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Nessuno disse nulla, quelle parole avevano spiazzato tutti. Lacrime, lacrime e ancora lacrime. Inko si andò subito a sedere e accanto a lei si sedette Mitsuki. Le due ore precedenti le passarono a piangere e passeranno il resto del giorno a fare la stessa cosa.

Katsuki rimase lì, in piedi, a non fare nulla. Sentiva gli altri piangere e sperare che Izuku che si riprendesse presto. E poi sentiva il suo silenzio, la sua rabbia e si ricordò di qualcosa. Nella sua mente passarono una serie di immagini: il suo sorriso, la scommessa, la verità, le lacrime, i baci, i litigi.

Katsuki's POV
«Mi fai veramente schifo Kacchan. Veramente tanto.»

Da quanto tempo non lo sento dire più quel nome cazzo. Già.. da tanto tempo. Merda Deku...

«Fa un po' quel che cazzo ti pare. Ma che sia chiara una cosa. Non venire a rompere il cazzo a me quando sarai morto perché ti mando a fanculo.»

Non avrei mai pensato che quella sarebbe stata l'ultima cosa detta. Cazzo. Sto nerd... io.. non so più che pensare. Tsk.

Perché voglio che si svegli? Perché non capisco più un cazzo? Perché ho bisogno di scusarmi per quello che gli ho fatto e detto? Perché voglio rivedere quel bellissimo sorriso? Perché... perché non posso cazzo! Se gli avessi detto di non andare, se non avessi creato tutto quel casino, se non avessi fatto quella cazzo di scommessa... lui non sarebbe lì dentro. Merda. È tutta colpa mia cazzo!

Katsuki aveva il battito veloce, il respiro pesante e gli occhi cupi. Non stava affatto bene mentalmente, per niente. Si incolpava di tutto. Darebbe di tutto per sentire nuovamente quel nome, il nome che solo ed esclusivamente lui diceva senza ricevere un insulto come agli altri.

Mi perdonerà mai?
Sarà mai in grado di perdonarmi tutto ciò che gli ho fatto?

Si calmò soltanto quando sentì una mano sulla spalla. Era Inko: ormai era passata un'ora da quando li avevano avvisati sulla salute di Izuku. Stavano tutti riposando, qualcuno dormiva altri quasi. Tutti meno meno che Katsuki. Inko gli si avvicinò piano e parlò. «Katsuki, guardami.»

«Zia Inko io non-»

«Gli brillavano gli occhi quando parlava di te, di quello che facevate insieme, dei vecchi tempi. Ma durante le settimane di vacanza non li ho visti brillare. Non so cosa stia succedendo tra voi, ma so per certo che Izuku ti perdonerà. Non te lo dico tanto per dire, ma perché io conosco mio figlio, dalla testa ai piedi. Izuku non potrà mai dimenticarti Katsuki, neanche volendo, neanche sotto tortura.»

Sentendo quelle parole Katsuki sgranò gli occhi e i suoi muri cedettero; si lasciò cullare da quella voce e in quel momento dai suoi occhi caddero delle gocce. Lacrime dai suoi occhi. Inko chiuse i suoi per qualche minuto e Katsuki ebbe giusto il tempo di fare una chiacchierata con la madre. «Katsuki.»

«Che vuoi?»

«Starà bene. Si sveglierà, così tu potrai scusarti e dirgli tutta la verità.» disse.

«Di che cazzo parli vecchia...»

«Dei tuoi sentimenti Katsuki. Anche se non sembra, io ti voglio bene. Ti conosco dalla testa ai piedi, sei pur sempre mio figlio e capisco se ami qualcuno.»

«Spero tu stia scherzando.»

«E se quel qualcuno è Izuku

«Co-» guardò la madre poco prima di girarsi dall'altra parte e sentirla dire andrà tutto bene. «Tsk.»

Io amo... Deku?
No, non posso amare lui. No.
Io lo odio, non lo amo.
Giusto?

Shattered || bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora