CAPITOLO 10

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Ieri sera appena ho messo piede in hotel nella mia camera sono crollata per la stanchezza, poi la mia solita giornata lavorativa è ripartita sempre allo stesso modo, sveglia presto, doccia veloce, colazione come flesch in circuito, e andare avanti e indietro con Fabio dopo la fine delle prove e delle qualifiche, ora siamo in hotel, per dormire, visto che è ormai notte, saranno forse le 5 del mattino non è tanto notte infondo, almeno credo, sono seduta ormai da ore, sul divanetto che c'è sul balcone della mia camera di hotel, avrò dormito forse 3 ore, poi nulla, uno strano pensiero che mi passava per la testa non mi ha fatto più dormire, menomale che mi sono portata il mio album da disegno, e ora sono concentrata nel fare un disegno per regalarlo a Fabio, so che non lo finirò per mattino, perché appena vedo altro lo disegno, ecco perché sono fusa parole di Elettra, ho trovato quella foto della tigre che si vede riflessa nell'acqua da piccola è diventata grande, ecco il disegno perfetto per Fabio. Sono finalmente concentrata a fare il disegno, quando sento il mio telefono squillare, è la sveglia, quindi avevo ragione erano le 5 del mattino, perché avevo impostato la sveglia alle 6, chiudo l'album, poso la matita e la gomma nel borsellino ed entro nella mia camera per chiudere la sveglia e iniziare a prepararmi. Dopo circa un'ora sono già pronta, mi manca solo da indossare la polo del team, menomale che ho per lo meno convinto mio padre a farle non tutte nere, sennò altro che sauna appana le indossavano, prendo lo zaino che era ai piedi del letto, e dentro ci metto come sempre una polo di ricambio, occhiali da vista si lo so ho 22 anni ma li devo portare quando sono incollata ad uno schermo soprattutto se è lontano sono cecata, le gingomme che Jorge come sempre entro sera me le finirà tutte e l'acqua, dopo aver messo tutto nello zaino lo chiudo, prendo le chiavi della mia camera, il telefono e il pass per entrare in circuito e scendo al piano di sotto, conoscendo mio padre sarà ad aspettarmi. Infatti come immaginavo nella mia camera mio padre è già sotto, appena lo vedo sorrido, di le chiavi della mia camera e poi mi avvicino a lui, che appena mi vede mi sorride, <buongiorno papà... Simon?>, chiedo non vedendo il mio amico, mio padre mi guarda, <Marta hai dormito poco lo so per certo perché ti ho sentito aprire la porta a finestre della tua camera Simon è con Jorge come sempre ieri sera hanno visto un film>, o è vero, <però ho disegnato>, mio padre sorride e suotendo la testa usciamo per andare in circuito. Siamo ormai da ore hai box, ora Fabio e Jorge stanno facendo il Warm Up, Jorge sta andando bene, ma Fabio proprio no, e non sono l'unica a dirlo ma anche a pensarlo dalle facce che vedo nel lato box di Fabio, sarà la gamba anzi è siguro la gamba, vedo dallo schermo che Fabio sta arrivando, mio padre si passa una mano tra i capelli. Fabio rientra senza guardare in faccia nessuno, tutti lo fanno passare senza dire nulla, arriva vicino a me e si siede sulla sua portrona, non si toglie nemmeno il casco, e deluso lo capisco, sposto la sedia dove ero seduta e la metto davanti a lui e poi mi ci sedo, <Fa cacciati il casco e guardami su>, Fabio sospira e dopo qualche minuto si toglie il casco, <guardami.. So che è la gamba che ti fa male ora ti calmi parli se vuoi parlare con qualcuno e andiamo nel retobox ti cambi  e andiamo in clinica mobile e vediamo se ti possono dare qualcosa... Non ti azzardare a dire di no perché ti prendo a schiaffi e ormai mi conosci e sai che lo faccio quindi zitto>, Fabio non apre bocca guarda lo schermo di fianco a lui in silenzio, mio padre che era vicino a me non ha detto nulla ma mi ha solo sorriso. Ora manca poco all'inizio della gara, quello che ho detto poi ho fatto, Fabio si è cambiato e siamo andati in clinica mobile, gli hanno dato un anti infiammatorio, e il medico gli ha detto che quando finisce l'effetto se è in gara di non fare cavolate e di tornare ai box. In questo momento mi sento osservata, mentre rientro ai box insieme a mio padre, <la mi dai su i nervi quando mi guardi e non dici niente quindi esprimiti prima della gara>,mi siedo sulla mia solita sedia, e lo stesso fa mio padre, che continua a guardarmi, <perché non mi hai detto del dolore di Fabio da quando lo aveva>, sospiro, <non ti ho detto nulla perché gli ho promesso di non farlo e il dolore lo aveva da venerdì ma mi ha detto più volte che lo sopportava che il dolore era solo nella destra e ora taci e incrocia le dita babbo>, mio padre scuote la testa e sorridendo si concentra anche lui su i suoi ragazzi. Siamo ormai a metà gara tutto sta andando bene, e io che pensavo che la gara sarebbe stata dura, ecco le mie ultime parole magiche, prima di vedere la moto di Fabio ballottolare e indovinate su quale lato ha fatto ballottolare Fabio, si proprio il destro, Fabio ricade male e subito alza la mano, ecco qua mi devo stare zitta, non devo nemmeno pensare, Fabio viene superato da tutti e poi rientra ai box, tutti i ragazzi appena lo vedono rientrare lo riempiono di pacche, non basta il dolore alla gamba che sembra essere ritornato ma anche le pacche soprattutto quelle di Michelone ha una manona allucinante, Fabio si siede e si toglie il casco senza dire nulla, si toglie un guanto e lo lancia contro il pannello che fa da parete difronte a lui, mio padre si avvicina a lui e io faccio lo stesso, <o Fabio sta tranquillo le cose per oggi dovevano andare così ricorda che dagli errori che si impara e si diventa uomini vai con Marta nel retro e ti sfoghi lì nessuno ti vede poi ti cambi e torni tranquillo con noi... E ricordati che io crederò sempre in te ok>, Fabio guarda mio padre e scuote la testa, sorrido, adoro ancora di più mio padre quando fa il sentimentale, Fabio mi guarda per poi alzarsi e andare nel retro dove io lo seguo. Fabio ha impiegato più di mezz'ora a calmarsi, la situazione era come quando qualcuno che frequenta l'università deve affrontare un esame e uno due giorni prima se no il giorno stesso va in paranoia, ecco questa è stata la mezz'ora di Fabio Di Giannantonio. Joge però ha terminato la gara 8°, si è preoccupato per Fabio e si è impegnato a farlo ridere, ecco cosa amo del mio lavoro i ragazzi che ci sono dentro al box.

The Rookie (Fabio Di Giannantonio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora