Epilogo (1)

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Vi spiego come sarà questo capitolo: ormai i ragazzi hanno più o meno tutti 40 anni circa e sono tutti sposati, quindi vi elencherò semplicemente i figli delle varie coppie e poi una mini storia, in cui, ovviamente, i protagonisti sono i figli.
Josh e Martina: un figlio, Harry, di sedici anni, e due gemelli, un maschio e una femmina, Sarah e Brandon, di tredici anni.
Chase e Charli: una figlia, Hannah,di quindici anni, e un figlio di quattordici anni, Peter.
Addison e Bryce: un figlio di sedici anni, Isaac, e uno di quattordici, Dylan.
Avani ed Anthony: due figlie, una di quindici anni, Jane, e una di tredici, Katy.
Payton e Riley: una figlia di tredici anni, Kiley, un bambino di due anni, Ethan.
HARRY'S POV
Oggi è il 31 dicembre, cioè l'ultimo dell'anno, e questo vuol dire solo una cosa: feste a non finire.
Io, Isaac, Jane e Hannah andremo ad una festa, mentre i miei fratelli e gli altri rimarranno a casa nostra, che è la più grande, da soli e gli adulti, più Kendall, andranno a casa di zio Chase e zia Charli.
Sono ormai le otto di sera e questo vuol dire che tra circa dieci minuti devo andare a prendere tutti gli altri, essendo l'unico con la macchina.
Per fortuna, almeno stavolta sono in anticipo, visto che sono pronto già da un po'.
Sto scendendo le scale, quando vedo mamma e papà uscire mentre ci salutano urlando "CIAO RAGAZZI, CI VEDIAMO L'ANNO PROSSIMO"
Li saluto anch'io, gridando "CIAO... E SMETTETELA CON QUESTE BATTUTE DI MERDA" per poi sentire mio padre urlarmi di rimando "MODERA IL LINGUAGGIO SIGNORINO"
Sorrisi e, una volta sicuro che fossero usciti, andai da Brandon per fargli qualche raccomandazione, visto che, da bravo fratello maggiore quale sono, mi sono accorto di come Dylan guarda Sarah, e non mi fido del tutto di lui, nonostante Brandon, essendo il suo migliore amico, continui a dirmi che sono troppo paranoico, perché. essendo il suo migliore amico, sa che non le farebbe mai del male, ma, a parer mio, non si è mai troppo paranoici.
Per mia fortuna potevo fare delle raccomandazioni anche a Dylan in persona, visto che Isaac sarebbe venuto direttamente qui, anche insieme a suo fratello, a differenza delle ragazze che vogliono fare le principesse che si fanno venire a prendere.
Una volta finita la predica a Brandon, aspettai altri due minuti e poi decisi di uscire fuori ad aspettare Isaac.
Mi alzai e mi diressi verso la porta, ma sentii dei passi per le scale e poi una voce dire "Come sto?"
Mi girai e vidi mia sorella con un vestito (troppo) attillato e (troppo) corto, azzurro e con dei brillantini qua e là.

"Sarah stai veramente benissimo" dissi dopo un'osservazione molto accurata

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"Sarah stai veramente benissimo" dissi dopo un'osservazione molto accurata.
Lei mi guardò sorridendo, ma poi aggiunsi "Però è troppo corto" e lì si mise a ridere "E anche troppo attillato"
"Era troppo bello per essere vero" "Eh già" dissi alla fine.
"È un vecchio vestito della mamma, sai?"
La guardai sgranando gli occhi ed esclamai "Mamma metteva questi vestiti? Devo parlarle appena torna..." e sentii Sarah continuare a ridere.
Guardai l'ora e vidi che erano le otto e un quarto, quindi dovevo già essere in macchina da cinque minuti, per cui strabuzzai gli occhi ed urlai "CAZZO SONO IN RITARDO... ci vediamo domani ragazzi... ciao"
Uscii di corsa, sentendo i ragazzi ridere per il mio scatto improvviso, e, nel preciso istante in cui misi piede nel portico di casa mia, vidi Isaac e Dylan arrivare correndo e sentire il mio migliore amico urlarmi "AMICO SIAMO NEI GUAI" "QUELLE DUE CI AMMAZZANO"
Salii di corsa in macchina, seguito dal mio migliore amico, ma, prima di partire, dissi "Ah, giusto... Dylan vieni un attimo"
Il ragazzo si avvicinò al finestrino della macchina e gli dissi "Non ti azzardare nemmeno a sfiorare mia sorella... e se lo fai, inizia a pensare al modo in cui vuoi morire"
E dopo questo, premetti il piede sull'acceleratore.
Appena fummo in strada, Isaac mi disse "Così mi traumatizzi il fratello" "Lo so, ma mia sorella è mia sorella... non fraintendermi, tuo fratello è un bravo ragazzo, solo che non mi fido, soprattutto perché mi ricordo come eravamo noi alla sua età"
Ci mettemmo a ridere entrambi, ricordando tutti i casini combinati insieme a quattordici anni, e iniziammo a parlare di tutti i programmi che avevamo per quella sera, finché Isaac non disse "Parlando di cose serie... hai intenzione di dichiararti a Jane?"
Frenai immediatamente, nonostante non avessi controllato se dietro ci fossero altre macchine.
Lo guardai come a dire 'Ma che cazzo dici?' per poi ritornare in me, controllare se avevo provocato qualche incidente, cosa che, fortunatamente, non avevo fatto, e rimettermi a guidare.
Non parlammo per un po', finché Isaac disse "Dai amico, si capisce che ti piace, e-" "Non è vero" "Harry, sono il tuo migliore amico, non puoi mentirmi su certe cose, tanto le capisco anche se non me le dici" "Beh, stai capendo male" "Stai solo cercando di reprimere i tuoi sentimenti" stavolta rimasi in silenzio.
Mi misi a pensare a quello che aveva appena detto Isaac, finché non mi accorsi che eravamo arrivati davanti casa di Hannah, dove, oltre a mia cugina, ci sarebbe dovuta essere anche Jane.
Appena arrivammo sotto casa, suonai il clacson per farci notare e, dopo circa due minuti, vedemmo la porta aprirsi e uscirono le due ragazze.
Hannah indossava un completo nero, composto da un top nero molto corto e una gonna anch'essa nera e attillata.

𝐌𝐚 𝐜𝗼𝐬𝐚 𝗺𝐢 𝐡𝐚𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝗼// 𝐉𝗼𝐬𝐡 𝐑𝐢𝐜𝐡𝐚𝐫𝐝𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora