• 14 - ROCKY

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Sono uno stupido, perché domani sarò costretto a fare tutto di fretta. Sono ancora sveglio e domani devo svegliarmi presto, ma la luce di quelle stelle mi abbaglia, ne sono attratto, proprio come la persona di cui sono innamorato, ma che continua ad evitarmi ed è impossibile arrivare a lei così facilmente, un pò come le stelle.
E la luna in questione fa il suo dovere, ovvero brillare più delle altre, anche se mezza piena, emana comunque una forte luce fredda.

Mi sistemo a sedere sul letto, appoggiando i gomiti sul piccolo davanzale della finestra.
Si, su questo sono fortunato, perché ho una finestra affianco al letto così che possa vedere tutto anche coricato sotto le coperte.
E' una cosa fantastica, forse un po' di meno la mattina, visto che il sole forte mi picchia in faccia accecandomi completamente.

<<Te ne vuoi andare a dormire o preferisci che Andres ti faccia un'altra ramanzina domani?>> mi dice in un sussurro mia sorella minore Carly, che fa capolinea in stanza.

<<Tu perché sei sveglia?>> alza lo sguardo al soffitto e fa l'indifferente.

<<Carly!>>

<<E va bene...stavo parlando con Francisco del lavoro>>

<<A quest'ora?>> sono piuttosto sorpreso, ma vorrei saperne di più.

<<Si, beh, avevamo scordato di fare una cosa...>>

<<Ovvero?>>

<<Quello di farti gli affari tuoi!>> puntualizza Leila, arrivando anche lei in stanza.

<<Fatemi il piacere di andare a dormire, altrimenti domani vi prendo a schiaffi...>> sbadiglia e porta la mano alla bocca per coprirla <<...vi sveglierò più presto del solito...quindi a dormire idioti>> ci rimprovera rabbiosa, ma la stanchezza fa vedere tutt'altro che la sua rabbia verso di noi.

Raggiungo la porta, spingendo poi le mie sorelle fuori. <<BUONANOTTE!>> calco con tono duro quella parola, alzando di poco il volume della voce. Richiudo frustrato la porta e mi stendo sul letto, incrociando poi le mani dietro la testa.

Copro con la leggera coperta mezzo busto e chiudo gli occhi per guardare meglio quel nero profondo.
La sonnolenza comincia ad impadronirsi di me, facendomi crollare nel sonno più abissale.

~

Mattino Seguente

Eh si, ancora una volta ho dovuto subirmi i rimproveri di Andres per i miei ritardi.
La mattinata è andata bene, fortunatamente, però le botte me le stavo prendendo lo stesso, proprio per le mie parole dette in un momento sbagliato.
Andres mi stupisce sempre di più, ma con le sue minacce non spaventa di certo me, altro che paura, quello è mio fratello cosa potrebbe mai farmi?

Uccidermi non potrebbe, ma picchiarmi ci riuscirebbe.

Fatto sta, e ritornando a questa mattina, è andata bene fino all'ora di pranzo. Perché?

Due ragazzini appena arrivati hanno provocato una rissa, facendo aggregare altri ragazzi. Tutti sospesi per un po', ma il bello non finisce qui. Dopo alcune ore, ho fatto a cambio con un Colonnello per allenare dei ragazzi. Mi sono proposto di dargli il turno perché avevo del tempo libero e sprecarlo a fare niente sarebbe stato solo inutile. Così mi sono messo all'opera e mi sono unito a loro per tenermi allenato.

Corse, arrampicate, flessioni...tutto ciò che si può fare in un allenamento, ma il doppio. Per ultimo ci siamo fatti un'ultima corsetta con gli ostacoli, mettendo in difficoltà i soldati.
Ma solo perché erano stanchi, non vuol dire che debbano fermarsi per così poco che abbiamo fatto. Forse non ci ho pensato, perché solo ora ricordo che sono da poco qui e che non sono abituati a questi tipi di allenamento.
Ma visto che arrivano da una semplice Caserma militare, avrebbero dovuto aspettarsi che scegliendo di fare gli ASSALTATORI, ovvero i Cecchini, dovevano affrontare tipi di allenamento più duri.

Lottando Per Averti || Vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora