"Confusione"

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-Un caffè grazie.-
Si appoggiò al bancone del bar tenendosi la testa tra le mani, aveva sonno ed era stanco...
Non stanco fisicamente ma mentalmente, aveva passato tutta la notte a pensare.
Pensava a Liam, all'amore che provava per lui.... perché alla fine lo aveva capito, lui era perdutamente innamorato del beta, piano piano gli era entrato dentro buttando giù tutti i muri che nel tempo aveva costruito.
Il telefono iniziò a squillare.
Chi era che lo stava chiamando?
Liam.
Appena lesse il suo nome il suo cuore iniziò a battere forte contro la cassa toracica.
- Ei..-
La sua voce era bassa e roca.
- Ciao T..Theo, mamma mi ha chiamato dicendo che doveva parlarci potresti passare a casa?-
- Un minuto e sono lì da te.-
Chiuse la chiamata per poi bere il caffè in un sorso e mettere i soldi sul bancone del bar.
Prese l'auto e andò velocemente a casa del beta.
Chissà cosa stava succedendo....
Accostò la macchina parcheggiandola nel viale di casa ed entrò.
Seduto sul divano c'era Liam.
Si prese un attimo per guardarlo attentamente...
Caso del destino?
Stavano indossando le reciproche felpe.
Il volto del beta sembrava cupo, quasi teso ma rimaneva sempre bellissimo.
Ingoiò la saliva sedendosi vicino a lui.
Non stavano dicendo niente erano in silenzio.
Theo lo guardava con la coda dell'occhio.
Una frase gli rimbombava dentro...se ami lotti.
Forse quello era un messaggio dall'universo? Forse gli stava dicendo di combattere e lottare, di dimostrare l'amore che provava verso il beta?
E fu così che volle rischiare.
Lentamente avvicinò la sua mano a quella del beta e gli sfiorò il polso con l'indice.
- Come stai?- gli chiese mentre gli accarezzava il polso.
Liam sembrava sorpreso.
- Bene, anche se dovrei chiedertelo io come stai.-
Mentre parlava la sua mano strinse l'indice dell'altro delicatamente.
- Sembro uno straccio vero ? Però non ho ancora perso il mio fascino.- rispose ammiccando.
Questa volta fu Theo a stringere tutta la mano di Liam.
Liam lo guardava dritto negli occhi mentre con una mano iniziò ad accarezzare il volto della chimera.
- Sei così dimagrito ma sei sempre...-
- Sono sempre?- chiese sussurrando Theo.
- Lo sai cosa voglio dire.-
Il beta lo stava ancora accarezzando.
Theo si avvicinò a Liam.
- Mi manchi.- sussurrò, gli occhi della chiamera brillavano.
Liam appoggiò la fronte su quella di Theo.
- Come ci siamo ridotti...- rispose il beta mentre una lacrima gli solcava il volto.
- Possiamo sempre mettere a posto i pezzi.- sussurrò Theo.
Si erano persi negli occhi dell'altro e i loro nasi si sfioravano.
Manca solo un centimetro o due prima che loro labbra si toccassero quando la madre di Liam entrò nella stanza.
- Ragazzi ho interrotto qualcosa?-
I due arrossirono scuotendo la testa.
- No no-
La madre di Liam si sedette sulla poltrona.
- Allora vi ho chiesti di venire per dirvi che mancherò per tre giorni io e David andiamo in vacanza, se volete potete invitare qualche amico ma al mio ritorno voglio vedere la casa splendida intesi?-
I due annuirono.
- Bene io parto oggi stesso tra mezz'ora.-
I due annuirono ancora in silenzio in imbarazzo.
La mamma di liam andò via.
- Quindi stasera facciamo una festa?- chiese Theo.
- Si chiamo Mason per organizzare tutto.-
Cambiò stanza.
Theo sospirò e il suo telefono iniziò a squillare.
Corey lo stava chiamando.
- Ei perché mi stai chiamando?-
- Si dà il caso che sono a casa del mio ragazzo e Liam lo ha chiamato per sclerare.- la bocca dell chimera si seccò.
- Per cosa?-
- Non fare il finto tonto, vi stavate per baciare e Liam sta sclerando.-
- È arrabbiato non voleva?- chiese preoccupato.
- Arrabbiato? Era disperato Theo.
Stava imprecando perché sua madre è entrata sul più bello, non so cosa o come tu stia facendo ma vai alla grande.-
- Ok continuerò così.-
- Ora veniamo da voi per organizzare tutto.-
- Vai ti aspetto.-
Chiuse la telefonata e contemperamente entrò Liam nella stanza.
- Con chi eri al telefono?- chiese curioso il beta.
- Non un mio ammiratore purtroppo, solo Corey che mi informava del suo arrivo.-
Liam rosso in volto annuì.
Faceva dannatamente caldo in quella stanza e una stanza sensazione lo stava bruciando vivo.
Vedere Theo indossare la sua felpa.
Vedere Theo.
Theo.
Il suo odore.
Tutto lo stava mettendo in agitazione e in ansia.
- Piccolo sembri strano.- disse Theo ghignando.
Inutile dirlo ma Liam arrossì e nello stesso tempo il campanello suonò.
Non sapeva se esserne felice o triste.
Entrarono Corey e Mason e si misero tutti in salotto.
- Prima cosa che invitiamo?- chiese Corey per rompere il ghiaccio.
- Allora io inviterei...-
Theo e Liam avevano iniziato a parlare contemporaneamente.
Il beta arrossì.
- Vai pure piccolo beta.- disse incitandolo a parlare.
- Ehm, vorrei invitare Stiles.- disse piano.
- E derek.- aggiunse Theo.
- Derek?- chiese Liam confuso.
- Diciamo che Stiles lo convincerà a venire.-
Confuso annuì.
Fecero così una lista abbastanza lunga di persone tra cui anche Malia, Lidya, Scott, Stiles, Parrish e Derek.
Avevano una bella lista di persone.
- Ora mancano sola una cosa!-
- Cibo e bevande!- escalmò Corey.
Così Liam andò in macchina con Theo.
Tra i due c'era un silenzio imbarazzante, non sapevano cosa dire o fare...
La paura di fare o dire qualcosa di sbagliato era troppa
Il primo a fare una mossa fu Theo.
Preso da un'ondata di coraggio tolse dal volante la sua mano destra per poi posarla sulla coscia di Liam...
Liam giurò di morire.
Una delle cose che adorava di Theo erano le sue mani.
Preso ancora dalla stessa andata di coraggio iniziò ad accarezzare la coscia del beta, senza malizia, senza pensieri perversi... voleva solo dirgli che lui era lì vicino a lui e che il suo desiderio era quello di togliere tutti i muri mentali che avevano costruito tra loro.
Accostò la macchina nel parcheggio spegnendo il motore senza smettere di accarezzare il beta.
Liam lo guardava con le guance rosse, imbarazzato si avvicinò di più a Theo appoggiando la testa sulla sua spalla.
Dopo poco, sentì qualcosa premere sulla sua fronte...Theo gli aveva dato un bacio sulla fronte.
Lo guardò negli occhi come scottato.
E fu così che andò sulle ginocchia della chimera, erano come ipnotizzati non riuscivano a staccare gli occhi l'uno dall'altro.
I loro nasi si sfioravano...
Il telefono squillò di nuovo.
Mentre Theo parlava con Mason, Liam pensava solo ad una cosa: era terribilmente confuso.

I passi dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora