Quando tornai a scuola la prima cosa che trovai ad accogliermi era una mia immagine ridicola tutta scarabocchiata per farmi sembrare stupida e la gente che mi additava ridendo di me.
Andai da Lia che stava gridando contro due ragazzi si toglierlo e le bussai su una spalla.
"Vieni Lia, volevo chiederti dei compiti" dissi con un sorriso ignorando il tutto.
Lei annuì e mi seguì nel solito posto in cui stavamo.
"Come fai a non arrabbiati o a essere imbarazzata da quello?" chiese indicando il cartellone.
"Chi lo ha fatto ha agito per rabbia, ciò che prova non sono affari miei e se gli do peso la gente si divertirà a prendermi in giro mentre ignorandolo la gente se ne dimenticherà a breve" dissi tranquilla per poi sentire un urlo femminile venire dal centro del piazzale che mi fece voltare di scatto.
Vidi Jungkook inpiedi davanti a un Emily atterra che si teneva il volto.
Lo vidi intenzionato a non fermarsi così lasciai la mia borsa a Lia e in un secondo mi trovai davanti a lui e bloccai l'attacco mandandolo lontano da lei.
"Perché la difendi?" chiese infuriato lui.
"Non ti ha fatto nulla, perché vuoi metterti nei guai?" chiesi seriosa sulla difensiva.
"Non sei stata tu a dirmi di dare un senso al mio nome?" chiese lui sempre più arrabbiato.
"Picchiare una persona che non ti ha fatto nulla non sembra un buon modo" dissi quasi divertita.
"E quello che ha fatto a te non importa?" chiese lui allora.
"Ti sembra che mi importi? Ha solo fatto un cartellone di cui tutti si scorderanno domani, non hai il diritto di picchiarla per questo, ne io di prendermela solo perché è arrabbiata, lasciala stare o io farò a te il doppio di quanto farai a lei" dissi io seriosa.
Lo vidi abbassare le braccia per poi riprendere la sua cartella e andarsene.
Mi voltai e osservai la ragazza atterra che mi osservava stupita.
"Vieni, ti porto in infermeria per controllare il tuo naso" dissi notando che le sanguinava per poi tenderle una mano che prese titubante.
La aiutai ad alzarsi e poi l'accompagnai verso l'infermeria dopo aver ripreso la mia borsa da Lia.
Quando arrivammo l'infermiera diede un panno a Emily per poi sparire.
"Se stavi aspettando di essere sole per vendicarti questo è il momento giusto" disse tranquilla Emily continuando a tamponarsi il viso.
"Hai capito male, non ho intenzione di vendicarmi, per cosa dovrei farlo? Se facessi vedere che mi importa del cartellone mi prenderanno in giro fino alla fine del anno e avercela con te per essere arrabbiata è stupido, la rabbia è un sentimento naturale e ribattere colpo su colpo da inizio a una lotta senza fine che io non voglio" dissi con un sorriso per poi prenderle lo straccio e aiutarla a tamponarsi.
"Ti prego, arrabbiati, fai qualcosa, qualsiasi cosa, urlammi addosso che devo stare lontana da Jungkook perché è tuo o qualcosa, così non mi sentirò stupida e non mi pentirò dei miei sbagli" disse quasi supplicante.
"Jungkook? Sinceramente non so se è un amico o se lo odio, in ogni caso te lo puoi tenere, io non lo voglio e ricordati solo che è stupido vergognarsi dei propri errori, faranno per sempre parte di te e ne dovresti andare solo fiera, per quanto stupidi siano" dissi notando che finalmente il flusso di era fermato del tutto.
L'infermiera tornò, controllò che Emily stesse bene e poi ci mandò fuori con il permesso del ritardo.
"Aspetta, tieni, cambiati, sei sporca di sangue" dissi io frugando nella mia borsa e passandole una maglietta bianca.
"Perché hai il cambio?" chiese prendendola.
"Oggi iniziano i corsi di ginnastica, ho portato il cambio perché non si sa mai" dissi io con un sorriso.
Passammo in bagno dove si cambiò poi andammo in classe.
Notai che Jungkook se ne era andato del tutto visto che non era proprio presente.
Le lezioni passarono velocemente e Emily non fece altro che scusarsi per tutto il tempo tra una lezione e l'altra nonostante continuassi a dirle che non importava.
"July, senti vorresti venire a mangiare con noi?" mi chiese Emily mentre ero a tavola con Lia, Tomiko e Rainbow indicando un tavolo con cinque ragazze.
"July, quelle sono le popolari, non puoi farti sfuggire un occasione del genere, devi andare" disse Lia sottovoce.
"E per cosa? Per parlare di ragazzi e di trucchi? Preferisco stare qui con voi e poi non le conosco" dissi io divertita.
"Voleva essere un modo per scusarmi, non importa" disse Emily abbattuta.
"Non ti devi scusare per nulla, va bene così" dissi con un sorriso.
"Ok, ci vediamo" disse lei con un mezzo sorriso per poi andarsene.
La lezione di arte andò bene e per la prima volta la lasciai prima perché ero eccitatissima e non riuscivo più a resistere così mi andai a cambiare in anticipo per poi ritrovarmi a saltellare da un piede al altro sul morbido tatami mentre aspettavo che arrivassero anche gli ultimi studenti.
Iniziammo a fare riscaldamento e poi i primi esercizi per la ripresa del anno, mi trovavo a mio agio nel mio kimono blu, la mia cintura nera terzo Dan risplendeva in confronto a quelle degli altri che si aggiravano tra la verde e la marrone, le mie tecniche erano avanzate per il corso ma quello era l'unico e ero felice di parteciparvi.
Durante la lezione mi rersi conto che mancava sicuramente qualcuno visto che in teoria eravamo pari e invece mi era toccato fare gli esercizi con l'istruttore in quanto ti accoppiavano con quelli del tuo stesso livello e io non avevo il loro.
A fine lezione fecimo un saluto e poi mi fevi una doccia al volo per poi andare in aula d'arte.
L'insegnate mi presentò e poi iniziò a fare lezione di storia dell'arte mentre noi dipingevamo una natura morta nello stile di Van Gogh.
Quando la lezione finì tornai a casa, feci una doccia a dovere e poi feci i compiti che finii tranquillamente prima di cena.
Pensai che forse non sarebbe stato male seguire tre corsi, mi avrebbero tenuta occupata e così non mi sarei annoiata con i miei genitori fuori casa tutto il giorno.

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Faccia d'angelo
FanfictionIl classico cattivo ragazzo che incontra la classica secchiona, ma la loro storia è intrecciata nel destino fino dal principio