CAPITOLO 25

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Appena tornati a casa, ho fatto riposare mio padre e prima che andasse a lavoro, a colazione, gli ho raccontato tutto quello che è successo nei box quando lui non c'era, e come immaginavo mio padre ha fatto ad entrambi una lavata di testa. Le cose dopo la lavata di testa che mio padre gli ha fatto hanno ricominciato a battibeccare quando mio padre è andato a lavoro, e vi assicuro che sentire per delle ore due che non fanno altro che insultarsi la tua sanità mentale va piano piano a sgretolarsi, sono in cucina per non sentirli e per smetterla di leggere sempre la stessa frase, ma il mio posto sicuro va in fumo quando i due rientrano in cucina continuando a litigare come dei bambini, <E BASTA ORA...SONO ARRIVATA AL LIMITE NON VI SOPPORTO ... MA AVETE 20 ANNI O 2 CHE LITIGATE DA STAMATTINA E BASTA>, urlo esasperata, facendo sbattere il pesante libro che tenevo in mano, i due si bloccano e mi guardano, <vi potete dividere uno sta in giardino uno sta in casa o in un'altra parte della casa ma basta che la finite di litigare perché non ce la faccio più mi scoppia la testa...per piacere Fabio stai dentro e tu vai fuori basta che vi state zitti sennò mi alzo e vi lascio soli a casa>, indico Manuel che mi guarda sbuffando ed esce in giardino. Fabio si avvicina e si siede vicino a me, <Fabio se incominci a lamentarti giuro che ti alzo le mani>, chiudo il libro che oggi è destino non debba finire, <non ho detto nulla>, Fabio sorride e alza le mani, sorrido, <che scemo che sei ne ho la certezza ora dopo ora...vedi che mi ha scritto tuo fratello vedi di richiamarlo>, Fabio sbuffa e sorride, <ma perché non sono figlio unico no ho dovuto avere un fratello minore che rompe sempre>, Fabio ride, so benissimo che Fabio stravede per il suo piccolo fratellino, <ma vattene che stravedi per tuo fratello>, spingo Fabio che ride insieme a me, <non stravedo solo per lui...lascia che lo chiamo sennò mi tiene fino a stasera conoscendolo>, Fabio sorride e si alza dallo sgabello per poi allontanarsi, sorrido, meglio andare ora fuori a parlare con Manuel per poi stare in pace. Bevo un poco delle mia acqua dalla mia bottiglietta ed esco in giardino e mi avvicino a Manuel, <ei parliamo>, mi siedo sulla sedia accanto a lui, che si blocca nello scrivere e mi guarda, <conoscendoti vuol dire si....hai capito lo sfogo di mio padre ma soprattutto quello di Fabio domenica?>, chiedo guardando Manuel, che sospira e mi guarda, <minchia Manuel puoi rispondermi sai perché sono qua per te e lo sarò sempre anche quando ti dimentichi del mio compleanno e non ti ho detto niente perché eri preso dall'esame ma quello che hai fatto o meglio quello che ti sei dimenticato di fare domenica ha quasi causato una tragedia>,  Manuel mi guarda, e finalmente realizza che si è dimenticato del mio compleanno, <amore scusa davvero>, Manuel mi tira a lui e mi abbraccia forte, <Mamu lo sai benissimo che non sono io quella a cui devi chiedere scusa>, Manuel sbuffa, sta per rispondere ma si blocca perché Fabio urla il mio nome dalla cucina, mi alzo dalle gambe di Manuel e corro in cucina, entro in casa e mi ritrovo davanti Fabio con la mano sotto l'acqua, lo guardo e mi avvicino a lui, <che diamine hai fatto?>, chiedo prendendo la mano di Fabio, <che domande Tamar stava bollendo e come il deficiente ho preso il coperchio dal ferro>, lo guardo non so se ridergli in faccia oppure insultarlo, mi limito a guardarlo, che il ridergli in faccia ci sta pensando Manuel, meglio intervenire, <Mamu...torna a studiare che poi continuiamo il discorso>, Manuel continuando a ridere esce in giardino. Menomale che Fabio non ha nulla di che, ha solo la sua stupidità, non sono l'unica a dirlo mio padre lo ha detto anche lui, dopo aver pranzato tutti insieme, Fabio non so come ha convinto mio padre, ma siamo andati a correre con le moto da cross, sono rimasta stupita da come Fabio abbia fatto a trovarla. Dopo aver corso con le moto da cross e aver stracciato mio padre e Fabio siamo tornati a casa, trovandoci Manuel sommerso dai fogli che aveva sul bancone della cucina.Dopo averlo preso in giro per una buona mezz'ora abbiamo ordinato la cena, non mi andava di cucinare, aiuto Manuel nello studiare, finalmente ha deciso la data per dare l'ultimo esame, mio padre all'inizio lo voleva lasciare in Italia, ma poi non so chi o cosa gli ha fatto cambiare idea, e ha solo multato Manuel, com'era giusto da fare dopo lo sbaglio che ha fatto nel GP scorso. Dopo aver cenati siamo andati subito a dormire, mio padre ha prenotato il volo per l'Olanda in mattinata quindi sveglia all'alba per preparare tutto.

The Rookie (Fabio Di Giannantonio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora