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Sentii mille sensazioni attraversarmi ma una sovrastava le altre in tutto, il desiderio, quella unica sensazione mi spinse a ricambiare e mi portò a spingere il bacio a qualcosa di più del semplice bacio che mi stava dando Jungkook che però ricambiò di buon grado tutto ciò.

Non ci saremmo fermati se l'annuncio del elezione del re e della regina del ballo non avesse risuonato fino al esterno.

"Forse conviene rientrare" dissi con un leggero fiatone staccandomi dal bacio.

"Certo, vieni" disse prendendomi per mano e portandomi dentro.

Il Dj prese due buste e come regina lesse che era stata eletta Emily, fui felice, avevamo stretto una buona amicizia e l'idea che avesse vinto mi rendeva felice. Neanche un secondo dopo il dj annunciò che il re invece era Jungkook.

Lui mi sorrise per poi accarezzarmi la guancia e andare verso il palco lasciandomi sola. Gli misero la corona e lui si avvicinò a Emily.

Le persone iniziarono a fare un coro chiedendo il bacio e così Emily obbedì baciando Jungkook e mi sentii male a vederlo ricambiare, con lo stesso entusiasmo con cui aveva baciato me poco prima.

Sentii nella mia testa la voce di Charlotte che diceva di fare attenzione perché era bravo a manipolare le ragazze e che avrebbe lasciato che fossero loro a fare tutto e così era stato, mi aveva ingannato e ero stata io a spingere tanto quel bacio, non lui.

Mi sentivo infuriata e volevo andare a casa ma non potevo senza aver salutato Lia, Tomiko e Rainbow. Mi spostai nella massa fino a trovarle, dissi loro che non mi sentivo troppo bene e che sarei andata a casa un po' prima della fine, anche perché non aveva molto senso restare visto che mancavano solo gli ultimi balli lenti da coppie sdolcinate. Loro dissero che andava bene e di avvertire appena arrivata a casa, acconsentii e uscii.

Uscendo incrociai Charlotte e le dissi lo stesso, si offrì di accompagnarmi a casa ma rifiutai vedendo che era con un ragazzo.

Tornai a casa, mandai velocemente un messaggio alle mie amiche e mi misi a letto stanca.

Venni svegliata un paio di volte da alcune chiamate ma le ignorai fino alla mattina quando provai qualcuno a scuotermi dolcemente per svegliarmi.

Quando aprii gli occhi vidi il viso di Jungkook e come istinto lo spinsi lontano da me facendolo finire atterra.

"Come diamine hai fatto a entrare qui dentro?" chiesi arrabbiata alzandomi a sedere.

"Buongiorno anche a te, ero preoccupato, te ne sei andata senza dire nulla, mi ha fatto entrare tuo padre" disse lui alzandosi mentre si massaggiava un gomito.

"Mi spiace non essere restata a guardare lo spettacolino di te e Emily che limonavate sul palco, cosa sarei dovuta restare a fare?" chiesi io incrociando le braccia senza alzarmi.

"Mi spiace, le persone se lo aspettavano e anche Emily, non sarei nemmeno dovuto salire su quel palco sono davvero dispiaciuto, cosa posso fare per farmi perdonare?" chiese lui sinceramente dispiaciuto.

"Nulla, non puoi fare nulla, ti prego vattene" dissi io seria, lo avevo visto con i miei occhi fingere emozioni in maniera così credibile, se poi le avesse finte per me, per Emily o per entrambe non era affar mio.

"Troppo tardi, tuo padre mi ha detto che a quanto pare che lo voglia o meno resterò a pranzo e poi tu gli devi parlare" disse lui con un ghigno.

Guardai la mia sveglia e mi resi conto che erano le undici e mezza ormai così senza rispondergli andai in bagno e mi feci un a doccia fredda per cercare di sbollire.

Nonostante tutto aveva ragione, dovevo parlare con mio padre e se mio padre si metteva in testa qualcosa non c'era modo di fargli cambiare idea.

Mi lavai con calma e mi asciugai i capelli con il phone per poi spazzolarli indietro e fermarli con le forcine per poi rendermi conto che non avevo preso i vestiti dal armadio.

Mi avvisi nel mio accappatoio per poi uscire sperando di non trovare Jungkook. Lo vidi alla mia scrivania, sembrava che stesse studiando, cercai di non fare rumore ma la porta del mio armadio mi tradí con il suo classico clack di apertura.

"È camera tua, come fai a non ricordarti che il tuo armadio fa rumore?" chiese Jungkook divertito per poi alzarsi e avvicinarsi a me.

"Cosa vuoi fare?" chiesi stranita prendendo i miei vestiti.

"Farmi perdonare" disse per poi stringermi a sé. Provai a respingerlo ma mi aveva stretto in una posizione che mi impediva di muovere le breccia e mi aveva accostato al armadio impedendomi qualsiasi movimento.

"Non ti voglio perdonare, lasciami" dissi rabbiosa continuando a cercare di farmi mollare.

Lui fece un mezzo sorriso e si avventó sulle mie labbra ma questa volta non ricambiai, non mi interessava la finzione, anzi girai la testa così da pensare il bacio.

Lo vidi spazzato da quel gesto così me lo riuscii finalmente a togliere di dosso e tornai in bagno con i miei vestiti.

Pensai a Marck, i suoi baci dolci e leggeri ma che non mi suscitavano tante emozioni quante me ne suscitatarono quelle dei baci di Jungkook e così mi resi conto che ero così offesa da tutto ciò solo perché non volevo che qualcuno oltre a me provasse tutto ciò, volevo che fosse solo mio.

Mi vestii rendendomi conto che quello che avevo preso non erano un paio di shorts ma una minigonna che misi ugualmente e mi osservai. Il quadro perfetto di come mi vedevamo le persone mi stava davanti: i capelli ordinati, una polo viola e una minigonna da scolaretta e un paio di calze al ginocchio, innocente ma sotto un velo di finzione.

Uscii e trovai Jungkook sul mio letto con le mani tra i capelli in un aria disperata, alla luce di ciò che avevo compreso di me stessa non volevo che stesse così.

Mi sedetti accanto a lui attirando la sua attenzione, si alzò in una posizione eretta ma non si sporse verso di me in cerca di contatto. Fui io a farlo e a lasciargli un delica to bacio sulla guancia.

"Questo non significa che ti perdono, significa che mi sono resa conto di essere gelosa, non voglio che baci qualcuno oltre a me, specialmente davanti ai miei occhi" dissi io a testa bassa, come se mi vergognassi.

"Posso capire, anche io sarei geloso al posto tuo, ma possiamo rimandare questi rancori a domani? Abbiamo ancora una cosa da fare prima che torni tua madre" disse lui più sereno accarezzandomi la guancia.

"Non so nemmeno cosa chiedere a mio padre in realtà" dissi abbassando la testa.

"Chiedigli se ha parlato con tua mamma e cosa gli ha detto, chiedigli se ci sono novità riguardo a questo insisti" disse lui dolce per poi tirarmi in un abbraccio che ricambiai.

Mi tirò a sé facendomi sedere a cavalcioni sulla sue gambe e io gli lasciai un bacio sul collo.

"Devo ancora capire come farmi perdonare ma questo mi va bene per il momento, non sei costretta a farlo se non vuoi" disse lui scostandomi con un sorriso dolce.

"Io faccio sempre ciò che desidero, nessuno mi da mai ordini, specialmente sui miei sentimenti" dissi io per poi baciarlo. Questa volta fu lui a spingere il bacio. Mi infilò le mani sotto alla maglietta e lo lasciai fare mentre me la sfilava. Probabilmente avremmo continuato se mio padre non avesse bussato dicendo che era pronto.

Mi scostai da Jungkook con le labbra gonfie e il sorriso. Andai in bagno per risistemarmi velocemnte e poi aspettai che anche lui facesse lo stesso e così andammo insieme in cucina dove mio padre ci stava aspettando con un pranzo domenicale già disposto sul tavolo.

Faccia d'angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora