Melissa's pov
Cammino avanti e indietro lungo la sala d'attesa desolata.
L'ansia mi sta divorando viva.
Comincio a distruggermi le mani dal nervoso, mordendomi le unghie con i denti - scordandomi del fatto che giusto ieri mi sono fatta il semi permanente da sola, in modo da rendermi un minimo presentabile - .
Provo per la ventesima volta a chiamare Zayn al telefono, ma la voce elettronica dall'altra parte mi ripete che il cellulare della persona desiderata non è raggiungibile al momento.
Controllo senza sosta il tabellone al mio fianco, il quale presenta tutte gli orari di arrivo dei vari aerei.
La riga che mi interessa - la quale cita testualmente "Los Angeles, 8.35" - comincia d'un tratto a lampeggiare: è atterrato.
Mi avvicino sempre di più alla porta d'entrata - a sua d'uscita per Zayn - cercando di vedere qualcosa... ma nulla.
Torno a sedermi un attimo dopo interminabili minuti di giri a vuoto, sentendo le ginocchia cedermi dall'accumulo di stress e stanchezza.
Osservo il passare del tempo attraverso lo schermo del mio cellulare.
Improvvisamente comincio a vedere le prime persone uscire dalle porte di sicurezza, dopo essere stati controllati per bene tramite la misurazione della febbre.
Viaggiare al tempo del covid, olio su tela.
Mi alzo e sbircio in fondo alla fila, ma di Zayn nemmeno una traccia.
Perché l'attesa sembra volersi prolungare ancora a lungo?
Porto una mano tra i capelli e mi affretto a chiamarlo, ma squilla a vuoto ancora una volta.
Mi appoggio con le spalle alla colonna e mi tranquillizzo un secondo, poiché il panico sta prendendo il controllo su di me.
Ci vuole tempo e pazienza.
Chiudo gli occhi e respiro profondamente. Così per un paio di minuti.
Non appena raggiungo la mia - apparente - serenità mentale porto lo sguardo alle porte elettriche ed a stento credo a ciò che i miei occhi vedono.
Zayn è qui. Davanti a me.
Sento le lacrime cominciare a ricoprire come una patina le mie iridi, ma niente mi ferma dal cominciare a correre con un sorriso raggiante sul volto.
Il moro si limita a fare lo stesso, trascinando con cura il suo trolley, che abbandona poco prima di raggiungermi in modo da non avere nulla come ostacolo.
I nostri corpi si scontrano, porto le braccia attorno al suo collo ed istintivamente le gambe attorno alla sua vita.
Da qui in poi pura magia.
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S/A:
Buonasera a tutte/i!
Come state? Spero bene💘Comunque, ecco a voi anche il trentaquattresimo capitolo!
Che ve ne pare?🦋Commentate e lasciami per iscritto il vostro parere, ho veramente bisogno di sapere se vi sta piacendo o meno🥺
Detto questo, ci vediamo domani con il prossimo capitolo!
- Ale🖤
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3 a.m. // Zayn Malik
Fanfiction> > > **** -> Tutti i diritti alla sottoscritta, perciò attente bitches😈