Capitolo 97

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Il giorno del matrimonio è arrivato.
Tutta la notte sono rimasta sveglia, per l'agitazione, ma finendo di addormentarmi verso le sei di mattina.
Il matrimonio, iniziava alle tre di pomeriggio.
Erano solamente le undici e io mi ritrovavo ancora a letto.
Prendo il cellulare.
Appena guardo l'ora, inizio ad urlare.
Ho tantissimi messaggi e chiamate perse.
Chiamo Olga.
"Mi devi aiutare!!"
Olga: "Che c'è?"
"Come che c'è?"
Olga: "Scusami, ma ho la nausea"
"Che hai?"
Olga: "Non lo so... ma sappi che ci sarò comunque al matrimonio"
"Non ti voglio disturbare è meglio se chiamo Rosalba"

Chiamo immediatamente Rosalba.
"Mi devi aiutare, ho meno di quattro ore per prepararmi"
"Tranquilla, sono già all'atelier a prendere tutto il necessario"
"Ah ok"
Rosalba: "Il parrucchiere e la truccatrice sai a che ora vengono?"
"Tra mezz'ora"
Rosalba: "Bene, adesso rilassati"

Rilassarsi? Non riuscivo a stare seduta nemmeno per un minuto.
Decido di farmi una camomilla, che alla fine mi aveva fatto agitare solo di più.
Suona il campanello.
Ero arrivati.
Li saluto e lo accompagno in camera.
Mi fanno sedere su una sedia da regista.
Prendo le cuffie dalla borsa e inizio ad ascoltarmi un po' di musica rilassante.

Suona il campanello.
Corro ad aprire.
Mi trovo Rosalba e Giulia.
Giulia: "Pronta? Mancano pochissime ore"
"Mi sento male, dall'ansia che ho in corpo"
Rosalba: "Olga?"
"Non sta bene"
Giulia: "Chissà cosa avrà bevuto ad Ibiza"
Rosalba: "Speriamo si riprenda presto"

Andiamo in camera.
Mi rimetto a sedere.
Rosalba appoggia sul letto, il vestito.
Giulia: "Non vedo l'ora di vederti con il vestito"
"Io un po' meno"
Rosalba: "Che intendi dire?"
"Nulla"

Ore 13:45
Sono pronta.
Mi manca solo di indossare il vestito.
Rosalba e Giulia mi aiutano.
Ma improvvisamente una cucitura rimane incastrata all'anello di Giulia.
Fa per levarselo, ma per sbaglia, strappa una parte di vestito.
Io e Rosalba la guardiamo, senza dire una parola.
"Forse mi devo sedere"
Rosalba: "Oddio"
Giulia: "Non so com'è successo!"

Ore 14:00
Giulia e Rosalba sono ritornate a casa per vestirsi per la cerimonia.
Avevo ancora così tante cose da fare, che adesso il problema più grosso era il vestito.
Mancava meno di un ora al matrimonio ed io non avevo nulla da poter indossare.
Volevo piangere.
Ma avrei rovinato solo il trucco.

Ore 14:20
L'ora passa, ed io mi piango addosso.
In quel momento sento suonare il campanello.
Vado ad aprire.
Mi trovo il corriere con in mano un vestito.
"Signorina Lucia?"
"Si, mi dica"
"Mi è stato detto di consegnare questo vestito a lei!
Scusi per il ritardo"

Lo ringrazio.
Sopra il vestito c'era un bigliettino.
Era stato firmato da Giulia.
"Era doveroso rompere l'altro vestito, non ti saresti mai sentita una vera sposa! Adesso manca poco, quindi non piangere e indossalo"
Aspettiamo solo te"

Apro il vestito dal suo confezionamento e rimango senza parole.

3) Un amore a distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora