23

207 10 0
                                    

Arrivammo a casa sua e disse al suo maggiordomo di portare dentro la mia valigia mentre mi prendeva sotto braccio.

"Bentornati" sentimmo dire dalla voce tonante del padre di Jungkook appena entrammo.

"Buongiorno signor Jung, spero che non gli spiaccia se mi sono permessa di tenere suo figlio con me questa notte" dissi con un sorriso.

"Se i tuoi genitori non si fanno problemi a farti venire qui in continuazione non vedo perché dovrei farmi problemi a lasciare che Jungkook sia da te e poi almeno so chi chiamare se mi preoccupo" disse lui soddisfatto.

"Se i miei genitori prestassero a me un decimo del attenzione che lei presta a Jungkook sarei già infinitamente più sorveglianza di quanto non lo sono ora a dire la verità" dissi imbarazzata.

"Approposito, perché non chiedi se vogliono venire qui a pranzo domani? Che ne pensi?" chiese allora lui prima che suo figlio potesse fermarlo.

"Non sembrano pensare lo stesso, mia madre si trova a Toronto e mio padre in Giappone a quanto so non torneranno in America prima di San Valentino" dissi io ancora più imbarazzata.

"Mi spiace, spero che tu possa ugualmente passare delle belle vacanze con noi" disse lui prima di ritirarsi nel suo ufficio.

"Scusa, non gli avevo detto della tua situazione un po' complicata" disse Jungkook imbarazzo.

"Non importa, anzi sono felice che tu non lo abbia raccontato ingiro" dissi per poi agli un bacio sulla guancia.

Andammo in camera sua e come prima cosa ci tolsimo di dosso i pochi compiti che ci avevano dato per le vacanze per poi metterci a leggere un libro a caso della sua libreria.

Rimasi sbalordita quando fu una cameriera a venirci a chiamare per la cena e quando fu la stessa che ci servì la cena.

"Signorina July, fino a quando resterà?" chiese il padre di Jungkook per rompere il silenzio.

"Questo lo deve chiedere a suo figlio, non lo ha detto nemmeno a me, se non che non me ne andrò prima di capodanno" dissi divertita.

"Tipico, lo faceva anche sua madre, ha preso molto da lei" disse lui e sembrò irritare Jungkook stesso.

"Io non l'ho conosciuta ma sono certa che Jungkook sia unico, d'altronde ha dimostrato che non segue particolarmente le regole" dissi divertita vedendo che lui si calmò subito.

"A me piacerebbe che tu restassi fino alla fine delle vacanze ma la scelta è tua, ovviamente" disse imbarazzato Jungkook.

"Non ho molto altro da fare quindi potrei se non disturbo" dissi allora io con un sorriso.

"Ovvio che non disturbi, sono più preoccupato riguardo a quanto possa disturbare Jungkook che non tu, approposito, ti ha spiegato il calendario dei prossimi giorni?" disse ancora il padre.

"No, non lo ha fatto, se me lo può spiegare lei" dissi io più seriosa.

"Domani restiamo in casa, il pranzo è più intimo, pochi parenti stretti mentre la cena facciamo una festa più in grande, ci saranno molti miei colleghi e sarà molto elegante come cosa, dopodomani usciamo a cena al ristorante e il 27 a casa di un mio collega, il 28 e il 29 voi siete liberi, il 30 abbiamo un pranzo a casa di alcuni parenti, il 31 una cena qui e il primo un pranzo, non ti fare spaventare da tante informazioni, Jungkook ha tutto segnato" disse tranquillo e metodico ancora l'uomo.

"25 pranzo e cena, 26, 27 cena 30 pranzo 31 cena e 1 pranzo, non è complicato o almeno non quanto lo sarà capire cosa mettere" dissi io tranquilla e la cosa sembrò stupire il padre di Jungkook.

Faccia d'angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora