Capitolo 19

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Ritorniamo in casa.
Olga mi viene incontro, voleva sapere come fosse andata.
Mi scanso e continuo ad andare in camera mia.
Incontro anche Tancredi che mi chiede cosa fosse successo.
Non lo guardo e continuo per la mia strada.

Arrivo in camera, prendo tutte le mie cose, per tornare a Milano.
Mi bussano alla porta.
Non rispondo.
Entrano lo stesso.
Era Marta e Gianmarco.
Marta: "Cosa è successo?"
Continuavo a prendere qualunque cosa mi passasse sotto mano.
Gianmarco mi tocca la spalla.
"Ha scoperto tutto vero?"

Mi siedo sul letto.
Guardo per terra.
"Esattamente"
Marta si inginocchia vicino a me.
"Come ha fatto?"
Io: "Filippo, il ragazzo della radio, pensava che Valerio lo sapesse e gli ha mostrato le foto.
Lui mi ha detto di prendere che era meglio prendere una pausa, ma io ho deciso di lasciarlo...è meglio così.
Tanto le pause non sono mai una buona cosa"
Marta mi abbraccia.
Io: "Me ne torno a casa mia"

Prendo le mie valigie e mi dirigo fuori dalla camera.
Mi scontro con Valerio.
Aveva gli occhi lucidi.
Ci guardiamo per pochi secondi e poi ognuno va nella propria direzione.

Olga, Diego e Tancredi mi guardavano senza dire nulla.
Avevano capito che c'era qualcosa che non andava.
Sarei tornata a Milano.
Avevo bisogno di stare per conto mio.

Prendo il taxi, che mi porta alla stazione.
In poco tempo arrivo a Milano.

Salgo le scale di casa.
Mi sembrava tutto vuoto.
Ancora potevo sentire il suo profumo nell'aria.
Piango.

Mi sdraio sul letto, ogni cosa profumava di lui.
Rimango sul letto a piangere per molto tempo.
Non mi ero mai sentita così...così vuota, nemmeno dopo che mi ero lasciata con Lele.
Valerio era l'unico che era riuscito a rubarmi il cuore, senza fare nulla è per delle stupide foto, lo avevo perso.

Mi arrivano un sacco di messaggi.
Era Rosa.
Mi chiedeva se potessi venire in hotel da lei, perché avremmo parlato della sfilata.
Gli scrivo che ero ritornata a Milano.

Mi arrivano un sacco di chiamate e di messaggi.
Spengo il cellulare.
Decido di andare a fare una passeggiata per distrarmi un po'.
Speravo che potesse funzionare...ne avevo bisogno.

Prendo il mio cappellino e vado a farmi un giro.
Si stava facendo sera.
Non avevo tanto fame ma decisi di prendere un frullato.

Lo presi alla banana e cioccolato.
Mi ricordò però che era il gusto preferito di Valerio.
Mi misi a piangere.

La gente mi guardava, ma facevo finta di nulla.
Trovai un posto libero a sedere.
Il cellulare lo avevo lasciato a casa.
Così non avevo tentazione ad accenderlo.

Mi sento toccare la spalla.
Era Peia.
"Ehi, potevi avvertire che eri qui"

Ritorno a guardare il mio frullato.
Peia: "Tutto bene?"
Non gli rispondo.
Prende la sedia e si siede vicino a me.
"Cosa succede? Non ti ho mai vista così!"

Scoppio a piangere.
Cercavo di fermarmi, ma era più forte di me.
Mi sono sempre vergognata a piangere in pubblico.
Peia mi abbraccia molto forte.
"Non so per quale motivo tu stai piangendo, ma sappi che io ci sono"
La ringrazio.
Lei mi dà un bacino sulla fronte.
Io: "Grazie veramente di tutto"
Peia: "Forse sono troppo invadente...ma sono per quelle foto che girano?"
Alzo lo sguardo.
"Sì... ci siamo lasciati, o meglio l' ho lasciato io"
Peia: "Mi dispiace...ma perché non ne avete parlato?"
Io: "Avevo paura di questa cosa"
Peia: "Vedrai che si risolverà.
L'amore vero, vince su tutto...ricordatelo"
Mi abbraccia forte forte.

Sapevo di aver trovato una amica VERA.
Mi potevo fidare di lei.






P.s. Oggi è il mio compleanno! Faccio 20 anni🎉❤️

3) Un amore a distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora