Capitolo 2

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Arriviamo alla prima città.
Londra.
Andiamo direttamente in hotel.
Avrei diviso la camera con altre due ragazze, Elena e Greta.
Elena era di Firenze e aveva ventidue anni.
Greta era di Roma e aveva venticinque anni.
Già mi stavano simpatiche, quindi non avrei avuto problemi con loro.

Entriamo in camera.
C'erano due letti matrimoniali.
Era molto piccola ma bastava, anche perché non saremmo state tutto il giorno in camera.
Mi siedo sul letto.
Greta ed Elena erano molto amiche.
Fra di loro ridevano e scherzavano, mentre io dentro di me mi sentivo triste.
Sapevo di aver fatto la scelta sbagliata.
Accendo il cellulare.
Valerio mi aveva mandato una foto.
Era in piscina con Diego.
Sotto la foto mi aveva scritto: "Mi manchi di già amore mio"
Alzo lo sguardo.
Mi stavano guardando.
Elena: "Che succede? È da tutto il viaggio che hai questa faccia"
Greta: "Non l'abbiamo notato solo noi, ma anche Rosa"

Rosa era la nostra capotruccatrice.
Era stata la mia insegnante all'Accademia di Makeup.

Mi giro sul fianco sinistro.
Elena viene subito da me.
Capisce che c'è qualcosa che non va.
"Che succede?"
Greta si siede sul mio letto.
"Puoi dircelo"
Rimango in silenzio.
Elena si rivolge a Greta, dicendogli che era meglio se la lasciavano da sola.
Io: "Dove sta Rosa?"
Elena: "Nella 110"
Greta: "Devi salire un altro piano"

Le ringrazio e vado a cercarla.
Dovevo parlarle.
Perché sapevo che mi avrebbe capita e mi avrebbe dato uno dei suoi consigli speciali.

Salgo le scale.
Rosa si trovava fuori da camera sua e stava parlando con una ragazza.
Appena questa ragazza mi vide, viene da me tutta  felice.
"Piacere Federica, tu sei la bravissima truccatrice che ne parlano tutti...soprattutto Rosa"
Io: "Non mi definisco così, ma grazie"
Rosa: "Non fare la modesta, sei davvero brava...hai superato la maestra"
Io: "Le dovrei parlare di una cosa importante"
Rosa: "Dimmi pure"
Io: "Non so se ho fatto bene ad accettare.
Forse è meglio se ritorno a casa, non posso andare a truccare se ho la testa tutta da un altra parte"
Rosa: "Sai che quando prendi un impegno lo devi mantenere?
Che succede Lucia? Non è da te"
Io: "Un mese o forse di più è troppo...non so se la mia relazione potrà continuare"
Rosa: "Se lui ti ama veramente, ti aspetterà"
Io: "Lo amo veramente troppo... e se lui mi dovesse lasciare non so che farei"
Rosa: "Deve capire che se vuole stare con te, deve accettare questo tuo lavoro"
Io: "Non sa che sono in Tour"
Rosa: "Cavolo, perché?"
Io: "Non voglio che mi lasci"
Rosa: "Non è stata una buona idea"
Io: "Posso tornare a casa?"
Rosa: "Lo sai perché ti ho scelta? Perché molti stilisti mi hanno chiesto di te...vogliono che sia tu a truccare i loro modelli.
Un truccatore molto famoso vuole che diventi la sua assistente.
L'ultima sfilata sarà a Milano.
Ci saranno un sacco di persone famose e ci sarà anche lui, non farti scappare questa occasione.
Molte persone vorrebbero lavorare affianco a lui, ma non ci è mai riuscito nessuno"
Io: "Non accetterò"
Rosa: "Ti lascio andare a casa, ma tu pensaci...non smettere di inseguire i tuoi sogni, solo perché lui ti potrebbe lasciare"
Mi abbraccia.
Io: "Davvero posso andare?"
Rosa: "Se ti rende più serena fallo...noi saremo qui ad aspettarti"
Mi sorride.
Rosa era veramente una persona speciale.

Corro subito in camera.
Nel mentre già prenotavo il volo.
Avrei fatto una sorpresa a Valerio.
Prendo le valigie e mi dirigo in aereoporto.
Sarei andata a Roma, dai miei amici.

Arrivo a Roma, la sera molto tardi.
Prendo un taxi, che dopo un ora, mi porta davanti casa loro.
Da fuori, potevo notare che le luci della casa erano ancora accese.
Entro.
Il cancello era aperto.
La distanza tra il cancello e la casa era davvero lunga.
Sentivo che c'era tantissima gente.
Le voci venivano dalla piscina.
Da lontano vidi Valerio.
Lasciai le valigie e mi misi a correre.
Ma mi bloccai subito.
Sopra di lui, seduta c'era una ragazza bionda.
La stava anche abbracciando.
Lei gli toccava i capelli e lui gli sorrideva.

Ritorno indietro.
Prendo la valigia e mi dirigo fuori.
Arrivata al cancello, qualcuno mi tocca la spalla.
Mi giro era Lele.
Aveva un sorriso enorme.
"Ehi, che ci fai qui? Non eri a Londra per quattro giorni?"
Mi giro, ed esco dal cancello.
Lele mi prende la mano.
"Lucia, aspetta che succede?"
Lo guardo.
"Tu non mi hai mai vista"

Con le lacrime agli occhi, con le mie due valigie e una borsa, prendo un taxi e me ne vado.
Avrei dormito in qualche hotel.
Ma nella mia mente, mi ritornava quella scena.
Chi era quella bionda?
E perché la stava abbracciando in quel modo?
Io che avevo fatto tutti quei chilometri per Valerio e lui invece se la stava spassando alla grande.

3) Un amore a distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora