Lottando Per Averti || Vol.2

• 18 - SASHA

Adele comincia a disegnare senza fermarsi mentre tutte le altre rimangono a guardare i suoi movimenti veloci.
Un quadrato perfetto blu su un foglio bianco, aggiungendo dei pallini con un pennarello rosso. Prende quello verde e disegna delle linee che dividono i pallini e il quadrato.

<<Il problema è che la Caserma in cui dobbiamo arrivare è proprio situata a Mosca, solo che per arrivarci ci vorranno miliardi e miliardi di controlli per farci entrare, ma questo non vuol dire che sia impossibile, Sasha>>

<<Infatti è questo quello che penso, c'è una soluzione per tutto>> preciso battendo i pugni sul tavolo, ma vorrei che un'idea fosse arrivata a me.
Vedo che anche Kerry rimane impassibile senza fare niente, e questo mi fa agitare ancora di più, solo che rimango tranquilla, perché se ricordo sono stata io a far riunire tutte per questo salvataggio improvviso verso i nostri compagni.

<<Ed è per questo che ti spiegherò cos'ho in mente cara mia>> si alza nuovamente per poi venire verso di me, appoggia una mano sulla mia spalla e mi piazza il foglio sul tavolo, proprio davanti.

<<A Mosca è situata una piazza importante, chiamata anche Piazza Rossa. Li potremmo anche arrivarci liberamente, ma il problema sarà quello che dovremo attraversare dopo che ci metterà in difficoltà>> mi rivolgo a lei con uno sguardo confuso, leggendogli in faccia la difficoltà che avremo se dobbiamo affrontare questa cosa.

<<Questo piano deve essere perfetto>> sottolineo afferrandogli un polso
<<Adele, non abbiamo neanche un minuto da perdere>> il suo volto sembra perdere gioia, anche se in questo momento nessuno lo è. Guardo a turno tutte le altre, che hanno la stessa espressione, sono dispiaciute per tutti i nostri compagni in guerra, che sono stati ingannati dal loro nemico.

Se ci fosse Kim, lei saprebbe cosa fare, invece il mio braccio destro è a casa a rilassarsi, all'oscuro di tutto, mentre io mi cimento a creare piani, come se fossimo bambini e stessimo giocando a nasconderci dalle nostre mamme per non essere visti, o scoperti per le nostre marachelle...
Però...
Perché non pensare come un bambino?

<<Perché non fingerci turisti?>> propongo guardando solo alcune di loro, per avere almeno la conferma, ma ricevo solo altri sguardi titubanti.

<<Questa è l'idea più stupida che io abbia mai sentito>> commenta Kerry alzandosi e raggiungendo la porta, ma si ferma di colpo <<Credevo che avessi già un piano pagliaccio, invece proponi solo stronzate>> sbuffa e con sguardo malevolo squadra tutte.

<<Allora perché non lo proponi tu, visto che ti piace fare tanto la saputella?>> le risponde a tono Ashlee ringhiandole contro e alzandosi dalla sedia.
Kerry in un batter d'occhio raggiunge Ashlee, ma Eleda si piazza davanti ad essa e blocca il passaggio a Kerry.
Ma Adele raggiunge la sorella al suo fianco, fulminando Kerry con lo sguardo e tirando indietro la più piccola per proteggerla.

<<Sarà meglio che tieni a bada ciò che farai o dirai, "presuntuosa"...>> mima tra virgolette la maggiore, facendo qualche passo avanti per farle capire che deve temerla e che deve dare retta alle sue parole <<...è meglio che tu te ne vada...>> indica la porta e non la abbassa finché Kerry non la raggiunge <<...e porta con te le mocciose, che per noi sono un peso>> Kerry indica la prima bionda, che senza dire niente si alza e la raggiunge.

Indica Jodie, ma è lei stessa a scuotere la testa e mandar via con la mano la sua amica riccioluta. <<Voglio restare, perché Christin è anche una mia amica>> spiega con dolore Jodie, rivolgendosi anche verso di noi.

<<Bene, chi volesse restare lo dica ora o esca da questa stanza. Ma che sia ben chiaro...chi uscirà da qui, non entrerà più>> preciso guardando il tavolo, perché questi sguardi mosci non mi va neanche di incrociarli. Ma uno sbattere di porta, una strusciata di sedia sul pavimento e uno sbuffo alla mia sinistra mi fanno alzare gli occhi e guardare cosa è avvenuto pochi secondi fa. Sono andate via, e non mi sorprende a quanto pare, ma Jodie è rimasta e le altre si sono accomodate.