CAPITOLO 16

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Ieri tornati a casa, dopo aver pranzato, abbiamo indossato il costume e ci siamo buttati in piscina, fino a tardi. La sveglia del mio telefono mi sveglia, oggi partiamo per la Spagna, mi stiracchio chiudo la sveglia e mi alzo, per andare in bagno a cambiarmi. Oggi mi sento stanca senza afer fatto ancora nulla, scendo al piano di sotto, dopo essermi cambiata e aver sistemato la mia camera, arrivata al piano di sotto vedo i due piloti che sbadigliano, sorrido mio padre li avrà svegliati a modo suo, entrando nella camera, tirando le coperte e alzando la serranda, ancora dopo 22 anni non ho capito come faccia a non cadere a terra e sbattere col muso, soprattutto nella mia camera, che il mio letto e lontano dalla finestra e nel mezzo ci sono delle sedie, un puff e la scrivania, sorridendo entro in cucina, <amici miei zio Luca ha colpito ancora?>, chiedo salutando prima Jorge e poi Fabio che mi abbraccia, <non capisco come fa... ha la vista dei gatti o cosa?>, mi chiede ridendo Jorge,rido e mi siedo vicino a Fabio sul bancone, < guarda me lo chiedo anche io come diamine faccia ma non ho ancora la risposta però se la trovo te la dico>, sorrido, guado Fabio è stranamente silenzioso ieri a colazione non faceva altro che parlare con Elettra o con mio padre, guado Jorge che subito capisce e m sorride, <il caffè sta uscendo date voi uno sguardo io salgo a svegliare Michelle>, Fabio alza la testa e guarda Jorge,<si fratello vai>, Jorge mi guarda allarga le braccia e poi si allontana per salire al piano di sopra, torno a guardare Fabio, sospiro e poi mi avvicino a lui, <ei fab che succede?>, Fabio mi guarda e sospira, <se ti dico che va tutto bene tu me lo richiedi perché sai che sto mentendo oppure ti accontenti della mia bugia?>, mi chiede Fabio, <lo sai che non mi accontento e sai che se ti chiedi che cos'hai e perché so che tu non mi sai mentire perché quando lo fai ti arriccia il naso...anche sei troppo carino quando lo fai però a me da fastidio che tu mi menta>, Fabio continua a guardarmi, <ok non ti mentirò...sono preoccupato solo per il gran premio...aspetta seriamente mi si arriccia il naso quando mento allora con i miei sono spacciato>, Fabio ride, <e quando sei nervoso o ti chiudi a riccio o la butti sul ridere...quindi stai dicendo la verità... sai che è inutile andare in paranoia già dal mercoledì mattina...facciamo una cosa se ti va mi fermo con te nel tuo motorhome lo facevo già l'anno scorso con Jorge e per la maggior parte delle volte funzionava...che dici?>, chiedo, Fabio mi guarda, <e a tuo padre non darà fastidio?>, mi chiede serio, <lavoro per te e a mio padre non darà fastidio lo so>, Fabio sta per rispondere quando mio padre fa la sua entrata in cucina, <buongiorno ragazzi...quel pigrone di Jorge sta ancora dormendo stavolta salgo con una bottiglietta d'acqua congelata e gliela verso di sopra se tra 5 minuti non è sotto... e comunque non mi da fastidio che Marta si fermi a dormire da te Fabio anzi ne sono più che felice perché è questo che pensavo quando ho affidato Marta a te>, sorrido, lo sapevo che mio padre stava ascoltando ho sentito il suo profumo, <sei sicuro che non ti dia fastidio Luca e se il web o i fan inventano qualcosa>, mio padre sorride,<Fabio non incominciare con le tue paranoie perché ti assicuro mi fai paura... Marta è grande e ormai sa come comportarsi con il suo mondo e se qualcuno scriverà qualcosa se la dovrà vedere con me...ora facciamo colazione vi voglio portare in un posto prima di andare in aereo porto>, io e Fabio sorridiamo. Mio padre ha veramente usato la bottiglia di acqua congelata, ma no su Jorge ma su Manuel che la sera prima si era addormentato sul divano, Manuel ha incominciato a sternutire, e lo fa ancora dopo quasi un'ora, non so dove mio padre ha intenzione di portarci, siamo da circa mezz'ora in macchina, ci fa fatto preparare le valige e poi uscire, <Lu sei sicuro di aver azzeccato la strada?>, chiede Manuel, allora sa dove mio padre ci sta portando, <pezzo di stronzo sai dove ci sta portando prima mi hai detto di no>, tutti ridono, <tata smettila è una sorpresa per te e per gli altri e poi lo sai che se tuo padre mi dice di non dirti nulla io lo ascolto prontola>, guado male Manuel che continua a ridere con gli altri. Mio padre posteggia, ma è il mio posto preferito, siano non lontani da Asiago in un laghetto, anni fa insieme a Manuel mentre eravamo in bicicletta abbiamo trovato questo posto, il mio posto, dove mi rifiggo quando le cose non vanno bene, <ma come fai a sapere di questo posto papà>, mio padre sorride, <sei o no mia figlia poi non ti ricordi che sono venuto qui a prenderti quando hai forato la gomma della bici>, guardo mio padre, ma che memoria ha sarà successo 3 anni fa, io a mala pena mi ricordo che ho mangiato ieri mattina a colazione, sorrido e ci avviciniamo al laghetto. Sento una persona avvicinarsi a me sono più avanti degli altri, <ei stavolta sono io a chiedertelo tutto bene>, è Fabio,<si tranquillo tutto ok ci vengo sempre le cose non vanno bene>, Fabio sorride e mi guarda, <mi dai un abbraccio... L'ultima volta che ci sono venuta era il giorno che io e Manuel ci siamo lasciati...ero distrutta mia madre era morta da un anno nemmeno e lui se ne stava andando>, Fabio mi guarda e mi tira a lui e mi stringe forte a lui, <posso chiederti un cosa?>, mi chiede Fabio guardandomi negli occhi, <certo dimmi>, <perché vi siete lasciati... Siete una bella coppia cioè non capisco>, sospiro, <Fab le cose tra me e Manuel sono state sempre strane e una relazione Asiago Lecce non poteva funzionare>, Fabio sta per rispondere ma sentiamo tossire, ci voltiamo per vedere chi fosse, e Manuel, ottimo direi, <scusate non volevo interrompere ma Luca dice di andare che i ragazzi sono li già>, Manuel è serio, so benissimo che ha sentito tutto, senza dire nulla io e Fabio raggiungiamo gli altri in macchina, per poi partire per l'aeroporto.

The Rookie (Fabio Di Giannantonio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora