I giorni passarono e di quel pomeriggio Izuku mai si dimenticò. Non ha dimenticato facilmente quella giornata nella quale ha pianto per molte ore, senza mai fermasi. Non si è dimenticato di come si sia sentito scoprendo la verità, scoprendo che per qualche settimana ha vissuto momenti incredibili. Incredibili ma finti. Non si è dimenticato di come quel cuore, cosi grande e felice, sia improvvisamente caduto a pezzi. Sapeva che ormai esso fosse già stato spezzato anni a dietro, ma aveva molte ragioni per le quali continuare ad unire quei pezzi.
Qualche giorno dopo, proprio nella notte di Natale, accadde un brutto evento.
Izuku si era appena alzato e decise di andarsi a fare una doccia per poi andare a fare colazione. Il giorno passò lentamente, non sapeva che fare; aiutò sua madre andando a comprare qualcosa, ma per il resto del pomeriggio, oltre a fare degli esercizi assegnati dai professori, non seppe che fare. Durante quei giorni gli arrivarono vari messaggi da Katsuki, ma non ne guardò nemmeno uno. Per sua fortuna arrivò l'ora di cena e proprio quando stavano per mangiare, al telegiornale parlarono dei Villain e pochi istanti dopo sentì un'esplosione in lontananza.
«Izuku...»
«T-Tranquilla mamma. Vedrai che non sarà successo nulla.»
Izuku alzò così il volume della televisione e quando sentì che i Villain avevano attaccato capì subito cosa fosse quel boato. Per fortuna non c'erano stati morti, solo qualche ferito e un ferito grave. Quando fecero vedere le immagini, Inko notò subito una casa familiare.
«Izuku... quella casa, non è di...»
Izuku controllò meglio e si. Non c'erano dubbi. «Si mamma.»
Quella casa era di Mitsuki e lei non stava affatto bene. I Villain avevano attaccato quella zona e molte altre del Giappone, ma nessuno capì infondo che scopo avessero. Subito dopo essi svanirono senza lasciare nessuna traccia, scomparendo per altri mesi.
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Erano in ospedale e avevano appena confermato che stavano cercando di curare al massimo le ferite su Mitsuki. In quelle ore all'ospedale fu colpo di persone gravemente ferite, tutto a causa dei Villain. Katsuki e suo padre erano lì, seduti che aspettavano. Ovviamente il biondo malediceva ogni secondo i dottori visto che non gli sapevano dare informazioni da lui richieste. Dopo poco arrivò anche Inko.
«Katsuki... mi dispiace molto, come sta Mitsuki?»
«Quella vecchiaccia... se la caverà, ma stanno ancora cercando di curarla e ste carogne non sanno dirmi niente di più specifico.» rispose.
Ormai stava arrivando la mezzanotte e di informazioni non ne arrivarono. Stavano aspettando da almeno 4 ore e non ne potevano più. Poco dopo arrivò un dottore che disse loro che erano riusciti a curare la maggior parte delle ferite, ma che per un po' non si sarebbe svegliata. Masaru e Inko andarono davanti alla porta della stanza di Mitsuki e la osservarono da dietro il vetro.
Katsuki era lì, solo che aspettava chissà cosa. Pensava e pensava a tutto e specialmente pensava che quel giorno era passata quasi tutta la classe meno che Izuku. Finché questi pensieri non furono interrotti proprio da quest'ultimo. Era indeciso se andare, ma Mitsuki non gli aveva fatto nulla, gli dispiaceva vederla così.
«Katsuki.» parlò e il biondo alzò lo sguardo. «Dov'è Mitsuki-san?»
«Stanza 154, ma ora ci sono mio padre e tua madre.»
«E perché non sei andato tu per primo?»
«Perché la voglio vedere sveglia, così da poterla insultare.»
Izuku alzò un sopracciglio e scosse la testa. «Sei proprio stronzo Katsuki. Anche in una situazione così delicata lo sei.» fece per andarsene, ma il biondo lo fermò.
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Shattered || bakudeku
Fanfiction➥ | 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮. ❝De-Izuku. Mi dispiace...❞ Katsuki era riuscito a mettere da parte l'orgoglio e a dirglielo. Era la prima volta che il verde risultava così taciturno. L'aveva combinata grossa ma infondo, non gli importava, lui odiava Deku. E...