CAPITOLO 7

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Siamo ormai in Italia da 2 giorni, questa settimana partiremo mercoledì per l'Argentina, Fabio non mi ha rivolto parola da quando siamo a casa, ieri ho visto che parlavano finalmente con Jorge, non mi sono intromessa, Fabio ha ragione ad essere arrabbiato con me, dovevo dirglielo. Sono coricata sulla sdraio che leggo il mio libro, quando sento dei passi, alzo gli occhiali da sole e mi volto verso il lato dove ho sentito dei passi, vedo Fabio, <Ciao... Volevi parlare giorni fa... Eccomi qua>, Fabio si siede sulla sdraio accanto a me, poso il libro di lato a me, e mi sedio per guardare Fabio in faccia, <lo so dovevo dirti che partivo con qualche riserva ma non so perché ti sei arrabbiato...ho sbagliato ma questo dico questo era solo per te da parte mia e mi ha dato fastidio che tu pensi che te li ho regalato solo per qualche motivo che solo tu sai>, agito il laccio che fino a qualche giorno Fabio teneva al collo che ora porto io al braccio, Fabio finalmente mi guarda negli occhi, <lo so ho sbagliato e ti chiedo scusa... Ed è normale che tu partivi con qualche riserva... E scusami davvero di aver detto che il regalo era per Jorge ma quando credo di aver subito un torto non capisco più nulla>, sorrido e guardo Fabio, <tieni e non lo toglie più testone>, sciolgo il laccio che portavo al braccio e lo passo a Fabio, che mi guarda e sorride, <me lo allacci tu?>, mi chiede, sorridendo mi alzo dalla mia sdraio e mi siedo vicino a lui, <girati testone>, Fabio mi sorride e fa come gli dico, allaccio la collana a Fabio e ci alziamo entrambi per entrare in casa, quando vediamo Jorge correre verso di noi e tirare Fabio in piscina con lui, mio padre esce in giardino e scuotendo si avvicina a me, <JORGE TI HO DETTO CHIAMAMI FABIO NO AFFOGA FABIO.... Povero me>, urla mio padre mettendosi una mano tra i capelli, <lo so ma è più divertente così poi non l'ho affogato o almeno credo>, Jorge esce dalla piscina seguito da Fabio, <non mi hai affogato ma mi hai fatto appena tornare il dolore alla gamba>, Fabio si siede sulla sdraio, <ecco qua genio>, brontola mio padre fulminando Jorge, <vieni ci mettiamo del ghiaccio e intanto preparo da mangiare>, prendo Fabio per il braccio ed entriamo dentro, Fabio so siede su uno sgabello del bancone mentre mette del ghiaccio sulla gamba, <cosa devo sapere altro di te? >, mi chiede guardandomi, <che il mio secondo nome è Olivia e no tranquilla>, sorrido, <no aspetta hai il secondo nome... LUCAAAA>, urla il nome di mio padre, che arriva ridendo insieme ad Atena e Jorge, <dimmi Diggia? >, <ha il secondo nome seriamente>, Fabio mi indica, mio padre e Jorge ridono, <si tu non puoi immaginare quante volte ha tentato di andare a cambiare il nome... Tu nemmeno immagini>, ridiamo tutti. Dopo pranzo, io, Jorge e Fabio siamo ritornati in piscina mentre mio padre e andato a lavorare, <CRISTO SANTO BENEDETTO ELETTRA>, sento urlare Fabio che è entrato in cucina a bere, Jorge mi guarda ridendo e ci alziamo per entrare in casa, dove troviamo Fabio piegato in due sul bancone ed Elettra che se la ride come una pazza, <che state facendo?>, chiedo avvicinandomi a Fabio, <mi ha fatto prendere un colpo... Mamma mia>, io e Jorge scoppiamo a ridere, <non ridete non è divertente è spuntata dal nulla o mamma mia Marta salvami>, Fabio si butta su di me, continuiamo a ridere tutti, <mi fa male lo stomaco o mamma santa mi sembrava Jorge apposta sono uscita così... Mamma mia il mio stomaco... Fabio scusa aia>, Elettra ricomincia a ridere, <Fabio ti prego pesi se devi stare buttato su di mettiti per bene ti prego>, lo supplico io, <ma aspettate avete fatto pace voi e quando me lo dici Jo>, brontola Elettra rimproverando Jorge che ride più di prima, Fabio invece mi ignora. Il pomeriggio passa velocemente tra risate e prese in giro a Jorge che ci arriva sempre dopo, ora stiamo preparando la cena tra poco mio padre dovrebbe tornare, <Marta dov'è lo scolapasta?>, mi chiede Fabio, mi volto verso lui e scoppio a ridere appena lo vedo, ha legato i capelli con un mio codino che mi ha chiesto prima, <ora capisco a che ti serviva un codino mio prima... E la comunque>, indico lo sportello, Fabio sorride, e apre lo sportello e prende il scolapasta, <ancora non mi avete detto cos'è successo ed farvi fare pace>, mi blocco e guardo Jorge, <nulla Jo ho solo ripensato a quello che Marta ha fatto per me non conoscendomi e aveva tutte le sue ragioni per partire con qualche riserva>, risponde Fabio avvicinandosi a me, lo guardo e sorrido, e pensare che io credevo che ci fosse lo zampino di Jorge, <ok basta chiacchiere vai fuori ad aiutare Ele così voliamo la pasta e cerco di chiamare mio padre>, Jorge mi sorride e poi fa come gli ho detto, Joge esce in giardino lasciando me e Fabio soli in casa, <chiama papà>, Fabio mi guarda, <non sono scema sto chiamando mio padre senti>, Fabio alza le mani per difendersi, <niente non risponde che dannato vizio che ha prima o poi qualcosa me la invento>, brontolo, Fabio si avvicina a me e mi abbraccia da dietro, <dai sta tranquilla starà lavorando e non sente il telefono oppure è per strada ssta tranquilla>, <non funziona sta tranquilla con me a volte credo che la parola tranquilla sia il mio secondo nome invece che Olivia>, sento sorridere Fabio che è appoggiato alle mie spalle. <Papà sono a casa c'è anche Paco aggiungi un posto>, sento mio padre, <santa pazienza... Zio sono in cucina>, sento dei passi e poi l'odore della colonia che usa mio zio, <ecco la mia piccola nipotina>, sorrido ho 20 anni e mi tratta ancora come quando ne avevo 2 a volte, <zio paco che bello vederti... Menomale che ho fatto anzi abbiamo fatto la carbonara>, mio zio mi abbraccia e sorride, finalmente mio padre si fa vedere, <tu usare il telefono no mai papà vero... Comunque ora zio ti aggiungo un posto a tavola... FAB PER PIACERE>, urlo le ultime parole per chiamare Fabio, che vedo arrivare dopo poco, <pico... Marta dimmi>,vedo Fabio sbiancare, e da pomeriggio che un po mi chiama per nome e un po mi chiama piccolina, <Fabio ti senti bene... Lui è mio zio Alberto il fratello di mia madre>, <piacere Fabio>, mio zio sorride e strige la mano che Fabio gli stava porgendo, <il piacere è tutto mio Fabio puoi chiamarmi paco se preferisci>, sorrido, <dove sono quei due e dov'è Atena?>, chiede mio padre facendo ridere sia me che mio zio che Fabio, <sono tutti e tre fuori Luca... Elettra picchia Jorge che cerca di rubare qualcosa da mangiare e Atena li guarda>, mio padre sorride, <povera Atena... Andiamo a cenare prima che Elettra uccida Jorge>, ridiamo tutti, mio padre e lo zio escono in giardino, mentre Fabio mi aiuta a portare le altre robe da mangiare.

The Rookie (Fabio Di Giannantonio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora