione di fartela avere in questi giorni, ma dato che sei qui, te la do subito! Yue mi ha detto che ti stai dando davvero da fare... E non immagini quanto ti sia grata per il grande aiuto che stai dando a me e mia figlia. Purtroppo non sono molti soldi, ma presto te ne daremo altri, promesso!"
Wang He Di sgranò gli occhi.
"Signora Shen, grazie... Ma non posso accettare" disse, arrossendo.
"Non dire sciocchezze! Non puoi lavorare in una vecchia lavanderia senza nulla in cambio... Prendi quei soldi e non fare storie" sorrise lei.
"No, davvero. Vi aiuto volentieri. Non voglio alcuna ricompensa. Lo avevo già detto a Shen Yue..."
"Sei un ragazzo d'oro. Ma se ora non prendi quei soldi vengo lì e ti picchio con le stampelle!"
Dylan sospirò e prese la busta.
Ringraziò la signora Shen con un inchino e la mise in tasca.
"Mamma, mi è sembrato di sentire... Wang He Di! Cosa ci fai qui?!"
Shen Yue era appena entrata in cucina.
Alla signora Shen non era sfuggito il lampo di gioia nei suoi occhi... E nemmeno in quelli di Dylan.
"Sono venuto a mangiare la torta" rispose il ragazzo, facendo spallucce.
Yue rise e si avvicinò a lui.
Con una mano sulla propria fronte e una sulla sua, valutò con serietà le condizioni di salute di Dylan.
"Niente febbre. Stai meglio? Non saresti dovuto venire! Il dottore ha detto di restare a casa a riposare..." lo sgridò.
L'intensità nello sguardo di Wang He Di mentre guardava sua figlia ispezionare con preoccupazione ogni centimetro del suo viso, fece arrossire perfino la signora Shen!
"Bene ragazzi, io vado a dormire! Ehm... Grazie per essere venuto, mio caro! Vieni più spesso a trovarci, ok? Buonanotte!"
La donna mandò un bacio ad entrambi e li lasciò soli.
"Puoi smetterla di studiarmi come un topo di laboratorio? Ti ho detto che sto bene" si lamentò Dylan.
"Mmh... Ok, scusami".
Yue si sedette davanti a lui al tavolo della cucina.
"Sono felice che tu sia qui!" sorrise raggiante.
"Jasmine mi ha detto che è il tuo compleanno..."
"Jasmine? Chi è Jasmine?"
"Jasmine! La tua amica!"
"Ehm... Jaqi?"
"Oh! Jaqi, sì! Che razza di nome!" sbuffò lui.
"Quindi sei venuto a farmi gli auguri?" azzardò Yue.
"No... Io... Sono... Sono venuto a dirti che sei un' idiota! Non fai altro che dire che sei mia amica e blah blah blah e poi non mi dici nemmeno il giorno del tuo compleanno!"
Yue si stupí nel vedere il suo sguardo ferito.
"Non credevo fosse importante" disse semplicemente.
"I compleanni sono sempre importanti, stupida!"
"Oh... Mi dispiace, Didi!
"Già, ti dispiace. Che cosa hai fatto tutto il giorno?"
"Sono stata al lago con Tan Quan. È stata una sorpresa. È venuto all'università e mi ha rapita" rise Yue.
Ma Dylan non rise.
Anzi, divenne serissimo.
"Comunque, di solito organizzo una piccola festa con i miei amici... Ma ho deciso di rimandare" aggiunse lei.
"Perché ?"
"Perché voglio che ci sia anche tu! Ma devi essere completamente guarito!" rispose lei, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Dylan scrollò la testa e sbuffò... Ma il suo viso era più rilassato.
"Shen Yue?"
"Sì?"
"Buon compleanno".
C'era imbarazzo nella sua voce, misto a tenerezza e affetto.
Il cuore di Yue perse un battito.
"Grazie" gli sorrise, sottovoce.
"Io... Ecco, ho un piccolo regalo per te. Per colpa della tua stupidità non ho avuto tempo di comprarti nulla, perciò... Tieni"
Dylan prese un piccolo peluche a forma di rana dalla tasca dei suoi jeans e lo porse a Yue.
"È tuo?" chiese lei, commossa.
"Sì. È brutto, lo so. Però ha la tua stessa faccia" rispose lui.
Shen Yue si rigirò il peluche tra le mani e si accorse che sotto ad una zampa c'era una data: 14-05-2003.
"Oh, cavolo! Scusami, avrei dovuto togliere quel biglietto! Ora sembrerà un regalo ancora più vecchio e squallido!" esclamò Dylan, arrossendo.
"È la data in cui lo hai comprato?" gli chiese Yue.
"Sì... Era una cosa che facevo da bambino... Volevo ricordare ogni momento importante".
"Quindi questa rana era importante per te?"
Dylan non rispose, rimase in silenzio a guardarsi i piedi. Si sentiva così stupido per averle portato un regalo simile!
All'improvviso vide Yue alzarsi e correre in un'altra stanza.
Tornò dopo alcuni secondi con un post-it in mano.
Lo attaccò sotto all'altra zampa del peluche e poi lo mostrò a Dylan.
Sul biglietto, aveva scritto la data di quel giorno.
Wang He Di sgranò gli occhi, sorpreso.
"Questo è un momento importante per me. Lo adoro! Grazie di cuore, Didi!" sorrise lei.
A Dylan ci volle un po' di tempo prima di riuscire a parlare.
Quella ragazza riusciva sempre a stupirlo.
"Qual è il suo nome?" domandò Yue, all'improvviso.
"Non ha un nome! Non ero un bambino stupido" borbottò lui.
"Stai mentendo! Lo so che hai un nome!"
"Ti ho detto di no!"
"Se non me lo dici ti faccio il solletico!"
"Pensi di riuscire a... Hey! Ferma! Non ti avvicinare!"
"Dimmi il suo nome!"
"Ok, ok! Mr. Cha-cha!"
Il viso di Yue si illuminò.
"Lo sapevo che avevi un nome! Benvenuto, Mr. Cha-cha! Io sono Shen Yue! Accidenti, sei davvero affascinate!"
Dylan la osservò mentre parlava faccia a faccia con la rana e non poté fare a meno che scoppiare a ridere.
Yue sorrise, poi corse verso di lui e lo abbracciò talmente forte da togliergli il fiato.
"Shen Yue! Lasciami andare! Sanguisuga!" si lamentò lui.
"Sono così felice che tu sia qui!" esclamò lei con voce acuta.
Lui la allontanò leggermente e guardò l'orologio appeso al muro.
"Bene. Ora dovresti andare in radio" disse.
"Giusto, giusto! E tu invece a casa a riposare!"
"Ti accompagno in radio prima".
"No! Ho detto che ora tu vai a casa riposare!"
Il tono di Yue non ammetteva repliche.
"E va bene... Dammi un foglio e una biro, prima".
Yue lo sqaudrò con sospetto e lui le fece cenno di sbrigarsi.
Quando gli diede ciò che aveva chiesto, Dylan scrisse qualcosa sul foglio e poi lo piegò.
"Dallo a Caesar quando arrivi, ok?" le disse.
"Cos'è?" chiese Yue, curiosa.
"Mi sono dimenticato di dirgli una cosa a casa... Mi raccomando, ricordati di darglielo".
Yue annuí e mise il foglio in tasca.===
"E ora, la prossima canzone..."
Prima che Shen Yue potesse annunciare il titolo di una brano dei Green Day, sentì una melodia dolce e familiare nelle proprie cuffie...
Guardò Caesar da lontano e lui le fece l'occhiolino, mostrandole il foglio che Wang He Di gli aveva mandato.
"Somewhere over the rainbow" le stava riempiendo il cuore...
Spense il microfono e lasciò che alcune lacrime le scorressero lungo il viso, troppo emozionata e commossa per riuscire a contenerle.
Caesar restò al suo posto e le fece un breve video, che inviò subito a Dylan.===
Dylan stava guardando con un sorriso il video che Caesar gli aveva inviato.
Quella scema stava piangendo come una bambina!
Quando la canzone terminò, dalla radio tornò la voce un po' rauca di Yue."Non è bellissima questa canzone?
Al nostro caro ascoltatore, Mr Cha-cha... Grazie".===
La signora Shen andò in cucina per fare colazione.
Ancora assonnata, aprì il cassetto sotto al tavolo e sgranò gli occhi.
Wang He Di aveva svuotato la busta e lasciato tutti i soldi nel cassetto.
La donna sorrise.
"Quel ragazzo..." sussurrò.Angolino Dell'Autrice
Ciao!
Come state?
Vi piace come sta proseguendo la storia? ☺️
Fatemi sapere 😘
Grazie di tutto!
Un grande abbraccio,
Lucrezia.
Uh! Aspettate! Stavo pensando... Vi va di creare un gruppo su Twitter o su Instagram per sclerare un po' su Yue e Dylan o sulle storie che vi piacciono? ☺️ Fatemi sapere!
Ora vado per davvero 😂
Un abbraccione!
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RADIO RAINBOW (ITA)
FanfictionGiorni grigi. Giorni di silenzi. Giorni di baccano. Giorni così, in cui chiudi gli occhi e speri che una folata di vento ti porti via da tutto e da tutti... Da qualche parte, oltre l'arcobaleno