CAPITOLO 19

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Ieri rientrati ai box, è incominciata la guarra di spumante, risultato tutti puzzavamo come alcolizzati, finita la guerra ci siamo andati a cambiare, lato positivo, nel tragitto box motorhome di Fabio, abbiamo incontrato Tony, la mia vendetta, all'inizio Tony non mi aveva notato arrivare, però ha sentito la puzza di spumante e Fabio sternutire e si è girato e ha iniziato a correre per tutto il paddock, alla fine l'ho preso, la vendetta andava servita fredda, e puzzolente, ma mi sono tolta questo sassolino dalla scarpa, ma lo conosco bene so che è solo l'inizio di una lunga ma lunga guerra, ridendo io e Fabio siamo tornati nel suo motorhome a lavarci, per poi raggiungere gli altri che ci aspettavano all'entrata del circuito. In nottata siamo rientrati ad Asiago, mio padre ha trovato un volo buono per Fabio che lo portava diretto a Roma, e lo ha voluto prendere anche lui, quindi mi hanno trascinato anche a me, menomale che Manuel ha preso quello diretto per Asiago e andato a prendere lui Atena dallo zio, quella peste goffa mi manca ogni volta che parto, mentre penso tutto questo, mi godo mio padre che dalla stanchezza cerca le chiavi da tutte le parti, non si è ricordato di averle date a Manuel, sono indecisa se lasciarlo ancora bollire nel suo brodo o dirglielo, la stanchezza mi dice di dirglielo per poi ridergli in faccia, <babbo le hai date a Mamu sai lo ospiti ricordi>, cala il silenzio in auto, fino a quando non incomincio a ridere a maialino, mio padre scuote la testa e ride insieme a me, <mandagli un messaggio per aprire il garage almeno>, mio padre continua a ridere, il campionato è iniziato da poco e lui ha già bisogno di una vacanza, lo so per certo, faccio come mi ha detto, prendo il telefono dalla borsa e scrivo un messaggio a Manuel, che subito dopo apre la porta del garage, mio padre ride ancora, posteggia e scende, intanto Manuel e Atena ci hanno raggiunto, <bentornati a casa... Tata perché tuo padre sta ridendo mi mette paura quando lo fa>, rido e vado ad accareare Atena, che appena mi riconosce incomincia a farmi le feste, <ride perché ha già bisogno di una vacanza il vecchietto>, rido insieme a Manuel, mio padre ci guarda male, ma noi continuiamo a ridere. Entriamo in casa, non vedo l'ora di andare a dormire sono davvero stanza, salgo nella mia camera per sistemare tutte le cose, e poi vado a dormire. La svegli del mio telefono mi sveglia, sbadiglio, mi stiracchio e mi alzo, prendo i primi vestiti che trovo dall'armadio e vado in bagno a farmi una doccia.Uscita dal bagno torno nella mia camera la sistemo, prendo il mio pc e scendo al piano di sotto a fare colazione e incominciare un'altra settimana di lavoro, questa settimana andremmo in Francia, l'anno scorso non ci sono potuta andare perché ero malata, e ancora non capisco come ho fatto ad ammalarmi a metà maggio, mentre penso tutto questo, arrivo al piano di sotto in cucina, dove mi trovo Manuel alle prese fare il caffè nella macchinetta normale, ridendo entro in cucina, appoggio il pc sul bancone e mi avvicino a Manuel, che credo non mi abbia sentito, <buongiorno intruso che stai facendo? perché non usi quella?>, indico la macchinetta dell'espresso poco lontano da noi, Manuel sobalza e si volta verso me, rido, quando Manuel è concentrato a fare una cosa si isola dal mondo, <buongiorno anche a te... ma fare un rumore tu mai vero amor...sto cercando di accendere il gas ma non ci riesco sono impedito con questa cucina>, sorrido, <lo so che sei impedito con questa cucina lo sei sempre stato mio caro Mamu ma perché non usi quella dell'espresso è uguale a quella che c'è in hospitality>, <la vorrei usare ma sai la tua cucina è fuori dal normale e non so dove secondo te vanno le cose...sai le pentole in alto>, lo guardo, <serio la mia cucina è fuori dal normale...la mia...ma guarda un po'...le cialde sono lì sopra>, indico il mobiletto di lato al frigo, <visto la tua cucina è fuori dal normale>, Manuel ride, <ma la smetti...che è oggi ti sei alzato col piede buono pezzo di stronzo che non sei altro>, ridiamo entrambi, Manuel prende le cialde, <Tata ti posso chiedere dei favori?>, mi chiede serio Manuel appoggiandosi di fronte a me al bancone dove ero seduta, <certo che mi puoi chiedere dei favori lo sai>, Manuel sorride, <allora se mi dici così te ne chiedo più di uno...comunque seriamente... mi serve il tuo aiuto per dare l'ultimo esame all'università e poi...mio padre...mi ha chiesto... di andare con... no niente lascia stare>, sospiro e lo guardo, < Mamu certo che ti aiuto per l'università non c'era nemmeno bisogno che me lo chiedessi...che cosa ti ha chiesto Lorenzo?>, Manuel fa finta di ignorarmi e continua a riempire la caraffa di caffè, sospiro e mi alzo dallo sgabello, abbraccio da dietro Manuel che dopo poco sospira e stringe con le mie mani con le sue, <mi ha chiesto di andare insieme a lui e alla tizia alla visita di controllo oggi sapranno se è maschio o femmina>, sospiro, <e tu che hai risposto>, Manuel si gira e mi guarda, <che non lo sapevo che devo studiare>,<sei una testa di mulo quando ti fissi di una cosa...sai che se tuo padre ti ha chiesto di andare con loro e perché ti vuole rendere partecipe della sua vita e della nascita del piccolo o piccola...sai che facciamo ci andiamo insieme chiama tuo padre e digli che ci vediamo in ospedale e alla fine digli grazie papà... sai che tu per lui sei e sarai sempre il suo piccolo temporale anche se hai 21 anni e stai per laurearti per la seconda volta>, Manuel mi guarda e sorride, <grazie a te tata per tutto anche se non me lo merito dopo la scenata che ho fatto l'altro giorno>, sorrido e scuoto la testa, <smettila di dire cavolate ed esci il caffè che devo lavorare per l'ennesima volta per le tute di Fabio>, Manuel ride e poi ricomincia a riempire la caraffa di caffè. Manuel mi aiuti a studiare per l'ultimo esame, risultato dopo due ore, Manuel è collassato sul divano, è peggio dei bambini quando si tratta di studiare, per questo non è cambiato anche da piccolo era così, lui dorme e io lavoro anche questo non è cambiato, sto lottando a fare al pc quelle dannate modifiche che Fabio vuole alla tuta e stare attenta a non scordarmi qualche sponsor, sento dei passi provenire dalle scale e dopo qualche minuto entrare in cucina Atena che va diretta a mangiare, mio padre si è svegliato, Atena dorme sempre con lui da quando la mamma è morta, <BUONGIOOORNOOOOO POPOLOOOOOO>, urla mio padre, entrando in cucina, rido,<ma dov'è Manuel?>, mi chiede mio padre prima di darmi un bacio sulla testa, sorrido e indico il divano dietro le mie spalle, <ma si è addormentato mentre studia di nuovo>, ridiamo, <si è crollato dopo nemmeno 20 minuti che leggeva il libro di ingegneria meccanica...babbo sai Lorenzo ha chiesto a Manuel di andare insieme a lui e ad Adele alla visita per scoprire il sesso del bambino>, mio padre sorride e si siede di lato a me al bancone, <e lui scommetto che gli ha inventato un qualsiasi impegno per non andarci>, <lo conosciamo entrambi bene babbo ma lo ha chiamato stamattina e gli ha detto che andiamo e che ci vediamo in ospedale>, mio padre sorride, <sono felice che tra voi ci sia ancora dell'amicizia dopo che avete rotto...hai sentito Fabio per caso stamattina?>, <no gli ho mandato il buongiorno ma non mi ha ancora risposto>, mio padre sta per dire qualcosa ma la suoneria di Skype del mio pc lo ferma, è Fabio, <si parla del diavolo>, rido e rispondo alla chiamata, <tamar buongiorno tuo padre?>, mi chiede Fabio, <che faccia sconvolta che hai tutto bene?>, chiedo, mio padre sentendo quello che ho detto torna subito vicino a me, <sto male mi sa che mi sta per prendere la febbre tamar ho pure il raffreddore>, mio padre ride, <ecco la sfiga del prima Francia Marta e poi è tutto nella mia testa l'anno scorto tu e quest'anno Fabio... Fabio prenditi qualcosa e se vuoi puoi salire qui prima>, Fabio sorride, <non me lo faccio ripetere due volte posso davvero Luca? Mio fratello mi ha minacciato di buttarmi fuori casa se continuo a sternutire>, ridiamo, <certo che puoi così non fai ammalare la tua famiglia>, Fabio sorride,Alla fine mio padre ha convinto Fabio e arriverà col treno, nel tardo pomeriggio, andrò a prenderlo io, o meglio io e Manuel, che sta guidando nervosamente diretto in ospedale, a pranzo ha mangiato poco, e ha passato il resto del tempo prima di andare, in giardino a fumare, questo vuol dire che è nervoso, e vuol dire che nessuno gli deve rivolgere parola se non lo fa prima lui, perché sono guai se succede. Siamo arrivati all'ospedale, per tutto il tragitto non è volata una mosca, dio benedica la musica, <ok basta gioco del silenzio Manu fermati e parliamo>, blocco esasperata Manuel, che sbuffa girandosi verso di me, <togliti quella faccia da funerale stai andato a scoprire se avrai un fratello o una sorellina non incominciare a dire che la vita del bimbo sarà difficile come la tua perché non è così ok ora basta capito Manuel >, ok sono stata brusca ma è l'unico modo per far ragionare Manuel, che non mi risponde, sospiro e seguo Manuel, a metà corridoio incontriamo Lorenzo e Adele, che con mio grande stupore ha un pancione incredibile, istintivamente prendo Manuel per mano e la stringo, <eccovi non ci speravo più>, è il padre di Manuel, sorrido, <Lorenzo Adele scusate ma il bambino non si svegliava è crollato leggendo un capitolo di ingegneria>, ridono tutti tranne Manuel, gli tiro una gomitata, e lo guardo, <Adele che bello vederti e che bel pancione>, mi avvicino a lei e l'abbraccio, <grazie Marta anche per me è bello vederti>, mi abbraccia forte,<grazie di aver portato Manuel qui ti siamo davvero grati>, mi sussurra all'orecchio Adele, sorrido, <dai andiamo...figliolo quando hai la laurea?>, chiede sorridendo Lorenzo, Manuel mi guarda e poi guarda il padre, <il 22...papà>, sorrido, negli ultimi tempi non lo chiamava più papà ma Lorenzo, non sono l'unica ad averlo notato ma anche Lorenzo, che sorridendo gli da una pacca sulla spalla. Entriamo nella stanza delle visite, dopo una lunga chiacchierata che fanno il dottore, Lorenzo e Adele, finalmente è il momento dell'ecografia, appena Manuel vede il piccolo sorride e mi prende per mano, <il sesso della piccola creatura si sa benissimo lo volete sapere?>, chiede il dottore, <si certo >, rispondono in coro Lorenzo e Manuel, che si guardano e ridono, io e Adele ridiamo, <il padre ha detto la sua la mamma che dice?>, chiede il dottore guardando Adele, <si dottore la vogliamo sapere>, <ok allora è una femminuccia>, <avremo una femminuccia... hai capito piccolo temporale avrai una sorellina>, Manuel sorride e si avvicina ad abbracciare Lorenzo, dimenticandosi che mi stringeva la mano, <o attenzione alla tua ragazza per l'euforia>, io sorrido, e guardo la scena, Adele sorride mentre si asciuga la pancia, <dottore la data del parto si sa più o meno?>, chiede Manuel euforico, <figliolo la signora è ancora al 4° mese non si sa ancora>, risponde il dottore guardando sia Manuel che Lorenzo, <o ok mi scusi>, sorride Manuel goffamente, <non ti scusare e più che normale chiederlo>, risponde il dottore sorridendo, mentre stampa l'ecografia, salutiamo il dottore per poi uscire dalla piccola stanza, io aiuto Adele mentre i due maschi della famiglia camminano avanti parlando, <temporale aspetta>, ci fermiamo tutti, <papà che succede?>, chiede preoccupato Manuel, <si piccolo temporale voglio darti una cosa>, Lorenzo apre la cartellina dove ci sono le foto e lentamente ne strappa una e la passa a Manuel che lo guarda non capendo, <sai quando io e tua madre abbiamo scoperto di aspettare te ogni ecografia io di nascosto dalla tua mamma facevo stampare al dottore delle altre immagini e le più belle secondo me le portavo con me, in macchina e nel portafoglio...questa e tua>, Manuel sorride prende la piccola immagine e abbraccia Lorenzo, <grazie papà e grazie davvero Adele ci hai reso felici>, Adele sorride, ricominciamo a camminare verso l'uscita, <allora dove andiamo a festeggiare ora?>, chiede Manuel appoggiandosi al cofano della sua macchina, <temporale calmati un attimo Adele si stanca facilmente e tu devi andare a studiare>, sorridiamo tutti, <giusto...scusa Adele...allora venite domani da Luca >, Lorenzo mi guarda, sorrido, <ok tu sei troppo euforico rilassati... ti ricordo che sta arrivando Fab da Roma e sta poco bene non si sa se ha la febbre...facciamo una cosa Lorenzo domani in mattinata ti faccio chiamare dal temporale e ti faccio sapere...ora noi dobbiamo andare che tra poco arriva il treno>, Adele e Lorenzo ridono, per poi salutarci. Saliamo in auto direzione stazione.

The Rookie (Fabio Di Giannantonio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora