Capitolo 58

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Verso sera, ritorno in albergo con Madda.
Ma prima, passo a casa mia, per prendere alcune cose.
Le cose di Valerio erano sparite.
La casa era spoglia e vuota.
Mi avrebbe accompagnato Madda, la mattina dopo all'aereoporto.
Ero molto emozionata, ma anche triste.
Mi sarebbero mancati un sacco i miei amici.
Prendo la valigia e inizio ad elencare le cose che dovevo mettere dentro.
Madda stava sul letto a guardarmi.

Dopo due ore, finalmente finisco di fare la valigia.
Sperando che non superasse il peso necessario...non volevo pagare in più!
Madda mi tira un cuscino.
Io: "Ehi! Che fai?"
Madda: "Mi mancherai"
Io: "Ci sentiremo via Skype"
Madda: "Non è lo stesso..."
Io: "Lo so...ma ti dovrai abituare!"
Madda: "Perché non hai detto ai tuoi amici che andrai via per sei mesi?"
Io: "Avrei voluto...ma non volevo vedere Olga piangere"
Madda: "Però vuoi vedere piangere me"
Io: "Smettila"
Gli tiro il cuscino, che mi aveva tirato poco fa.
Mi metto a letto.
La sveglia sarebbe suonata alle otto del mattino.
Madda si gira verso di me.
"C'è un posto per me?"
Io: "No"
Rido.
Madda: "Come stai dopo la rottura con Valerio?"
Io: "Non posso negare che sto soffrendo...ma ho promesso a tutti e soprattutto a me stessa, che andrò avanti comunque! È questa volta se lui dovesse ritornare, io non lo aspetto"
Mi tiro su la coperta.
Madda: "Adesso vado a prenotarmi il tuo stesso volo"
Io: "Ma smettila"
Mi avvicino per prendergli il cellulare, ma lui si alza e fallisco miseramente.
"Per favore non rendere tutto più difficile..."
Lancia il cellulare sul letto.
"Stai tranquilla, che non farò nulla"
Mi avvicino a Madda.
Mi mette un braccio intorno alle spalle.
"Spero che in questi mesi non troverai un altra amica"
Madda: "Non potrei mai"
Io: "Dicono tutti così"
Rido.
Madda: "Tu sei importante e lo sai"
Mi dà un bacio sulla guancia.
Io: "E tu sai quando io ti voglia bene"
Lo abbraccio forte.


Sono le nove.
Sono in macchina con Madda, davanti all'aereoporto.
Sto aspettando i miei amici che mi vogliono salutare.
L'aereo partiva verso le undici.

Scendiamo dalla macchina.
Madda mi aiuta con le valigie.
Mi sorride lo stesso, anche se so che dentro ci sta male.
Entriamo dentro all'aereoporto.
Ci sediamo.
Mauro ancora non era arrivato.
Madda non mi guardava, ma vedevo che gli stavano uscendo le lacrime.
Io: "Se piangi farai piangere anche me"
Madda: "Non piango...ho solo il sole nei occhi"
Come sempre, non era bravo nelle battute che diceva.

Dopo venti minuti, arrivano tutti i miei amici.
Olga corre ad abbracciarmi.
Adesso diventava dura la questione.
Mi sarebbero mancati tantissimo.
Erano la mia famiglia.
Non volevo piangere...ma alla fine, non ho resistito.
Ci abbracciamo tutto insieme.
Olga: "Tornerai presto vero? Quanti giorni starai via?"
Io: "In realtà..."
Diego: "Realizza i tuoi sogni, noi saremo qui ad aspettarti"
Olga: "In realtà cosa?"
Io: "Sto via per alcuni mesi"
Olga: "Quanti? Due?"
Non sapevo come dirglielo...senza scoppiare a piangere.
Ma Madda mi precede.
"Sta via per sei mesi...forse un po' di più"
Olga scoppia a piangere.
Diego l'abbraccia.
Peia mi corre ad abbracciare forte.
Subito dopo si uniscono Zoe e Cecilia.

In mezzo a noi, si intromette Mauro.
"Andiamo? Stiamo facendo tardi!"
Io: "Si arrivo"
Mauro intanto prosegue per conto suo.
Saluto tutti i miei amici...quando Olga corre di nuovo ad abbracciarmi.
"Prima che tu parta...Diego mi ha chiesto di sposarmi!
Me l'ha chiesto dopo la festa della sfilata...avrei voluto dirtelo prima, ma tu soffrivi per Valerio!
Io: "Sono contentissima per te! Non ti preoccupare per me"
L'abbraccio forte.
Saluto di nuovo tutti e vado da Mauro.
Saliamo sulle scale mobili.
Quando improvvisamente, mi sento chiamare.
Mi giro.
Ma non vedo nessuno.
Sicuramente avrò sentito male.
Ancora qualcuno mi chiama.
Improvvisamente cala il silenzio.
Mi giro.
Guardo giù, al piano di sotto.
C'era Valerio.
Mauro mi dice di scendere, ma dovevo sbrigarmi.

Scendo.
"Che ci fai qui?"
Valerio: "Quando me lo volevi dire che saresti partita per sei mesi?"
Io: "Non stiamo più insieme...non sono cose  che ti riguardano"
Valerio: "Saresti andata via, senza dirmi nulla?"
Io: "Sì...come tu non sei venuto all'appuntamento"
Valerio: "Ok..."
Io: "Adesso devo andare!"

Mi giro, ma  mi afferra la mano.
"Aspetta"
Io: "Cosa vuoi ancora? Io sono stanca di questi tira e molla e questa volta sono io a chiudere per sempre"
Valerio: "Ci sono sensazioni, emozioni, che non si provano con chiunque.
Certe emozioni te le senti addosso, sulla pelle.
E se mi incazzo é perché ci tengo.
E se mi allontano é perché voglio risposte.
E se ti dico brutte parole, non le penso, non ci credo realmente, ma mi fai arrabbiare, mi fai andare fuori di testa.
Ma poi ti guardo e non riesco ad essere troppo arrabbiato con te.
Mi guardi con quegli occhi, quegli occhi che mi hanno visto in ogni modo.
E poi mi sorridi, quel sorriso che ormai conosco bene, mi porgi le tue braccia, quelle che per me ormai sono casa e io non riesco a resisterti.
Non riesco resistere all'idea di non averti con me.
Sei entrata nella mia vita in silenzio, eppure hai fatto un baccano assurdo.
Non ci sarà mai nessuno che prenderà il tuo posto, che colmerà un tuo vuoto...
Noi forse, dopo tutte le difficoltà, ne usciremo vincitori...ti prego, stammi vicino quando ti dirò di starmi lontano"
Io: "Valerio...non so se crederti di nuovo.
Ho preso la mia decisione, mi dispiace"
Valerio: "Ti prego!"
Io: "Se davvero dici di amarmi, riconquistami"
Me ne vado, senza dire altro.
Torno su da Mauro.
"Non mi piace come lo hai trattato...ma non so il motivo, quindi non posso giudicarti!
Ma se io fossi in te, lo terrei stretto...di ragazzi ce ne sono molti...ma chi farebbe lo stesso che ha fatto lui? Nessuno"
Si allontana di nuovo, lasciandomi sola, tra i miei pensieri.

3) Un amore a distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora