Quando arrivammo a scuola trovammo la compagnia di Charlotte ad aspettarci e ci unimmo a loro che iniziarono a dire di chi si fossero fatte alla festa e sembrarono shockate dal fatto che io invece me ne fossi andata anche presto.
Poco dopo si avvicinarono Lia e Tomiko che mi salutarono cordialmente ricevendo però uno sguardo schifato dalle altre mentre mi chiedevano se fossi riuscita a fare i compiti.
"No, non se ne parla Lot, ne basta una di nerd nel gruppo, non ne vogliamo altre due, è già tanto che abbiamo accettato lei" disse scontrosa Beatrix mentre Lia chiedeva loro come era iniziato l'anno.
"Chi ti da il permesso di trattarle così?" chiesi difendendole.
"Sei una di loro e sei con noi, di cosa ti lamenti?" chiese allora Alexia.
"Non c'è problema, se vi infastidisco me ne vado, non vi disturberò più" dissi per poi andarmene da un altra parte accompagnata da Lia e Tomiko poco prima che arrivasse anche Rainbow.
"July, possiamo parlare?" chiese Charlotte avvicinandosi.
"Dimmi pure" dissi io con un sorriso.
"In privato" disse lei dando un occhiata alle altre tre ragazze.
"Loro non giudicano al contrario delle altre" dissi io tranquilla.
"Io non penso ciò che loro hanno detto, a me piace la tua compagnia" disse lei sinceramente dispiaciuta.
"A noi stai simpatica, se vuoi puoi stare con noi" disse con un sorriso Tomiko.
Vidi Charlotte titubante e non sapere cosa rispondere.
"Non ti obbligo a scegliere Lottie, non voglio essere un opzione nella tua vita ma la persona che ti accompagnerà in ogni scelta che farai, lo sono sempre stata, sai che ti supporterò sempre" dissi con un sorriso alla mia amica.
"Sono fortunata ad averti come amica July" disse per poi abbracciarmi.
"Forza, torna da loro, stiamo per metterci a discutere di compiti e non ti piacerà" dissi con un sorriso e così tornò dalle sue amiche.
Io e le ragazze discutemmo un po' prima di entrare in classe di matematica e sederci, io e Lia nei banchi davanti al professore e Rainbow e Tomiko in quelli vicino alla finestra.
Rimasi con loro tutta la giornata e dopo essere state in mensa mi dissero di andare in segreteria per andare a vedere le ammissioni ai corsi.
"July, ti sei iscritta al corso di taekwondo?" chiese Lia mentre io cercavo il mio nome nella classe d'arte.
"Si, perché?" chiesi mentre mi segnali che avrei avuto il corso subito dopo pranzo nel aula 106.
"Ti hanno segnato il provino dopodomani" disse Tomiko.
"Davvero? Wow, non vedo l'ora" dissi felice segnando anche quello.
"Farai fatica ad entrare, gli unici che entrano sono sempre gli stessi trenta di ogni anno, almeno che tu non sia preparata tremendamente bene non ci riuscirai" disse preoccupata Lia.
"Al massimo mi unirò al club di atletica" dissi con un sorriso.
I due giorni successivi passarono velocemente e mi ritrovai a cambiarmi in uno spogliatoio con il mio kimono pronta al provino.
Notai che erano davvero poche le ragazze per il provino, avevo dato un occhio e eravamo metà quel giorno e metà il seguente e pensai che fossero state tutte il seguente e non me ne preoccupai.
Eravamo tutti in fila lungo il corridoio, i kimoni blu e bianchi si mischiavano con quelli che indossavano solo la tuta da ginnastica.
Venivamo chiamati uno alla volta per fare il provino e io avevo un ansia pazzesca addosso.
Quando entrai mi fecero dire il mio nome, mi fecero parlare un po' di teoria e poi feci un paio di esercizi con il professore che stesi senza problemi e poi mi congendarono dicendo che i risultati sarebbero stati esposti due giorni dopo.
Li ringraziai e uscii.
Quando due giorni dopo lessi che ero stata ammessa feci dei salti di gioia alti un metro, non potevo credere a tutto ciò, anche perché mi era stato detto che era davvero difficile entrare a farne parte.
Le lezioni di quello sarebbero iniziare a ottobre ma in compenso mancavano solo due giorni al inizio delle lezioni del club di arte e non vedevo l'ora.
I giorni successivi furono veloci, passavo il tempo con Lia, Tomiko e Rainbow a scuola e durante i viaggi io e Charlotte ci raccontavano le giornate, sembrava che Jungkook si fosse arreso, provava ancora ogni tanto a farmi qualche domanda ma generalmente lo ignoravo solo, avevo stretto una buona amicizia con le ragazze e un po' alla volta stavo imparando a conoscere le altre persone nelle mie classi e a scambiarci qualche parola, ero felice che mi stessi ambientando un po' alla volta.
Quando il lunedì ci salutammo dopo le lezioni e aver pranzato per andare ai rispettivi club non riuscivo a trattenere l'euforia.
Arrivai al club e la professoressa mi si presentò e mi disse di andare a conoscere gli altri del gruppo, andai da loro e mi presentai.
Ci chiacchierai per qualche minuto prima di sentire una voce fin troppo familiare chiedermi come stavo.
"Cosa ci fai tu qui?" chiesi quasi infuriata a faccia d'angelo.
"Imparo a fare gli scoobydoo ovviamente" disse divertito.
"Io un momento lontano da te a scuola non riesco ad averlo?" chiesi più a me stessa che a lui.
Pochi secondi dopo la professoressa ci disse di dividerci a coppie e di sederci, vidi tutti mettersi a coppie e come unica persona sola rimase proprio Jungkook che fece un sorriso divertito e così mi sedetti nella tela difronte alla sua.
Ci disse di iniziare con un riscaldamento e di fare un ritratto alla persona con cui eravamo in coppia.
Senza esitazioni iniziai a fare un ritratto di Jungkook finché poco più di dieci minuti dopo si alzò prendendo la sua tela.
"Jungkook, è nuova, potresti farle il favore di restare finché ha finito" disse quasi suplicevole la professoressa.
"Non ce n'è bisogno, ho quasi finito, gli ultimi ritocchi li posso dare anche senza di lui" dissi gentile e con un sorriso.
"Oh, allora ok, puoi andare" disse la professoressa prendendo la tela e esponendola, la osservai e era stupenda, il tratto pulito e la pennellata decisa e dovevo ammettere che mi piaceva il suo stile.
Lui si avvicinò e osservò il mio dipinto che aveva uno stile nettamente diverso dal suo, le linee erano più morbide e le pennellate più delicate.
"Quando hai finito esci, ti aspetto" disse lui per poi uscire.
Terminali in pochi minuti il ritratto e lo consegnai alla professoressa che lo mise accanto a quello di Jungkook.
"Puoi andare se vuoi" disse allora con un sorriso.
"Disturbo se resto qualche minuto? Per dare un occhio alle tecniche degli altri" chiesi io sorridente alla professoressa.
"Certo fai pure, chiedi se vuoi" disse lei sorridente.
Mi misi a girovagare tra le tele e notai che ognuno sembrava avere uno stile diverso ma che padroneggiava ugualmente bene, guardai, chiesi qualche informazione e diedi qualche consiglio e la professoressa di ritrovò stupita a vedere che tutti una volta finite le tele si volessero fermare a parlare.
Quando suonò la campanella tutti ci ratristammo ma uscimmo felici di vederci il giorno seguente.

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Faccia d'angelo
FanfictionIl classico cattivo ragazzo che incontra la classica secchiona, ma la loro storia è intrecciata nel destino fino dal principio