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Tornai a casa e finii velocemente i compiti per poi mettermi a studiare quel libro finché mia madre non rientrò dopo mezzanotte e vedendo che ero ancora sveglia dalle luci venne in camera mia.

"July, tesoro, è ora di andare a dormire, domani hai scuola" disse entrando in camera con una leggera bussata.

"Ciao mamma, che ci fai già a casa? Mi sembrava di avere capito che tu e papà sareste tornati insieme domani" dissi dubbiosa mettendo da parte il libro.

"Papà si tratterà un altro paio di giorni e ho deciso di rientrare da sola appena finito il mio impegno" disse lei venendo a sedersi accanto a me sul letto.

"Va bene, spero di rivederlo presto" dissi con un mezzo sorriso, prima di trasferirsi era già difficile per me vedere mio padre, ora era anche peggio, prima era a casa sempre nei weekend, ora non tornava anche per due settimane di fila e restavamo solo io e mia madre.

"In realtà non credo che rientrerà prima della settimana prossima, credo sarà difficile per lui riuscire a venire fino a casa" disse lei prendendomi le mani con un sorriso dispiaciuto, ne avevo visti tanti da parte sua negli anni e sapevo che ciò significava che forse non sarei riuscita a rivederlo prima di fine mese.

"Avremmo la casa tutta per noi, sarà divertente e puoi invitare le tue amiche, mi sono presa tutto il resto della settimana per stare con te" disse lei con un sorriso raggiante.

"Per il momento sarà meglio che vada a letto, si prospetta una giornata faticosa domani" dissi io con un sorriso e così lei si alzò solo per fermarsi e osservare il libro che avevo appena messo da parte.

"Questo da dove viene?" Chiese prendendolo per poi osservare la copertina.

"Me lo ha prestato un ragazzo che fa taekwondo con me" dissi con un velo di imbarazzo.

Aprì la copertina, diede una scrollata veloce alle pagine facendo attenzione a non fare uscire i fogli e poi lo chiuse e me lo rese.

"Sono felice che tu stia facendo amicizia, lui, quello di arte, il ragazzo che mi dicevi infastidirti, vedrai che a breve sarai piena di nuovi amici" disse sorridente per poi darmi un bacio in fronte e uscire.

Rimasi per qualche secondo attonita, poi scoppiai a ridere sapendo che stesse parlando della stessa persona e con il sorriso andai a letto.

Il giorno successivo Lottie mi disse che non voleva andare a scuola ma mi chiese ugualmente se volessi che mi accompagnasse, le dissi tranquillamente che non c'è n'era bisogno e così mi diressi a scuola a piedi.

Durante il tragitto mi concessi di leggere qualche frase del libro ogni tanto mentre camminavo con calma finché una macchina non mi si accostò accanto e così sbirciai dentro il finestrino aperto notando faccia d'angelo che mi sorrideva.

"Ti porto io fino a scuola, così puoi leggere in tranquillità" disse lui indicando il libro che avevo aperto in mano.

"Noi non siamo amici, lo sai vero?" dissi io allora però fermandomi e appoggiandomi al finestrino.

"Mi dovrai sopportare in ogni caso, tanto vale che fai uno sforzo e diventiamo amici, forza sali" disse per poi spostare lo zaino dal sedile.

"A una condizione, devi scusarti con Emily per averla picchiata, fai taekwondo, non è giusto che tu abbia usato la forza su di lei, in uno scontro sarebbe stata in svantaggio" dissi allora seria.

Lui tornò serio per poi annuire e appena entrai in macchina torno un sorriso compiaciuto.

Mi misi a leggere nuovamente finché l'auto non si fermò nel parcheggio della scuola.

Faccia d'angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora