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Izuku era nei bagni del dormitorio. Non ce la faceva più, quella frase continuava a persistere nella sua mente e non capiva il perché. Non fu il fatto dell'odio a dargli fastidio, ma quella frase. Non gli avrebbe dato più fastidio. Un pugno. Quindi non si sarebbe più avvicinato a lui. Un altro pugno. Non lo avrebbe più abbracciato. Un terzo pugno finché lacrime non scesero su quel volto ormai primo di qualsiasi emozione.

Molti suoi compagni in quel periodo notarono il cambiamento di Izuku. Il suo modo di parlare era completamente cambiato, da timido era diventato molto sveglio. I suoi occhi non erano più brillanti, guardavano il vuoto e neppure loro sapevano che guardassero. Infine il suo sorriso. Non esisteva più. Scomparso.

flashback

«Ragazzi... solo io non vedo più il sorriso di Deku-kun?»

«No, anche io cra. Midoriya è cambiato...»

«Midoriya non sorride più, ormai lo abbiamo notato tutti. Come il suo sorriso, anche i suoi occhi hanno smesso di brillare.»

«E la causa è solo una. Lui

flashback

«Lui. Lui è la causa...» disse guardandosi allo specchio. «...del mio cambiamento?!» Sbuffò. «È uno stronzo cazzo! Stronzo!»

Pianse. Non seppe nemmeno lui quanto tempo passò da quando entrò nei bagni. Pianse. Era al limite.
Pianse. Non riusciva più a sopportarlo.
Ormai piangeva quasi sempre, ma non per risultare un bambino frignone, era stato forte per troppo tempo. Si era sempre tenuto tutto dentro di se ed era ora che lo lasciasse venire fuori. Pianse finché qualcuno lo abbracciò da dietro.

«Che fai?» Parlò piano con un tono gentile. Forse perché era notte o forse perché era stanco.

«Non sono affari tuoi. » rispose.

«Ti stai sfogando davvero dando pugni a un lavandino?»

«Beh? » disse per poi girarsi, «Hai qualche problema con questo?!»

«Deku...»

«Vattene. » disse Izuku. «Vattene Katsuki. Ti prego vattene.»

«Deku.» disse appoggiando la sua fronte su quella del verdino. «Sta zitto, solo un secondo...»

Si guardavano, si fissavano, i loro sguardi erano l'uno immerso nell'altro. Quelle iridi color verde smeraldo erano perdutamente spente da giorni, guardavano il nulla ormai, erano privi di luce. Gli occhi del biondino invece facevano risplendere quelli del verde.

Ma in quel momento quelle iridi verdi risplendevano di felicità. Dalle parole dette non sembrava, ma dagli occhi si, gli occhi non mentono mai. Nella mente di Izuku ritornò a mente una cosa detta dai suoi amici.

Nessuno guarda in quel
modo chi odia.

Avevano ancora le fronti attaccate e il biondo fissava quei bellissimi occhi verdi che guardavano il pavimento. Non smetteva di fissarlo. Ne era ipnotizzato. Lo attiravano a sé, nonostante quello che gli avesse detto giorni prima.

Sospirò forte e passò il pollice sulla guancia del verde. Il suo sguardo si spostò da quei smeraldi alle sue soffici e sottili labbra. Ormai erano settimane che non assaggiava più quelle labbra, non gli andava bene questa astinenza. Il suo profumo, il gusto, gli smeraldi, lui.

«Cosa cazzo ho fatto...» disse sottovoce.

«Una grande cazzata Katsuki, ecco che hai fatto.» rispose Izuku.

Il biondo continuava a passare il pollice su quella morbidissima guancia, soffice quasi quanto una nuvola. Liscia come una maglietta appena stirata. Voleva dare un morso a quella guancia, così tanto. Voleva, ma non poteva. Katsuki Bakugou che faceva una cosa così? No, non era lui. Non lo avrebbe mai fatto.

«Già. Una cazzata.»

