• 3 - ROCKY

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<<Dov'eri questa mattina? Credevo che venissi con noi?>> chiedo furioso a mio fratello, ritornando nuovamente in Sala Riunioni.

<<Non sono affari tuoi cazzone>>

<<Invece lo sono. Io e papà credevamo che venissi con noi, invece non ti abbiamo visto neanche in giardino>> si alza in piedi, diventando rosso dalla rabbia.

Il giardino che abbiamo sul retro di casa, è il suo posto tranquillo, ed è sempre li che lo troviamo. Alcune volte ci rimane li giornate intere, ed è difficile che ci faccia entrare qualcuno oltre lui.

<<Ro...non sono affari tuoi>> mi prende per la divisa e comincia a stringerla nei pugni, attirandomi a se. <<Non vi azzardate mai più ad entrare nel giardino, mi sono spiegato?>> ecco, credevo che non me lo avrebbe detto, e invece...c'è lo ripete ogni volta che lo nominiamo soltanto.

<<Andres! Lascialo subito!>> lo ammonisce mio padre, entrando di corsa in Sala Riunioni. Con velocità mi lascia, facendomi indietreggiare leggermente con una spinta.

Andres si incammina verso la Sala Pranzo e mio padre mi raggiunge preoccupato, cominciando a sistemarmi la divisa che mio fratello ha stropicciato. <<Figliolo...tutto bene?>> prende il mio viso tra le sue calde mani, ma il mio sguardo è sempre rivolto verso la direzione di mio fratello, che pian piano scompare dalla nostra vista.

Raggiungo quella porta, ma la via mi viene bloccata da Asher. <<Non ne vale la pena fratello>> poggia una mano sulla mia spalla e l'altra sul mio petto. <<Andiamo, io e tuo padre vogliamo parlarti.>>

Forse è solo un sogno, ma credo di vedere in Asher tanta comprensione, sembra diventato ragionevole tutto d'un tratto.
È bellosapere che si sia lasciato alle spalle tutto quello che è accaduto, solo cheora i ruoli sembrano cambiati e questa volta sono io ad aver bisogno di lui,del suo aiuto. Ha una donna fantastica e credo che sia dovuto a questo ilcambiamento dei suoi comportamenti, tralasciando il fatto che ora sia un Generalee diventerà papà a momenti. Vorrei avere la sua stessa fortuna, esserefinalmente felice con la persona che ami follemente, più della tua stessa vita.Ma devo solo aspettare, perché so che ci sarà una persona speciale adatta a me,quella che accetterà ogni cosa e che in un modo o nell'altro potrebbe cambiarmi.

Guardo il mio migliore amico, composto sulla sedia e dietro quella scrivania che tanto non credevo riuscisse ad arrivare.
E' davvero elegante con quella divisa, gli cala a pennello, sembra fatta proprio apposta per lui.

<<Certo Signor Diaz, le do la mia parola che lo farò tenere sott'occhio. Ma lei non si preoccupi, se dovesse succedere qualcosa glielo dirò subito>> papà annuisce e si alza per andare via dall'ufficio.

Ora siamo rimasti solo io e lui, come al solito succede sempre.

<<Ro...devo parlarti di una cosa importante>> sospira e si alza dalla sua postazione.

<<Che succede?>>

<<Non è niente di preoccupante, ma voglio dirti due cose vitali...tu...cerca di non interrompermi>> spiega sorridente, ma riesco a percepire la sua inquietudine.

Viene a sedersi sulla poltrona vuota al mio fianco, accavallando le gambe e incrociando le mani per appoggiarle sulle gambe.

Cazzarola!
Sembra proprio un nobiluomo. Che figo il mio migliore amico.

Lo imito, facendo le sue stesse cose. Trattiene una risata, ma dopo qualche secondo lo vedo tornare serio.

<<Ro, tuo padre vuole trasferire tuo fratello qui, quindi ti chiedo di chiarire ogni cosa con lui e di collaborare come si deve per la nostra Caserma>>

Lottando Per Averti || Vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora