• 9 - ROCKY ~ SASHA

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ROCKY

Non c'è mattino più bello di svegliarsi con un bacio sulla fronte.

<<Buongiorno dormiglione>> mi dice la mamma, sedendosi al bordo del letto mentre mi accarezza il viso.

<<Giorno mamma, come hai dormito?>> le chiedo girandomi su un fianco per guardarla meglio.

<<Io molto bene, e tu?>> inarco un sopracciglio e mi alzo dal letto, sorreggendo tutto il peso sulle braccia.
Con fare interrogativo, ma specialmente curioso, studio ogni singolo movimento con gli occhi mia madre.

I suoi capelli ricci scuri, sembrano più attorcigliati che mai, come delle piccole molle che vanno tutte in direzioni diverse. I suoi occhi blu però, mi mettono pressione, perché guardano fissi i miei e puntano sul polso della mano.

<<Cosa c'è mamma?>>

<<Sicuro che tu abbia dormito bene? Perché sei leggermente in ritardo, visto che hai dormito fino a tardi>> forse è per questo che è venuta in camera mia, è venuta a svegliarmi personalmente, proprio perché non ho sentito la sveglia.

Come un fulmine mi alzo dal letto e corro verso il bagno per fare la solita doccia mattutina.
Dopo essermi rinfrescato, nel corridoio incrocio mio fratello Andres e mia sorella Carly parlare assieme, ma non mi sembrano di buon umore.

<<Buongiorno ragazzi>> dico svelto, correndo verso la stanza.

<<Giorno fratellone>> con uno sguardo furbesco, Carly trattiene una risata. Ma Andres, mi guarda dal basso verso l'alto, senza dirmi niente...ma <<Cosa ci fai ancora così?>> chiede in tono severo, quasi arrabbiato.

<<Ho fatto tardi questa mattina, dammi dieci minuti>>

<<Muoviti Ro, altrimenti ti lascio a piedi>> mi avverte, urlando fin troppo, tanto da far rimbombare la sua voce pesante per tutto il corridoio.

<<Vado...vado>> dico quasi in un sussurro.
Corro in camera e comincio a vestirmi, indossando con svelta la divisa. Forse non dovevo rimanere sveglio ieri sera, per poco non superavo le quattro del mattino. Solo che non riuscivo a non pensare a quello che mi sarebbe successo oggi.
Ho creato tanti di quei film mentali che non mi sono accorto dell'ora, questo solo perché mio fratello dopo dovrà venire con noi, accompagnandoci in Caserma e rimanendoci per sempre.

La porta della mia camera viene spalancata molto velocemente, mostrando la persona che l'ha aperta.

<<Ro! Cazzo ma ti vuoi muovere>> è ancora lui, che è perfettamente in divisa e ogni punto della stoffa è stirato e sistemato per bene. <<Muoviti, papà ci sta già aspettando>> mi urla, diventando sempre più rosso in viso.

Non capisco perché si arrabbi tanto, eppure ci sto mettendo tutta la velocità che posso. Tra un po' infilavo la scarpa destra al piede sinistro e viceversa.
Ci sto mettendo il minor tempo possibile, ma se c'è nelle circostanze Andres, stiamo sicuri che non ne uscirà niente di buono e di sistemato.
Ti mette pressione, anche con un solo sguardo e una minima parola.

<<Ho fatto, eccomi, eccomi>> gli dico più svelto che posso, prima che mi uccidi con lo sguardo.

Scendiamo le scale e ci dirigiamo verso la porta di casa. Ma prima, do un bacio sulla fronte alla mamma, uno sulla guancia a Carly e uno sulla tempia a Leila. Raggiungo infine la porta, ma mi viene sbattuta in faccia.
La riapro con più gentilezza e la richiudo in ugual modo dopo essere uscito.

Raggiungo la macchina, ma mio fratello mi precede, rubandomi il posto davanti, ovvero affianco a papà. Rimango seduto sul posto del passeggero, senza replicare.

Lottando Per Averti || Vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora