Giorni grigi.
Giorni di silenzi.
Giorni di baccano.
Giorni così, in cui chiudi gli occhi e speri che una folata di vento ti porti via da tutto e da tutti... Da qualche parte, oltre l'arcobaleno
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
"Eccoci! Ciao!" Shen Yue entrò nel nuovo studio radiofonico di Radio Rainbow insieme a Tan Quan. Wang He Di era già seduto alla sua postazione. "Buona fortuna" le sussurrò Tan Quan in un orecchio. Quello era il suo sesto giorno di lavoro insieme a Wang He Di. I loro direttori avevano ragione: il contrasto tra i loro due caratteri sembrava davvero incuriosire gli ascoltatori... A pochi giorni dal suo debutto, Radio Rainbow stava già avendo un enorme successo nell'orario notturno. "Chi inizia a parlare?" chiese a Dylan. "Tu" rispose lui, annoiato. Yue annuì con un sorriso. "Ragazzi, stiamo per andare in onda! Jiayou!" annunciò Tan Quan. I due ragazzi indossarono rapidamente le cuffie e aspettarono il suo segnale per accendere i microfoni.
"Ciao cari amici, bentornati a Radio Rainbow! Io sono Shen Yue..."
"E io sono Wang He Di"
"Oggi vorrei raccontarvi un episodio che mi è accaduto questa mattina..."
"Urrà!"
"Noto del sarcasmo..."
"Oh, no! Sono davvero elettizzato! Non vedo l'ora di sentire la tua sicuramente interessantissima storia!"
"Tsk! Beh... Ecco cosa è successo: ero alla fermata dell'autobus e stavo leggendo un foglio su cui avevo scritto alcuni appunti per il test che più tardi avrei avuto all'università... Ad un tratto, una folata di vento mi ha rubato il foglio dalle mani..."
"Ti ha rubato?! Ora dai la colpa al vento della tua sbadataggine?!"
"Era una folata di vento fortissima!"
"Oh, lo so! Ho visto alcune pecore volare!"
"Oh no!"
"Shen Yue... Perché sei così stupida?"
"Hey!"
Il colpo di tosse di Tan Quan li avvisò che stavano perdendo troppo tempo.
"Ehm... Dunque... Stavo dicendo... Che il vento mi ha portato via il foglio e io ho cercato di riprenderlo, ma è volato dall'altra parte della strada e c'era troppo traffico. Era troppo rischioso. Ecco arrivare il mio autobus... Ho rinunciato al foglio e sono salita. Alcune ore dopo, quando sono uscita dall'università, ho trovato una signora anziana ad aspettarmi davanti al cancello. Aveva un foglio in mano e me lo ha dato subito con un sorriso. Mi ha detto che mi ha vista perderlo e ha visto il mio viso preoccupato, così ha pensato che fosse importante. Ha guardato dove era diretto il mio autobus e leggendo il mio foglio ha intuito che fossi una studentessa e si è precipitata all'università. Mi ha aspettata lì per ore... Solo per darmi quel foglio. Voglio dire... Ha sprecato un'intera mattinata solo per restituirmelo! Ero così commossa da quel gesto tanto premuroso che l'ho abbracciata e le ho offerto il pranzo. È stato davvero bello conoscerla e parlare con lei per un po'!"
