Tornati dall'Austria mio padre ha chiesto a Fabio se volesse tornare a casa dalla sua famiglia, ma Fabio ha risposto di no anche qui ad Asiago aveva la sua famiglia. Stamattina mi sono alzata di buon umore, sarà la bella giornata che c'è fuori, sarà, mi sono alzata senza far rumore avendo Fabio appiccicato, non so se mio padre ci abbia mai sorpresi a dormire insieme, non ci ha mai detto nulla, mi sono cambiata velocemente e sono scesa giù a preparare la colazione per tutti, ho pensato di portare Fabio nel mio posto, lo so che lo ha già visto mesi fa, ma ora io e lui stiamo insieme voglio che quel posto sia per lui quando e qui con me un posto importante, mentre penso tutto questo non mi accorgo che Fabio si è svegliato ed è sceso al piano di sotto, me ne accorgo solo quando mi sento abbracciare da dietro, sorrido e mi volto per baciarlo, <non ho mai sognato un buongiorno così bello buongiorno amore mio>, sorrido, <oggi stiamo tutto il tempo prima di partire per l'Inghilterra insieme ti voglio portare in un posto>, sorrido per poi baciarlo di nuovo, sentiamo dei rumori dalle scale e ci stacchiamo velocemente, vedo entrare Manu in cucina e torno a respirare, <piccioncini tranquilli Luca ancora e nel mondo dei sogni è riuscito a svegliarmi per quanto russa>, sorride Manu prima di darmi un bacio sulla testa, <tu scherza ma con mio padre non si sa mai>, rido, mi volto verso Fabio mi guarda, <che c'è?>, chiedo avvicinandomi al lui, <gli hai detto che stiamo insieme>, <si lo aveva già scoperto>, <meglio che vada a prendere dell'aera prima che faccia qualcosa di sbagliato>, Fabio sbuffa ed esce in giardino, sospiro, non so più cosa fare, so che gli da fastidio il rapporto che io e Manu abbiamo, ma non ci posso fare nulla si siamo stati insieme ma rimane pur sempre il mio migliore amico, sospiro di nuovo per poi continuare a preparare la colazione. Dopo aver finito la colazione, mio 'padre come sempre è andato a lavorare, Manuel non ho la più pallida idea di dove sia, sto salendo nella camera di Fabio, lo voglio portare il quel posto, arrivo davanti alla sua porta e busso, <vieni amore>, mi guardo intorno, come cavolo ha fatto a sapere che ero io, perplessa apro la porta ed entro nella stanza, < amore la domanda mi viene spontanea come hai fatto a sapere che ero io non ho detto niente>, Fabio si volta verso di me e mi sorride, <quando hai le pantofole strofini sempre la suona con il pavimento amore>, sorrido e mi avvicino a lui, <o mettiti le scarpe ti porto in un posto>, lo prendo per mano e gli faccio gli occhi dolci, Fabio sorride, <ok non sei brava a fare gli occhi dolci amore davvero>, Fabio sorride e mi da un bacio, <muoviti ci vediamo sotto vado a cambiarmi>, mi allontano da lui senno la mia idea va a quel paese, <amore non ci mettere tanto devo finire di preparare la valigia>, mi volto verso Fabio, <io ci metto tanto a prepararmi ma quanto sei scorretto amore quanto>, gli lancio il pacco di fazzoletti che trovo sul mobile, Fabio lo prende al volo e ride, ridendo esco dalla sua stanza per andare nella mia. 5 minuti più tardi sono pronta e sto aspettando la persona che mi ha detto che io ci metto tanto a prepararmi, <amore ci sono>, lo guardo e gli faccio la linguaccia, <MANUI IO E FABIO STIAMO USCENDO CI VEDIAMO A PRANZO>, urlo non sapendo dove sia, <ok a dopo>, mi risponde uscendo la testa dalla cucina, da quando era li, lo guardo, per poi uscire di casa insieme a Fabio, <amore dove mi porti>, <sali in macchina e vedrai non ti dico nulla>, salgo per prima in macchina e poi Fabio, <ok amore>, Fabio indossa la cintura e appoggia una sua mano sulla mia coscia, sa che mi piace quando lo fa, lo guardo e mi allungo verso di lui per dargli un bacio, dopo un bel poco partiamo diretti al mio posto. Dopo una mezzoretta siamo arrivati, <amore siamo arrivati>, posteggio e scendo, <amore siamo già venuti qui>, <lo so amore che siamo già venuti qui ma in quel periodo non ti sopportavo proprio ed era solo il mio posto preferito ora io e te stiamo insieme e invece di non sopportarti ora ti amo e questo non è più solo il mio posto ma è anche il tuo>, Fabio sorride, <amore lo sai che mi hai appena detto che mi ami da quando stiamo insieme>, Fabio continua a sorridere e mi abbraccia da dietro, sorrido, <amore stiamo insieme ormai da mesi se non te lo dico ora quando devo dirti che ti amo>, lo sento sorridere ha le sue labbra appoggiate sulle mie spalle, <ti amo anch'io tanto piccola mia>, sorrido, Fabio mi stringe forte a lui. Restiamo quasi un'ora in quella posizione a guardare il panorama, poi