Arrivò alle sue labbra. Al tocco erano così tanto morbide che avrebbe voluto morderle. Allo stesso tempo erano così sottili che aveva paura persino di toccarle, si sarebbero potute rompere da un momento all'altro. Tracciò tutta la forma del labbro inferiore per poi passare a quello superiore facendo schiudere leggermente le labbra del verde.

Sospirò forte e lo guardò. «Io ti odio Katsuki. Io ti odio con tutto il cuore.»

Non ce la faceva più. Voleva troppo quelle labbra e non solo quelle. Lo voleva, tutto. Dalla testa ai piedi. Diceva di odiarlo, ma infondo forse non era vero. Dalle labbra passò al mento e glielo tirò su. «Lo so. E non posso darti torto.»

«Mi hai distrutto e non poco.»

«Scusami...» Arrivò a sospirare vicinissimo alle sue labbra dicendogli quella frase. «Scusami, ma non ce la faccio più.»

Il biondo si buttò letteralmente sulle labbra del verde e lo baciò. Erano settimane che non si assaggiavano a vicenda. Troppo tempo. Erano successe troppe cose in quel mese.

Izuku's POV
Perché... perché mi sta baciando di nuovo? Perché mi sto lasciando baciare...? Io non voglio, non voglio baciarlo. No. Non deve baciarmi e io non devo lasciarglielo fare. Ma è molto difficile contraddirlo... nonostante i miei modi siano cambiati.

Con tutto quello che mi ha fatto passare in questi anni, con quello che ho passato in queste settimane... perché non mi lascia in pace e basta? È così difficile da capire che non voglio averci a che fare mai più?! Ha detto che mi avrebbe lasciato in pace, ma da quello che sta facendo...

Io devo cancellare tutto. Eliminare tutte queste emozioni. Distruggere loro come lui ha distrutto me. È vero, i sentimenti nascono così, all'improvviso e non è colpa loro; bensì nostra. Però io non mi metterò mai più in gioco per qualcuno come lui. Mai più. In cambio riceverei solo ingratitudine e sarei più distrutto di prima.

Distruggerò questi sentimenti finché non saranno dimenticati.

Si staccò in fretta. «S-Smettila! Katsuki... non voglio. Perché fai così?! Cosa hai scommesso sta volta? Che mi lasciassi fare di tutto?! Credi che io sia stupido?! Mi hai già fatto soffrire per anni e ora continui, basta! Le botte, le minacce e gli insulti non ti sono bastasti?! Cosa vuoi ancora?! Lasciami stare!»

Si inginocchiò fino a mettersi le mani tra i capelli. «Smettila ti prego, mi fai più male così cazzo!»

«Deku.» Il biondo si abbassò sino all'altezza del verde. «Io non...»

«Non volevi.» alzò lo sguardo e il biondo notò che era cupo e perso nel nulla. «Non vuoi mai, eppure continui a fare le stesse cazzate. Cosa dovrei fare io? Darti una nuova possibilità ogni volta che sbagli? No cazzo! Te l'ho detto, ti odio dal profondo del-»

«Del tuo cuore. Lo so, lo so cazzo.»

«No, tu non sai niente Katsuki. Non sai nulla di me, niente di niente.» si alzò e se ne andò seguito dal biondo. «Se mi conoscessi, non avresti fatto quello che hai fatto.»

«Ma perché finisce sempre così cazzo?! D'ora in poi non muoverò più un dito va bene?!» urlò.

«È quello che volevo cazzo! Sparisci dalla mia vita! E vedi di non ritornarci, visto che sei il re nel rovinare vite altrui.»

Katsuki's POV
Già, ha ragione. Forse me lo merito. Non avrei dovuto. Dal principio. Non avrei dovuto baciarlo, sin dalla prima volta. Che merda.. È uno schifo la vita.

«Fanculo a tutti e tutto.»

E cacciò indietro quella piccola goccia di acqua che sarebbe potuta scendere sul suo viso.

Shattered || bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora