Il giorno del ballo di Natale Charlotte venne come al solito a prendermi la mattina per prepararci e non perse occasione per dirmi che Jungkook mi avrebbe spezzato il cuore appena avesse ottenuto ciò che desiderava.
Venne a preparasi a casa mia e le prestai un tubino rosso con lo scollo a cuore avvertendola che ai professori non sarebbe piaciuto ma lei disse che non le importava e che ormai la odiavano già.
Quando Jungkook suonò lei si affrettò ad andare ad aprire e io la seguii timorosa che combinasse qualche disastro.
"Lo sai vero che se le fai del male tu morirai?" disse Charlotte a Jungkook appena aprì la porta.
"Non ho intenzione di farle del male, lei mi piace sinceramente è la prima persona che mi vede davvero per quello che sono e non per l'immagine che è stata scritta per me" disse lui con un sorriso.
"Charlotte, so badare a me stessa, non ho bisogno né di principi ne di guardie, non sono né una principessa né una regina" dissi gentile per poi uscire.
"Esci così chiudo" dissi io e lei prese la sua giacca per poi uscire senza ribattere.
Lei sparì in fretta e io chiusi casa per poi seguire Jungkook in macchina.
"Cos'è questa storia del principe e della regina? Non è la prima volta che la nomini" chiese lui appena fummo in macchina.
"Da piccole io e Charlotte eravamo identiche se non che quando guardavamo i cartoni lei diceva di volere un principe azzurro e io che invece non ne avevo bisogno, quando crescemmo lei iniziò a frequentare i ragazzi e io a studiare taekwondo, così è nata la mia indipendenza e ho iniziato a dire che non mi serviva ne un principe ne un regno, una guerriera bianca non ha bisogno né di qualcuno ne un simbolo che dica da dove viene" spiegai tranquilla io.
"Mi piace come cosa, pensavo lo stesso da piccolo, che salvare principesse non fosse l'ideale per me, io dicevo di essere un samurai, un cavaliere nero" disse lui mentre si parcheggiava.
Quando arrivammo ci fecimo una foto assieme e poi Jungkook mi disse che voleva salutare i suoi amici e che mi avrebbe raggiunto per ballare più tardi.
Raggiunsi Lia, Tomiko e Rainbow e chiacchierammo un po' prima che Jungkook venne a portarmi via per ballare.
La serata passò in fretta e quando annunciarono che erano stati scelti il re e la regina del ballo ci fermammo a osservare il palco.
Il dj annunciò che Emily aveva nuovamente vinto e iniziai a pensare che diventasse spesso reginetta, salì sul palco e si lasciò mettere la corona e poi venne detto che Jungkook era nuovamente re ma non si mosse dal mio fianco.
"Non vai?" chiesi stranita osservando come Emily sembrava starlo cercando nella folla.
"Non mi interessa essere re senza avere una regina, un cavaliere nero non necessita riconoscimenti, mi basta avere la mia guerriera bianca al mio fianco" disse per poi tirarmi a sé in un bacio.
"Jungkook ti sto vedendo, sali su questo dannato palco" la voce di Emily sovrastò il silenzio che era calato sulla sala. Ci staccammo e la vidimo che guardava dritto verso di noi.
"Cosa vuoi fare?" chiese Jungkook in un sussurro e un mio sorriso bastò perché mi prendesse per mano e uscissimo.
In pochi minuti fummo a casa mia ma non avevo intenzione di lasciarlo così presto e lo costrinse praticamente a salire anche se non ebbi particolarmente bisogno di insistere.
Entrammo in casa e mi assicurai di chiudere la porta prima di andare in camera con lui. Iniziammo a baciarci e ci lasciammo trasportare fino a ritrovarci nudi stesi sul mio letto.
Prese un preservativo e mi chiese se volessi andare davvero fino in fondo e così annuii decisa, quello era il momento giusto, nessun altro lo sarebbe stato allo stesso modo.
La notte fu magnifica e le sensazioni perfette, nulla lo sarebbe stato allo stesso modo in nessun altro momento o con nessun altro.
Il giorno dopo mi svegliai tra le braccia di Jungkook e un sorriso mi pervase, vederlo così tranquillo e sereno era raro ma altrettanto calmante.
Osservai il calendario, le vacanze erano ufficialmente iniziate era il 24 dicembre e nonostante mi fossi rifiutata di mettere le decorazioni per casa l'atmosfera natalizia si percepiva ugualmente.
Mi alzai piano per non svegliare Jungkook, misi la sua camicia addosso e andai in cucina a preparare la colazione. Non sapevo cosa fare così frugai negli scaffali fino a trovare il preparato per pancake. Li preparai per entrambi e poi aggiunsi anche due bicchieri di succo e un po' di frutta prima di mettere tutto su un vassoio e andare in camera.
Quando arrivai lui stava ancora dormendo e così lasciai il vassoio da parte e lo svegliai con dei baci. Si siracchiò per poi sorridere e tirarmi a sé in un lungo bacio.
"Ho preparato la colazione" dissi per poi prendere il vassoio e metterlo tra noi due.
"Che piacevole sorpresa" disse con un sorriso ancora addormentato.
"Non avevo molto di meglio da fare" dissi io tranquilla prendendo il bicchiere di succo.
"Potresti allora iniziare a pensare cosa metterti in valigia visto che questa sera ti porto a casa mia e prima di capodanno non torni" disse lui con un sorriso per poi magiare un pancake.
"Devo più che altro decidere i vestiti il problema è che ti sei rifiutato di dirmi cosa portare" dissi io lamentosa.
"Facciamo che ti porti qualcosa di comodo per casa e dei pigiami e se servono vestiti eleganti te li presto io, c'è un armadio pieno di quelli di mia sorella, la maggior parte hanno ancora l'etichetta" disse lui tranquillo.
"Va bene, se a te sta bene così, ma ti toccherà prestarmi i Kimono quando ti costringerò a rifugiarsi in palestra con me" dissi io sorridente.
"Ne ho un infinità ma sono quasi certo che le domestiche non riusciranno a stare al passo con tutti quelli che sporcheremo" disse lui divertito per poi baciarmi.
Finimmo la colazione e portai giù i piatti e poi ci fecimo una doccia insieme. Jungkook mi aiutò a preparare una valigia semplice con poche cose e dopo pranzo partimmo alla volta di casa sua.
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Faccia d'angelo
FanfictionIl classico cattivo ragazzo che incontra la classica secchiona, ma la loro storia è intrecciata nel destino fino dal principio