risaliamo in macchina per tornare a casa, non vedo l'ora di vedere la faccia di Fabio quando vedrà Luca e Luisa la sua migliore amica da noi, arrivavano a mezzogiorno andava mio padre a prenderli in aereo porto, arriviamo a casa, posteggio e scendiamo, <tuo padre è già tornato ora mi uccide che non ho fatto ancora la valigia e do la colpa a te sappilo ti amo ma tuo padre continua a spaventarmi>, lo guardo, <di mio padre ti spaventi dopo quello che hai detto ti devi spaventare di me caro mio e non usare la carta del ti amo>, gli faccio la linguaccia, prendo la chiave di casa ed entriamo, <BABBO MAUII SIAMO TORNATI>, <siamo in cucina>, Fabio mi guarda, <ora mi uccide con le sue mani guarda>, sussurra Fabio, <la smetti che bambinone che sei>, rido, entra per primo Fabio in cucina e si blocca di colpo vedendo Luca e Luisa, che sorrido, <che ci fate qua è successo qualcosa mamma papà che hai combinato>, ecco il paranoico che è in lui, <non è successo nulla scemo ci mancavi e siamo venuti qui>, Fabio guarda i due e li abbraccia, <ma noi oggi partiamo per l'Inghilterra>, mio padre mi guarda, sorride e scuote la testa, non riesce a godersi un momento che deve trovare sempre qualcosa di negativo, <Luca ma è stato sempre così? Lo sanno che partiamo per l'Inghilterra perché vengono anche loro con noi>, Fabio sorride, <si da sempre e non cambia>, ridiamo tutti, <Fabio posso salutare tuo fratello e Luisa ti scolli un attimo>, lo stuzzico, Fabio si sposta, <o gentile...Luchino bello vederti di nuovo Luisa hai un corpo non solo la faccia>, abbraccio un e poi l'altra, <anche tu>, mi risponde ridendo Luisa, <bel momento ma dovremmo mangiare perché non voglio vedere qualcuno di noi vomitare in aereo>, <ma papà>, lo guado male, <sono sincero...aaa Fabio vatti a finire la valigia>, mio padre indica Fabio che si era seduto proprio in quel momento sullo sgabello, <subito>, scatta Fabio, <fifone>, lo stuzzico, ricevendo una linguaccia come risposta. Parlando con Luisa che mi aiuta anche, prepariamo il pranzo, <è pronto Manui dov'è?>, guardo mio padre, <sono qui>, lo guardo, <devi smetterla di entrare dal giardino mi farai prendere un colpo stupido>, <scusa bambolina>, Manuel mi abbraccia, <Luca ho finito e l'ho pure scesa già...o ciao Manuel>, se incomincia a fare il geloso lo prendo a schiaffi lo giuro, <ma come sei bravo Diggia ora sediamoci a mangiare Manu tuo padre ti ha cercato>, Manuel sorride, <lo so Luca sto tornado da lì>, mio padre sorride, sono felice che Manuel e Lorenzo abbiano ricominciato ad essere una famiglia. Dopo aver pranzato e sistemato tutto e andiamo in aereo porto. Arrivati in Inghilterra siamo andati in circuito, <Marta ti fermi da Fabio>, Fabio mi guarda, <si papà entriamo benissimo tutti>, rispondo, <ok allora vi lascio vado a dormire sono distrutto>, mio padre ci saluta per poi uscire dall'hospitality, <andiamo nel mio motorhome su famiglia>, Fabio si alza e ci guarda, <ma fermarti mai no Fabio>, sorrido, <no fratellino ora alzati>, Fabio stuzzica Luca, che si alza per poi uscire tutti insieme. <Ma voi state ancora insieme?>, ci chiede Luca a me e Fabio, <perché non dovremmo stare insieme banana>, risponde Fabio, <Non vi ho visto appiccicati oggi>, <ti ho detto che non lo sa nessuno... solo tu Luisa Jorge la sua fidanzata e altre due persone poi nessuno sa nulla>, risponde Fabio, Luca ci guarda, <fratello tu non hai tutte le rotelle apposto comunque>, Fabio fa il terzo dito al fratello per poi tornare ad abbracciarmi. Il venerdì passa veloce, così come metà del sabato, <Marta mi accompagni per girare per la pista>, ma perché, lo guardo, <devo proprio?>, chiedo, <si devi dai alzati che diventi scema al pc>, lo guardo, <io dico di incominciare a correre Fabio da persona che l'ha vista crescere ti farà a pezzi>, mio padre lo avverte Fabio mi guarda e poi fa come ha detto mio padre, <NON CORRERE TI PRENDO LO STESSO DIGGIA>, urlo iniziando a correre. Dopo che Fabio mi ha costretto a seguirlo per il camminare sulla pista, finalmente ceniamo per poi andare a dormire sono distrutta. La domenica della gara inizia col botto Jorge sta facendo i dispetti a mio padre che tra poco lo ammazza, nemmeno ai box si è calmato, però è finita più che bene, Fabio ha finito la gara 6° e Jorge 2°, stiamo festeggiando come non mai, e mancano solo sette gare, ma non ci interessa quest'anno è davvero bello.
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The Rookie (Fabio Di Giannantonio)
FanfictionQuesta è una storia inventata che ha come protagonista Fabio Di Giannantonio pilota di Moto2 italiano.