19.Complicazioni

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JOSH'S POV
Ormai è passata una settimana da quando ci siamo trasferiti e sento ogni giorno di più la mancanza di Martina. Qualche volta provo a scriverle o a chiamarla, ma mi ha bloccato dappertutto ed ignora le mie chiamate, per cui, già da qualche giorno, mi sono arreso.
A parte questo, noi ragazzi, o almeno io, Bryce, Cristopher, Anthony e Griffin, non stiamo così bene. Infatti, ogni sera andiamo in discoteca ad ubriacarci. Inoltre, ho deciso di fare il finto fidanzato di Nessa, anche se io ci sto solo per due motivi: dimenticare Martina e scopare.
So che così peggiorerò solo le cose con Martina, ma ormai l'ho persa e questa cosa mi fa male, molto male.
MARTINA'S POV
Josh non ha smesso di tartassarmi di chiamate e messaggi, fino a qualche giorno fa.
Mi manca come l'aria, lo ammetto, ma non posso perdonarlo così, da un momento all'altro. E poi lui si è già dimenticato di me, evidentemente, visto che ora sta con la troia di turno.
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La mattina mi svegliai abbastanza di buon umore, anche perché tra poco ci sarebbe stato il tour per incontrare i nostri fan.
Mi preparai e decisi di mettermi un semplice top bianco con un jeans normale strappato.

Una volta pronta, scesi, ma non trovai nessuno giù a parte Payton, per cui decidemmo di andare da Starbucks per fare colazione, invece di aspettare gli altri, visto che da un po' non passavamo del tempo solo noi due a parlare

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Una volta pronta, scesi, ma non trovai nessuno giù a parte Payton, per cui decidemmo di andare da Starbucks per fare colazione, invece di aspettare gli altri, visto che da un po' non passavamo del tempo solo noi due a parlare.
Appena arrivati da Starbucks gli ho chiesto di Riley e di tutto il resto, visto che io sono stata al centro dell'attenzione per fin troppo tempo, o almeno tra non due.
A fine chiacchierata scoprii che si stava ancora sentendo con Riley e che di stavano organizzando già da un po' per uscire insieme.
Ovviamente appena me l'ha detto gli ho ricordato di una delle nostre numerose regole: dire all'altro quando si ha un appuntamento. Quindi mi avviserà sicuramente. Almeno spero.
Una volta finito, guardammo l'orologio e ci accorgemmo che era ormai troppo tardi per entrare, per cui decidemmo di avvisare gli altri e di saltare la prima ora.
Ci divertimmo un sacco a parlare, camminare e ridere, ma arrivò il momento in cui dovemmo entrare e tutto finì.
Alla seconda ora avevo inglese, per cui mi diressi verso l'armadietto per prendere i libri e poi mi diressi verso la classe. Ma venni fermata da Nessa che mi disse "Oh ma guarda chi c'è... la cagnetta triste triste perché si è fatta soffiare il fidanzato in due secondi" sinceramente non mi diedero per nulla fastidio le sue parole, ma fecero male... molto male, perché il solo pensiero che ora le sue braccia avvolgano qualcun altro mi manda su tutte le furie, anche se non è colpa mia.
"Ciao Nessa" "Senti, so che ti dà fastidio che io stia con Josh, però devi capire che è anche ovvio che ti abbia tradita, soprattutto se con me" "Nessa dimmi semplicemente che vuoi, dai..." "Nulla, semplicemente farti capire che Josh ormai è mio e non potrà essere più essere tuo" in quel momento sentii il mio cuore rompersi DI NUOVO, ma feci finta di niente e dissi "Ok... ora posso andare?" oggi non avevo voglia di litigare, per cui non aspettai nemmeno una risposta, che me ne andai.
Una volta finite le lezioni, vidi un annuncio in bacheca che annunciava le selezioni per la squadra di pallavolo. Fortunatamente, gli allenamenti erano in giorni diversi da quelli delle cheerleader, per cui decisi di cercare di entrare visto che avevo fatto 7 anni di pallavolo, dagli 8 ai 15 anni.
Appena vidi le ragazze in cortile, glielo dissi, ma successe una cosa che mai, e dico mai, avrei voluto che succedesse.
Nessa era dietro di me e aveva sentito tutto, come anche Mads e Riley, che però sembrava non fregarsene proprio.
A quel punto intervenne e disse "Josh, amore hai sentito cosa vorrebbe fare questa sfigata? Entrare nella squadra di pallavolo e magari anche diventare capitano. Mi spiace dirtelo, ma non ci riuscirai con me tra i piedi" "Nessa, smettila di abbaiare e torna al canile, grazie" detto questo non sapeva cosa rispondere, per cui se ne andò con aria offesa, dicendo "Andiamo Josh"
Quest'ultimo, nel frattempo, mi aveva guardato tutto il tempo con uno sguardo dispiaciuto, ma io non lo avevo degnato nemmeno di un'occhiata, se non di nascosto, senza farmi notare.
Appena arrivammo a casa, sentii che stavo per piangere, per cui corsi subito in camera.
Josh mi mancava veramente da morire, infatti non era la prima volta che piangevo questa settimana, ma ormai ci sono abituata...
Una volta arrivata in camera, iniziai a pensare a me e a Josh e a quello che avevamo passato insieme nel corso degli anni, ma soprattutto a questi ultimi mesi.
Dopo circa due minuti, iniziai a non sentirmi bene: mi tremavano le gambe, avevo un forte senso di nausea, stavo iniziando a sudare molto e avevo la sensazione di non riuscire a respirare più. Iniziai a respirare affannosamente, mi sedetti e cercai di calmarmi, senza, però, alcun risultato.
Dopo circa un minuto, sentii bussare alla porta e poi una voce dire "Martina, stavamo pensando di andare a mangiare al Mc per te va bene?" cercai di parlare ma non ci riuscii, per cui la paura iniziò a diventare più grande e la cosa iniziò a peggiorare.
Dopo qualche secondo che Charli mi stava chiamando, finalmente si aprì la porta e, non appena la mia migliore amica mi vide in quello stato disse, preoccupata "Martina che succede?" cercai di rispondere ma niente.
Quando capì che non riuscivo nemmeno a parlare, Charli urlò, in preda al panico "CHASE VIENI QUI, MARTINA NON STA PER NIENTE BENE"
Chase entrò in camera di corsa e non appena vide cosa stava succedendo, disse, quasi urlando "O MIO DIO MA CHE SUCCEDE" "Non lo so, non riesce nemmeno a parlare o a muoversi..." "Chiamo un'ambulanza"
Quest'ultima arrivò in meno di 10 minuti, anche se mi sembrarono molti di più.
Appena arrivò, Chase mi prese in braccio e mi portò giù, aiutato da Charli.
Intanto, gli altri non riuscivano a capire cosa stesse succedendo, poi Chase disse "Prendete le macchine e seguite l'ambulanza" e così fecero.
Una volta arrivati in ospedale, il dottore che mi visitò riuscì a calmarmi, dopodiché prese Chase in disparte e gli disse qualcosa, per poi andarsene. Mio fratello si avvicinò al lettino dov'ero e mi disse "Il medico ha detto che non è nulla di grave, solo un attacco di panico. Mi ha detto che, in caso tu ne abbia un altro, dobbiamo cercare di farti distrarre" "Oh... ok"
Ero abbastanza sorpresa di aver avuto un attacco di panico pensando a Josh... non pensavo potessi arrivare a tanto.
CHARLI'S POV
Dopo quello che il medico ci aveva comunicato cosa aveva Martina, lo avevamo comunicato agli altri, insieme anche a quello che avremmo dovuto fare in caso ne avesse avuto un altro.
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Il giorno dopo, non mi svegliai di buon umore, poiché ero ancora un po' scossa da quello che era successo la sera prima, ma cercai di non farlo notare, poiché non volevo rischiare di far venire un altro attacco a Martina facendola preoccupare.
Mi lavai, mi vestii (foto sotto) e poi scesi al piano di sotto per fare colazione.

Diedi il buongiorno a tutti, mangiai e uscii, diretta alla macchina di Chase

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Diedi il buongiorno a tutti, mangiai e uscii, diretta alla macchina di Chase.
Iniziammo a parlare del più e del meno, fino ad arrivare alla sera prima. Appena mi chiese se sapevo il motivo, gli risposi di non averne la più pallida idea, anche se non era così. Non lo sapevo con certezza, ma immagino che il motivo possa essere solo uno: Josh. Martina non ha ancora superato la cosa, anche se agli altri dimostra il contrario, solo perché non vuole far preoccupare nessuno e varie volte quel nessuno comprende anche me, ma su quest'argomento mi dice assolutamente tutto, per cui so come si sente e riesco anche a capirla, più o meno, dato il brutto periodo che ho passato con Chase.
In qualunque caso, credo che l'abbia capito anche lui, ma che vorrebbe comunque averne la conferma, come per avere il permesso di picchiarlo, motivo per cui gli ho mentito, dicendogli di non avere minimamente idea di quale fosse il motivo di quell'attacco.
Appena arrivammo a scuola, io ed il mio fidanzato ci salutammo e ci dirigemmo ognuno verso il proprio armadietto. Per fortuna Martina non era ancora arrivata, perché volevo fare una cosa che non le sarebbe piaciuta per niente...

HIIIIII GUYSSSSS
Non sono morta, contentiiiii? Non credo, però ok... vabbèèèè tralasciando questooooo... so che sto capitolo fa più schifo degli altri che ho detto che fanno schifo, ma boh, mi scocciavo di scrivere "bene" per cui mi sono impegnata solo per la trama.
Comuuuuuuuunque, per chi se lo stesse chiedendo, i sintomi dell'attacco di panico e i metodi per calmarsi sono reali e la durata massima è di mezz'ora, per cui c'è il tempo di "far succedere quello che succede" (vabbè spero abbiate capito cosa sto cercando di dire).
Detto questo, mi scuso per l'assenza, ma sono andata in "vacanza", se vogliamo chiamarla così, per cui non ho usato molto il telefono.
Ora provo a dormire... forse.
Vabbèèèè. Buonanotte nutelle mie🥰

𝐌𝐚 𝐜𝗼𝐬𝐚 𝗺𝐢 𝐡𝐚𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝗼// 𝐉𝗼𝐬𝐡 𝐑𝐢𝐜𝐡𝐚𝐫𝐝𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora