Si parte per il Mugello, non vedo l'ora di arrivare, ci siamo divisi, io sono insieme a Fabio nel suo motorhome, Jorge e nel suo con Michelle e mio padre e in macchina con Manuel ed Elettra, finalmente l'abbiamo convinta a seguirci. <Tamar e da quando siamo partiti che sei euforica ti fermi ti prenderà un colpo>, mi blocco nel mangiare il mio tazzone di latte e cereali e guardo Fabio, <ei tu taci se mio padre ci lascerà del tempo e la sua auto ti porterò da una parte però taci non rovinare il mio momento relax>, Fabio scoppia a ridere. Finalmente dopo tre ore e mezza arriviamo al Mugello, appena scendo dal motorhome vado ad abbracciare mio padre, che mi strige forte come se avesse paura che scappassi via, solo io e lui sappiamo cosa significa Firenze e il Mugello. Fabio per oggi non deve fare interviste, ne approfitto e chiedo a mio padre le chiavi della macchina, non se lo è fatto ripetere due folte, sa che cosa voglio fare, salutiamo tutti e usciamo dal circuito. Finalmente siamo arrivati, <eccoci vieni>, posteggio e scendo dalla macchina seguita da Fabio, <Tamar dove... Che spettacolo>, sorrido sapevo che gli sarebbe piaciuto, ho portato Fabio su una collina dove si vede quasi tutta Firenze, <Fab cerca su Google Maps Cartedrale e Campanile di Giotto Firenze>, Fabio mi guarda e dopo qualche secondo fa come gli ho detto, <trovato è quello>, sorrido e mi avvicino di più a Fabio, <ti svelo una cosa che solo mio padre sa... Leggi il numero>, Fabio lo legge, abbasso la maglietta per fare vedere le coridinate che ho tatuate, Fabio mi guarda, < Tamar è il posto preferito di tua madre>, sorrido, <e uno dei due posti preferiti di mia madre vedi che il tatuaggio è proprio alla fine a tipo una collina disegnata... Ecco il posto che ama mia madre... Vieni ti faccio vedere una cosa>, prendo Fabio per lo trascino con me, <il fiocco rosa con i fiori è mia madre... In questo posto mio padre ha chiesto a mia madre se voleva diventare sua moglie... Mia madre era di Firenze ha conosciuto mio padre per caso quando mio padre correva mio zio che conosci l'ha trascinata al Mugello e tre anni dopo sono nata io>, sento che sto per incominciare a piangere come una spugna, Fabio mi tira a lui e mi abbraccia forte, <Tamar grazie>, non rispondo ma rimango abbracciata a Fabio. Restiamo seduti sull'erba per delle ore a guardare il panorama, rimando sempre abbracciati, dopo l'ennesimo messaggio di mio padre che diceva che la cena stava per arrivare, ci rimettiamo in auto per tornare in circuito, <Tamar sei sicura di non messere stanca posso guidare io>, sorrido e guardo Fabio, <Fa tranquillo ma grazie>, sorrido e torno a guardare la strada. Entrati in circuito posteggio la macchina e andiamo subito verso l'ospitality, <o finalmente stavo morendo dalla fame>, sento Manuel, Fabio mi guarda, l'ho capito benissimo che tra i due non scorre buon sangue, basta vederli quando sono a casa da noi, <Manuel se avevi tanta fame potevi benissimo mangiare perché ho scritto a mio padre di farlo perché c'era traffico e come vedi tutti lo hanno fatto quindi o stai zitto oppure vieni fuori con me e mi dici cos'è che non ti va a genio perché ti conosco fin bene e ti capisco al volo>, fulmino Manuel sedendomi al tavolo dove erano seduti lui e mio padre che se la ride, <mi da fastidio che mi dici che mi aiuti a studiare e poi passi tutto il pomeriggio chi sa dove con il tizio>, Manuel indica Fabio che era vicino a me, Fabio sbuffa, <Manuel concentrati e finisci il capitolo...papà vi ho fatto lasciare la cena in caldo fatti vedere da Ferdi e sta tranquilla che brontolo ha mangiato>, mio padre tira una manata a Manuel, sorrido e seguita da Fabio andiamo verso il bancone. Dopo aver finito la cena io e Fabio siamo andati a riposarci nel motorhome, gli ho promesso che sarei rimasta con lui ad ogni Gp, Elettra non è voluta rimanere qui è andata insieme a mio padre e Manuel in un hotel vicino al circuito, sono in bagno, sto indossando il pigiama per andare a dormire, esco dal bagno e mi ritrovo Fabio che fa avanti e indietro, ma che gli è preso, <Fa che hai?>, chiedo appoggiandomi con le spalle alla porta, <o Tamar ti stavo aspettando>, Fabio si blocca e mi guarda, <ma va lo avevo capito perché stavi facendo avanti e indietro nervoso>, Fabio sorride, <volevo vedere se era tutto ok...dopo che Manuel si è arrabbiato quando ci ha visti rientrare>, sorrido, mi aspettavo questa domanda da quando si è seduto al tavolo davanti a me, <sta tranquillo per Manuel il suo carattere è così abbaglia ma non morde soprattutto se è stressato da un esame ha sempre fatto così>, continuo a sorride e mi avvicino a Fabio, che subito apre le braccia per stringermi a lui,<ei Tamar grazie per avermi portato lì per me significa tanto>, Fabio mi stringe ancora di più a lui e mi da un bacio sulla testa, <sei il primo ragazzo che porto lì anzi ci era già venuto Jorge anni fa ma per sostegno perché mi ero rotta la caviglia e slogata un dito della mano facendo la deficiente con Elettra>, ridiamo entrambi, <che avete combinato?>, mi chiede staccandosi da me, rido, <eravamo con i ragazzi su a Rimini per il mio compleanno e ai ragazzi è venuta la fantastica idea di andare a girare con le moto nella pista a San Mauro...arrivati lì Tony ci prendeva in giro perché io ed Elettra eravamo le uniche ragazze e che non sapevano andare in moto secondo lui... lo abbiamo zittito e abbiamo scommesso che ci perdeva la gara tra me, Elettra, Tony e mio cugino Juan...che prima o poi ti farò conoscere... doveva pulire tutta la casa dove stavamo trascorrendo quei pochi giorni di vacanza prima di arrivare a correre qui... riassunto della scommessa io ed Elettra come buon malate di mente ci siamo messe a darci fastidio risultato lei braccio fratturato e io mi sono rotta la caviglia destra e slogata l'indice della sinistra... guarda>, faccio vedere lo strano movimento che il mio dito fa, <sto per vomitare finiscilaaaaa>, Fabio si copre con le mani gli occhi, ridendo la smetto, anche a Jorge fa questo effetto quando lo faccio, <basta la smetto ora andiamo a dormire che domani sarò una lunga giornata>, Fabio ride e prima di andare in bagno mi lascia un bacio sulla guancia, sorrido e imbarazzata entro nella camera che sarà mia per il resto del campionato.La giornata di venerdì parte subito, colazione al volo e di corsa ai box, per poi scoppiare tutti a ridere, questa settimana lavorerò con il canarino Titty, il colore delle tute che mio padre ha messo nei motorhome dei ragazzi e giallo menomale che c'è anche il nero, il lungo venerdì arriva alla conclusione così come il sabato. Domenica della gara, Elettra ha passato la notte qui, e quindi ha dormito con me, mi ha riempita di calci tuta la notte, per non parlare della mattina, non è partita bene, la scorsa notte ho messo il telefono sotto carica e non ha caricato quindi la sveglia non ha suonato, arrivati a fare colazione mi sono bruciata con il mio cappuccino ed ho macchiato la maglia del team con la cioccolata del mio cornetto, speriamo che il resto della giornata vada meglio della mia mattinata. Siamo in griglia di partenza, Fabio e mio padre mi ci hanno trascinato, manca poco alla partenza, <ei tu non fare minchiate ti raccomando e sta attento>, lo fulmina mio padre prima di battergli il pugno ed allontanandosi per andare da Jorge, lasciandomi lì con Fabio, <lo devo prendere come un in bocca al lupo vero con tuo padre non lo capisco mai>, rido per quello che ha appena detto Fabio, non ha tutti torti non lo capisco io che sono sua figli figuriamoci lui, <si prendilo come un in bocca al lupo...ora vado fai il bravo veramente e sta attento...vieni qua>, Fabio si avvicina a me e lo abbraccio, per poi lascialo solo per la partenza della gara. La gara è appena finita, non è andata malissimo, Jorge ha terminato la gara 7° e Fabio 10°, rientrati ai box entrambi erano contenti per il risultato soprattutto Fabio, per lui era il miglior risultato della stagione.
STAI LEGGENDO
The Rookie (Fabio Di Giannantonio)
FanfictionQuesta è una storia inventata che ha come protagonista Fabio Di Giannantonio pilota di Moto2 italiano.