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Misi una gonna al ginocchio e una camicia semplice, non sapevo se andasse bene quindi tornai in camera di Jungkook per sapere se andasse bene e lo trovai buttato a letto che indossava jeans, t-shirt e giacca in pelle.

"Io mi devo vestire bene e tu puoi venire così scusa?" chiesi dopo averlo osservato qualche secondo.

"Tu devi fare bella figura, la mia famiglia sa già che tipo di persona sono" disse lui tranquillo.

"Metti qualcosa di adatto o giuro che vengo in pigiama" dissi io impuntandomi.

"Cosa dovrei mettere?" chiese lui arrendendosi anche troppo facilmente.

"Innanzitutto, togli la giacca, sei in casa tua e poi potresti mettere una camicia al posto della t-shirt" dissi io pensierosa.

Senza troppi problemi si alzò e prese una camicia dal suo armadio e poi si cambiò senza problemi davanti a me.

Quando finì sentimmo il campanello suonare e lui mi prese attorno ai fianchi per poi condurmi fino al entrata dove suo padre ci aspettava.

Appena arrivammo un cameriere aprì la porta e entrò una donna accompagnata da due ragazzi circa della nostra età.

"Marianne, lei è July..." Iniziò a dire il padre di Jungkook che venne interrotto prontamente dalla donna.

"Continuo a non capire perché vogliate presentare le cameriere" lo congedò lei.

"In realtà è la mia ragazza e quella che presenta le cameriere e le donne delle pulizie sei tu" disse quasi offeso Jungkook stringendomi a sé.

"Calmati, può capitare un errore" dissi io sorridendogli e sembrò calmarsi al istante.

"Jk fai ancora taekwondo in quella strana palestra? Possiamo fare un mini torneo questo pomeriggio, che ne dici, la tua ragazza può fare il tifo" disse uno dei due ragazzi dando una pacca sulle spalle a Jungkook.

"Lei è una cintura nera terzo Dan, credi davvero che possa restare a fare il tifo?" chiese divertito Jungkook senza lasciarmi.

"Ragazzi, andate di là a chiacchierare, la mamma e zio Jung devono parlare" disse la donna e così noi andammo verso il salotto dove imperiava un albero di natale e i sottostanti regali.

"Greg, tu come sei messo con i compiti? Io non ho ancora iniziato" disse uno dei due ragazzi rivolto al altro mentre sedevamo sul divano.

"Idem, voi due? Avete già iniziato?" chiese incuriosito quello che era stato chiamato Greg.

"In realtà li abbiamo fatti ieri pomeriggio, nei corsi avanzati non ne fanno molti" disse tranquillo Jungkook facendomi appoggiare a lui.

"Ok, quindi, fate taekwondo insieme, siete due secchioni, cosa manca? Che le piaccia anche l'arte?" chiese ancora Greg.

"In realtà faccio anche parte del corso d'arte, sia normale che avanzato" dissi io divertita.

"Ok, carte in tavola Jk, com'è possibile che la prima ragazza che presenti alla famiglia sia la ragazza perfetta dei tuoi sogni con cui puoi condividere la tua vita senza problemi? Com'è possibile?" chiese allora l'altro.

"Ho avuto tante ragazze ho solo scelto con cura quella che volevo davvero al mio fianco, sapete meglio di me che ho le idee decise e poi ho dovuto scegliere bene chi presentare a mio padre, la prima volta che ha visto July le ha dato della troia, immaginate cosa sarebbe successo con una ragazza qualunque, la mia ragazza invece gli ha risposto a tono, da allora non si fa problemi a lasciare che andiamo e veniamo a nostra preferenza" disse fiero Jungkook.

Pochi secondi dopo iniziarono ad arrivare anche gli altri ospiti e la casa si riempì. Prestai ben attenzione a non perdere di vista Jungkook, non volevo restare sola in quel mare di gente.

Dopo l'arrivo degli ultimi ospiti ci accomodammo a tavola e fui felice di scoprire che il padre di Jungkook mi aveva riservato un posto tra loro due, mi sentivo più al sicuro così.

Il pranzo passò veloce, parlai appena così come Jungkook e appena finimmo chiunque avesse meno di 25 anni sembrò volersi spostare nella stanza d'allenamento di Jungkook, chi negli spalti e chi ad allenarsi.

"Metti il kimono, facciamo vedere a questi livelli come si combatte" disse Jungkook appena ci lasciatono la cabina armadio per cambiarci. Ci infilammo i Kimono e ci trovammo davanti a cinque avversari pronti.

Mettemmo giù un veloce schema piramidale  che metteva Jungkook ad entrare al secondo turno poiché campione del natale precedente, io mi sarei sfidata co Greg, Tex, il fratello di Greg, con Erick, cugino acquisito dei due e Nathan, cugino da parte di padre di Jungkook, con suo fratello maggiore Liuck. Chi avrebbe vinto tra me e Greg si sarebbe sfidato con il vincitore tra Tex e Erick mentre tra Nathan e Liuck si sarebbe sfidato con Jungkook.

La prima sfida fu la mia, tutti sembravano fremere al idea di buttarmi fuori subito ma in un battito di ciglia atterrai Greg e lo immobilizzai finché non si arrende pochi secondi dopo e batté la mano atterra così forte che schizzò entrambi di giallo.

Anche la sfida tra Tex e Erick fu veloce con la vittoria di quest'ultimo, tra Nathan e Liuck ci fu più sfida ma alla fine vinse Nathan il maggiore dei due.

Il secondo round fu forse più veloce del primo, Erick finì al tappeto e per un secondo mi venne in mente di lasciargli una seconda possibilità ma subito si arrese.

"Non ci hai nemmeno provato, vuoi un altra chance?" chiesi alzandomi per poi spolverarli le ginocchia ormai tinte di viola.

"Hai più forza di quanta sembra, mi sovrasteresti ugualmente e non credere di non esserti meritata la vittoria" disse lui e così fecimo l'inchino di conclusione del round.

La partita tra Nathan e Jungkook non fu diversa, il primo finì atterra in meno di un secondo e così la questione passò al incontro tra me e Jungkook. Fu la prima volta in cui ci fu un combattimento duraturo. Le capacità mie e di Jungkook erano praticamente pari ma alla fine lo riuscii a atterrare con un colpo dietro alle ginocchia e così lo immobilizzai così che si arrendesse.

"Wow, abbiamo finalmente un nuovo campione del torneo natalizio, probabilmente ci permetteremo di ridire del fatto che non sei di famiglia ma meglio vedere vincere te che JK" disse fiero Nathan stringendomi la mano.

Ringraziai tutti e poi ci divisimo ei vari bagni per toglierci i colori di dosso. Tornammo in sala per scattare un po' di regali e per fare gli ultimi saluti.

"Tu sei la ragazza di Jungkook, non è vero?" chiese una signora anziana, doveva essere la nonna, tirandomi a sé e studiandomi da vicino come se non vedesse oltre il suo naso.

"Si signora, mi chiamo July, è un piacere conoscerla" dissi io in tono gentile avvicinandomi così che non continuasse a tirarmi.

"Tieni, questa è per te" disse per poi passarmi una busta con sopra scritto il mio nome in bella grafia il che mi stranì ma non quanto i sussulti di sorpresa che venirono dalle persone attorno a me.

"Grazie, sembra una lettera, la leggerò più tardi con calma, grazie infinite" dissi con un sorriso per poi mettere la lettera nella camicia e chiudere il bottone del taschino per evitare ladruncoli curiosi.

"July non leggere quella lettera, ti devo parlare prima approposito di mia nonna" disse Jungkook tirandomi a sé in maniera circospetta. Annuii e gli restai accanto per gli ultimi saluti poi il padre si ritirò nelle sue stanze e Jungkook mi trascinò quasi di forza nella sua.

Faccia d'angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora