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Erano le sei del mattino..
Ero sul letto ad ignorare la sveglia.
Dovevo andare a scuola; in una nuova scuola.
Purtroppo io e mio fratello ci eravamo trasferiti in un'altra città dopo la morte dei nostri genitori.
Per fortuna mio fratello era maggiorenne e poteva badare a me.
Eravamo stati fortunati a trovare una casa dove stare a Tokyo.

Ogni volta che pensavo alla morte dei miei mi veniva solo da piangere, però non potevo per non mostrarmi debole ai occhi dei altri.

Mi alzai dal letto lentamente e andai in bagno con la stessa velocità.
Presi un jeans nero e una maglietta bianca e delle scarpe del medesimo colore del jeans.
Scesi giù e trovai mio fratello fare colazione: caffè senza zucchero e dei biscotti integrali.

'Buongiorno Levi!' Dissi a mio fratello mentre feco l'ingresso in cucina.
'Buongiorno Cheryl' disse con un mezzo sorriso.
Riusciva a sorridere solo a me, era così anche prima che morissero i miei.
Mio padre diceva sempre che aveva il carattere di mia madre quando era ancora giovane.
Però avevano lo stesso sorriso.
Molto spesso ritornavano i ricordi con la mamma..
"Dio quanto mi mancano.."

'Sei pronta per andare a scuola?' a risvegliarmi dai miei pensieri fu mio fratello.
'Sì!' Dissi e poi imboccai un pezzo di pancake fatto da Levi.
'Certo che stamattina hai fatto una colazione molto leggera' disse con tono sarcastico.
Io e lui, riguardo il cibo, eravamo molto diversi.
Lui preferiva rimanere in forma con le cose salutari, io invece prendevo sempre le cose più caloroiche.
'Forza, muoviti a mangiare che faremo tardi.'
Dopo questo, presi il mio zaino della Vans e uscii dalla porta di ingresso insieme a Levi che prese le chiavi della macchina.

Arrivammo davanti al portone della scuola.
Era piuttosto grande e sicuramente mi sarei persa.
C'erano molti ragazzi e ragazze nel cortile.
Mentre io e Levi stavamo entrando, un ragazzo mi urtó la spalla, senza neanche chiedere scusa.
A me non importava granché, ma mio fratello si girò e disse: 'Le buone maniere, no eh!?'
Il ragazzo si girò.
Era piuttosto alto, più alto di Levi (e, ovviamente, anche di me).
Aveva i capelli corti ecastani e gli occhi color smeraldo.
Il castano fece le spallucce e si girò nuovamente dirigendosi verso il suo gruppo di amici.
Levi stava per prenderlo a botte ma io lo fermai prendendogli il polso.
'Levi, perfavore, non farmi fare brutta figura al primo giorno di scuola.' Gli dissi e lui sospirò.
'Tsk, va bene.'
Sapevo che mi voleva proteggere, ma non volevo attirare l'attenzione su di me.

La campanella della scuola suonò e tutti gli alunni entrarono dentro.
Salutai Levi con un bacio sulla guancia e andai all'interno dell'istituto.
L'unica cosa che sapevo della scuola era che la mia classe si trovava al piano di sopra.
Presi le scale e trovai la mia classe: la 1^E.
La porta era chiusa così bussai e ricevetti un "avanti".
Entrai e la professoressa si alzò.
'Bene ragazzi, lei è la vostra nuova compagna di classe. Presentati pure, cara.'
Disse la professoressa che poi si rivolse a me.
'Ciao a tutti, io sono Cheryl Ackerman ed ho 16 anni. Abito con mio fratello maggiore e ci siamo trasferiti da poco in questa città, spero tanto di trovarmi bene in quest' ultima e anche in questa scuola.'
Dissi e poi la prof mi disse di andarmi a sedere vicino ad una ragazza che sarebbe stata la mia futura guida.

'Piacere di conoscerti, io sono Mikasa.' si presentò appena mi sedetti accanto a lei.
Era corvina e gli occhi del medesimo colore.
Era piuttosto carina d'aspetto ed era anche gentile.
Seguii la lezione di chimica e quella successiva, cioè quella di giapponese.
Poi arrivò la ricreazione e Mikasa mi fece un'anteprima del tour.
Arrivammo poi nel cortile centrale della scuola dove c'era un gruppo di ragazzi.
Alcuni erano del mio stesso anno, altri penso che erano del secondo e terzo anno.

'Ehy Mikasa!' Un ragazzo biondino, che veniva da quel gruppo, si avvicinò a Mikasa salutandola.
Era un pó più alto di me, quindi era abbastanza basso rispetto agli altri ragazzi (io sono alta 1.55).
'Ciao Armin! Eren dove sta?' chiese al ragazzo.
'Sta seduto sulla fontana, se vuoi te lo chiamo.'
'Sì grazie.'
Armin, poi, notó la mia presenza e disse: 'Tu sei quella nuova, giusto?'
'Sì, sono io. Piacere Cheryl.'
'Piacere, Armin.'
Poi disse che andava a chiamare il loro amico, se non mi sbaglio si chiamava Eren, e andò verso la piscina.
'Eren è molto vivace ed estroverso, quindi ci puoi fare subito amicizia.' disse Mikasa.
'Allora faremo subito amicizia!'
Se ritornassi indietro, mi rimangerei quello che avevo detto.

Armin arrivó con lo stesso ragazzo che mi aveva urtato davanti al portone della scuola senza chiedermi scusa.

'Proprio tu mi dovevi capitare?'

𝚜𝚙𝚊𝚣𝚒𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎:
Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia, spero tanto che vi piaccia!
Alla prossima💘

𝔓𝔢𝔯𝔠𝔥𝔢́ 𝔭𝔯𝔬𝔭𝔯𝔦𝔬 𝔱𝔲? ᴇʀᴇɴxᴏᴄ (1 ʟɪʙʀᴏ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora