14"Casa"

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Il viaggio fu silenzioso ma confortante, il beta sembrava essersi ripreso.
Appena arrivati davanti al vialetto di Liam, Theo spense la macchina.
- Allora piccolo beta?
La sbronza sta piano piano scivolando via?-
- Beh se smaltire una sbronza significa avere un profondo mal di testa e aver bisogno di coccole allora credo di si-
Disse quelle parole automaticamente senza pensare...
- La voglia di coccole non so se è sintomo dello smaltimento ma il mal di testa si.-
Disse ridendo.
- Non prendermi in giro.
Voglio vedere te ubriaco.-
- Beh in molti dicono che faccio lo spogliarellista quando sono ubriaco.-
Liam sentendo quelle parole arrosí e boccheggiò.
- Scherzo.
Inizio a parlare della vita e canto.-
Liam rise, nella sua testa si era formata l'immagine di un Theo brillo.
- Senti non insultare il mio mood sbronza piccolo beta-
Quest' ultimo alzó le mani come segno di resa.
- Dai su vai dentro casa.- disse Theo
Come risposta...
- Ti prego, non farmelo ripetere una seconda volta ma credo che tu debba entrare ,non sono in splendida forma.-
Detto questo aprirono le portiere ed uscirono dall'auto.
Appena il beta posò il piede sull'asfalto, barcollò.
Non cascò grazie a Theo che lo aveva afferrato in tempo.
Liam era completamente appiccicato alla chimera, con la testa appoggiata sul petto di quest'ultimo e le sue mani sui propri fianchi.
- Bene ehm andiamo- disse velocemente la chimera.
Entrarono dentro casa ancora vicini, la mano di theo sulla spalla di Liam.
Appena varcarono la soglia di casa...
- Merda merda! Sono nei guai!- disse sussurando.
- Si può sapere perché stai sussurando?-
- Sh zitto idiota, c'è mia madre e lei doveva essere a lavoro -
- Fantastico Dunbar.
Ora come cammini?-
- Zitto sto pensando!-
- Ho un piano ma devi stare al gioco piccolo beta.-
Lui annuì.
Appena sentirono i passi della madre di Liam, Theo afferrò le cosce di Liam affinché le sue gambe giungessero il bacino.
- Ciao Ragazz....-
Guardò sorpresa i due.
- Oh buona sera signora Dunbar.
Stiamo facendo una specie di prova di forza per vedere chi ha più resistenza fisica.-
La voce di quest'ultimo era così morbida e dolce che la signora Dunbar non fece domande.
Prese la borsa che aveva dimenticato e andò a lavoro.
Liam inizió a ridere ancora in collo a Theo.
- Una prova di resistenza muscolare?-
- Vogliamo parlare del fatto che tua madre ci ha creduto?-
Si guardarono negli occhi e risero ancora spensierati.
Liam senza volerlo si ritrovò ad osservare il movimento delle labbra di Theo.
Quando rideva si allungavano in un grande sorriso...
Sembrano così morbide.
Pensò...
Theo si accorse dello sguardo del beta e si morse a posta le labbra.
A quel movimento il beta arrossì.
- Dunbar hai caldo?-
- Zitto idiota-
Liam scese dalla braccia di quest'ultimo.
Andarono nella camera del beta...
Theo si mise a sedere sul letto ricoperto dal piumone nero di Liam.
- Mi sa che dobbiamo parlare.-
- Di c ..cosa?- chiese imbarazzato Liam.
Theo lo guardò negli occhi.
- Del fatto che mi stavi stuprando con gli occhi prima e volevi baciarmi.-
Sentendo quelle parole Liam iniziò a tossire, facendo cadere una lampada, rompendola.
Vedendo quella reazione così goffa e stupida, una vera e propria reazione da Liam inzió a ridere.
- No idiota, voglio parlare del nostro litigio-
Liam si mise a sedere vicino alla chimera.
Le loro mani quasi si sfioravano.
Il beta prese un respiro profondo.
- Ho chiuso con Hayden-
Ancora una volta Theo perse il controllo sulle proprie emozione, era sorpreso non se lo aspettava.
- Se vuoi stare con lei non ho problemi al riguardo- disse mentendo una bugia che il beta poteva benissimo capire dal battito cardiaco che non controlló a posta.
- Il fatto è che non voglio stare con una persona che mi chiede di scegliere tra lei e un mio amico e...-
- Sono un amico per te?- chiese di stucco
- Certo che lo sei, mi hai salvato tantissime volte la vita e hai fatto di tutto per farti perdonare-
Prese un profondo respiro e continuò...
- Vedi, il fatto è che io ti ho già perdonato da molto tempo, voglio solo esserti amico.-
Ormai gli indici delle mani di sfioravano quasi toccandosi.
- Sai non riesco a capire nemmeno perché vuoi essermi amico Liam.-
Il suo tono di voce era quasi dolce.
Con il cuore che scoppiava e stava per uscire dal petto, Liam toccò delicatamente la mano di theo.
- Perché io tengo a te.
Perché sei cambiato.
Non sei cattivo o malvagio sei solo umano e come ogni essere umano meriti una seconda chance.-
La chimera guardò il beta quasi shoccato.
Quest'ultimo si alzò e abbracciò Theo.
Si strinsero forte l'uno con l'altro.
- Ok piccolo beta, ora io vado vedo che sei al sicuro.-
Liam disse quasi sussurando...
- Resta.-
- Cosa?-
- Resta con me qui.-
- Stanotte?-
Liam si guardò i piedi imbarazzato.
- Magari potresti stare anche dopo stanotte.-
- Non capisco... -
- Vuoi vivere con me?-
- Ma qui?-
- No guarda sotto un ponte.
Si idiota, ti sto affrendo un posto dove abitare.-
- Devo pensarci, per stanotte si per dopo stanotte non so...-
Annuirono tutte e due.
- Vuoi dormire ?- chiese la chimera.
Il beta annuì alzandosi dal letto
Aprì vari cassetti cercando qualcosa...
- Io vado allora.-
Il beta si girò.
- Dove vai?-
- A dormire?-
- Ehm dove?-
- In salotto sul divano?-
- C'è una stanza, un letto-
- Quindi posso dormire qui con te?-
Liam annuì cercando ancora l'oggetto che non trovava.
Theo si avvicinò.
- Cosa cerchi?-
- Un flacone di vetro azzurro.-
- Tipo quello?- chiese indicando un flacone su una mensola.
Lui annuì prendendolo, lo stappó e lo avvicinó per bere.
- Mica vorrai berlo?-
- No sto qui due ore a guardare una fiala ma che domande sono?-
- C'è dello strozzalupo.-
- Lo so.-
Theo alzò gli occhi al cielo.
- Perchè berlo allora?-
Liam sbuffò sedendosi su una sedia.
- Quando abbiamo litigato, cioè dal giorno in cui abbiamo litigato la notte mi trasformo e vado in alcuni posti.-
- Alcuni posti.-
Liam strinse i denti e rispose.
- Percorro lo stesso tragitto che abbiamo fatto in auto quel giorno-
Theo annuì prendendo la fialetta in mano, per poi romperla in terra.
- Che cazzo fai?- chiese irritato.
Come risposta Theo afferrò la sua mano, si tolse le scarpe e lo trascinò sul letto facendolo stendere vicino al suo petto con le mani ancora unite.
Gli sussurró all'orecchio...
- Ci sono ora capito?
Ci sono io.-
Come risposta il beta gli strinse la mano e dopo un po' di minuti, con gli occhi chiusi e un finto respiro,si girò verso Theo, abbracciandolo, inspirando il suo odore si addormentò dopo tanto tempo felice.

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