• 12 - SASHA ~ KIM

245 17 2
                                    

SASHA

Forse questo momento di pausa è servito, solo che il disagio sembra essere alle stelle, quindi la serietà e l'indifferenza si sono fatte avanti, mettendo però al primo posto l'umorismo.

Meghan mi ha costretto a sedermi di fianco a Rocky, nonostante ci fossero più di mille sedie in Sala. Ma dico io, tutte proprio li ci dovevamo andare a sedere?

Per non fare nessuna figuraccia, anche se la prima cosa che noi facciamo è metterci sempre in imbarazzo da sole, dopo i guai ovviamente, ho preferito non fare resistenza, lasciandomi poi trasportare da lei verso quelle sedie che tanto vorrei non esistessero.

L'unica cosa che ho fatto spontaneamente è stata di coricarmi sul suo braccio.
Volevo maledirmi in quel momento, ma una battuta piuttosto piccante ha attraversato la mia mente.
Non avrà avuto senso, ma il contenuto di quelle parole erano davvero malpensanti.

<<Allora smettila di starmi col fiato sul collo, ormai sono un uomo, non ho bisogno che tu mi stia sempre dietro>> risponde la voce, facendoci sobbalzare tutti per il tono troppo alto.

<<Non fartelo ripetere di nuovo Andres, non ti ho portato qui per giocare>> dice quest'ultimo, rimproverando questo ragazzo alto e moro.

Ha quasi gli stessi lineamenti di Rocky, ma ciò che li differenzia sono i capelli. Rocky è un biondo scuro, invece l'altro ragazzo ha i capelli ricci di un nero lucente.
La sua statura mette ansia, è davvero enorme, più grosso di Asher. Ha le spalle molto più larghe, abbastanza alto, come tutti gli altri anche lui è pieno di tatuaggi, ma più che altro sembrano simboli che solo nelle forze armate si possono tatuare sulla propria pelle.

Da lontano non saprei dire con certezza, ma i suoi occhi sono davvero molto chiari, perché non riesco a vedere qualcosa di scuro nel suo sguardo.
Forse c'è, ma ciò che vediamo noi ora è solo la sua rabbia e come risponde scorbuticamente a quest'uomo di mezza età, urlandogli duramente in faccia.

<<Giocare? A me non frega niente, sai bene che questo in confronto a quello che facevo prima è solo un gradino su cento rampe di scale che ho fatto da solo>>

<<Perché non ci provi almeno, voglio solo che ti distacchi un po' da tutto quel movimento "che facevi prima">> dice l'uomo dolcemente, sottolineando tra virgolette le ultime parole.

<<Va bene papà, ci proverò, ma non ti assicuro niente>> replica il ragazzo in tono gentile, ma sempre rimanendo sul severo.
Entrambi ci guardano e noi facciamo lo stesso con loro.

<<Ehi papà, avete preso i documenti?>> chiede Rocky alzandosi in piedi e andando verso di lui, da una pacca sulla spalla all'uomo e guarda di sottecchi l'altro ragazzo.
Quindi immagino che queste due persone siano suo fratello e suo padre.
Mi pareva di aver visto una somiglianza tra tutti e tre, ma ci faccio caso solo ora.

<<Finalmente, sono da ore che vi aspetto>> si rivolge a loro Asher quasi arrabbiato. Li raggiunge, indicando loro la strada da percorrere al suo ufficio.

Mi alzo anch'io, ma dall'entrata principale vedo arrivare un ragazzo, un ragazzo fin troppo familiare.

<<Sasha! Oh Sasha che bello vederti, anche tu qui?>>
Questo è Dylan, mio cugino, che continua a spingermi col gomito e mostra un sorriso prosperoso.
Il suo sarcasmo mi strappa sempre un sorriso.
Ma lui sapeva che ero qui, ma non capisco perché ci sia venuto.
Forse vuole vedere suo fratello, si perché anche lui ora fa parte della Caserma, trasferitosi da poco qui.

<<Che ci fai qui Dylan?>> mi guardo intorno e noto che gli sguardi sono tutti su di noi, specialmente quello di Rocky e di suo fratello Andres.

Lottando Per Averti || Vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora