Love of my life| Paulo Dybala

10. Non Ascoltarlo

Dopo qualche giorno a casa dai miei genitori torno a Maranello per aiutare la squadra. Sono ancora furiosa per quella cosa che mi ha detto papà: non posso mettermi con Dybala perché non è interista. Proprio io non capisco questa logica. Non mi interessa quello che dice mio padre, io faccio quello che voglio. Sono abbastanza indipendente anche per trasferirmi in un'altra città, tipo Maranello, siccome oramai è la mia seconda casa. Nonostante la squadra non sia un granché, io voglio lo stesso molto bene a Seb e a Leclerc. Charles riesce sempre a mettermi di buon umore e oggi ne è la dimostrazione. Mentre controllavamo la macchina, Charles aveva notato il mio broncio. "Che hai Angi?" mi chiese. "Beh Charles, mio padre non vuole che mi metta con Paulo perché è Juventino" gli spiegai. Lo vidi sbuffare e scuotere la testa. "Sí hai ragione Charles, è una stupidata. Ma lo sai com'è fatto mio padre" continuai. "Non ha proprio senso lasciare stare un ragazzo perché tifa una squadra diversa dall'Inter. Non esiste proprio" disse Leclerc un po' arrabbiato. "Sí Charles lo so, cosa posso fare? Io lo amo Paulo" gli chiesi. "Non ascoltarlo. Si vede che ha passato un brutto momento. Vedrai che poi cambia idea" mi consigliò. "Grazie Charles, senza di te non saprei cosa fare" gli risposi contenta. Alla bella risposta mi strinse in un abbraccio. Charles è proprio il migliore amico che non ho mai avuto da giovane, perché riesce sempre a consolarmi e mi vuole tanto bene. Sí me lo sento, finalmente ho trovato il ragazzo perfetto. Almeno penso di averlo trovato...