Capitolo 51

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Oggi è il giorno della sfilata.
Si sarebbe tenuta alle 18:30 a Milano.
Ero molto emozionata, ma avevo anche paura di sbagliare qualcosa nel trucco.
Intanto Olga si stava preparando, nonostante fosse ora di pranzo.
"Non è un po' presto per truccarti?"
Olga: "Voglio arrivare in orario"
Io: "La proposta?"
Olga: "Tancredi sicuramente, mi ha preso in giro come sempre"
Io: "Forse non è così"
Olga: "Sarebbe bello però"
Io: "Tu che gli diresti?"
Olga: "Sei scema? Gli salterei addosso e gli urlerei di sì"
Io: "Beate te"
Olga: "Troverai anche tu, un ragazzo stabile e serio come Diego"
Io: "L'ho già trovato"
Olga mi appoggia una mano sulla spalla.
"Dico sul serio..."
Io: "Che ti prende? Prima non facevo i salti di gioia quando ci vedevi insieme?"
Olga: "Voglio solo che tu sia felice"
Io: "Valerio mi rende felice"
Olga: "Non ti devi auto convincere"
Io: "È meglio se continui a prepararti"
Mi siedo sul divano.

Qualcuno suona al campanello.
Vado ad aprire.
Era Valerio.
Rimango senza fiato.
Non riuscivo nemmeno a spiccicare una parola.
Olga arriva da me.
Valerio: "C'è Diego?
Olga: "È uscito poco fa"
Valerio: "Va bene..."
Saluta e se ne va.
Urlo il suo nome.
Lui si gira.
"Valerio...come stai? Verrai vero alla sfilata di stasera?"
Valerio: "Mi hai deluso più di tutti"
Mi metto a sedere per le scale, ascoltandolo scendere le scale.
Olga mi porge la mano.
Mi alzo.
Olga: "Hai visto? Non viene! Quanto inizierai a vedere la realtà per quello che è?"
Io: "Verrà"
Olga: "Non so più che dirti"
Ritorniamo in casa.
Mi sdraio sul divano.
Guardo il soffitto e aspetto che Olga abbia finito, per uscire insieme.

Arriviamo al luogo della sfilata alle 17:30.
Lascio i miei amici all'entrata e corro subito dietro le quinte.
I modelli erano seduti sulle loro postazioni, alcune truccatrici già iniziavano a truccare.
Appoggio le mie cose per terra.
Il mio capo truccatore viene verso di me.
Iniziamo a truccare il primo modello.
Ero molto agitata...la sua presenza mi metteva in ansia.
Avevo paura di sbagliare...chissà cosa avrebbe pensato di me.
Le ore passavano e io nemmeno me né accorgevo.
Avevo finito i dieci trucchi in meno di mezz'ora.
Il mio capo truccatore mi fa i complimenti.
Mi dice che avrei assistito la sfilata con i miei amici e che sarei dovuta andare in camerino a mettermi un vestito.
Dopo vari giri, arrivo in camerino.
Il mio vestito era rosa e azzurro con molti brillantini.

Inizio a vestirmi.
Mancavano solo dieci minuti e la sfilata sarebbe iniziata.
Improvvisamente si spegne la luce.
"No! Come faccio ora?"
Con la mano, tasto tutto il muro per trovare l'interruttore della luce.
Ma nulla.
Improvvisamente qualcuno mi prende a sè.
Scaccio un urlo.
"Chi sei?"
Silenzio.
Sentivo il suo respiro su di me.
"Che vuoi da me?"
Urlavo molto forte per farmi sentire.
Cercavo dì dimenarmi, ma lui mi teneva forte.
Quando mi prende e mi bacia.
Aveva un odore di ciliegia.

Quando sento aprire la porta.
La luce si accende.
Il mio capo truccatore mi guardava.
Intorno a me, non c'era più nessuno.
"Lucia, sta iniziando! Andiamo?"
Io: "Hai visto per caso, qualcuno uscire?"
"No...che succede?"
Io: "Nulla"

Mancavano sei minuti all'inizio.
Corro a sedermi vicino ai miei amici.
Peia appena mi vede, mi abbraccia.
Mi siedo vicino ad Olga.
"Ti devo dire una cosa"
Olga: "Che succede?"
Io: "Ero andata in camerino a mettermi questo vestito"
Glielo indico.
"Quando improvvisamente le luci si spengono...qualcuno mi ha preso e mi ha baciato.
L'unica cosa che so è che aveva un profumo che sapeva di ciliegia"
Olga: "Oddio"
Io: "Che c'è?"
Olga: "Non ti devi fidare di lui"
Io: "Di chi?"
Olga: "Quindici minuti fa, si è alzato Madda per andare in bagno... ci è stato per tanto tempo"
Io: "Dai...non è possibile"

Mi alzo e vado vicino a Madda.
Mi sorride.
"Che bella che sei stasera"
Mi avvicino a lui per annusargli il collo.
No.
Non era lui.
Madda: "Ehi...che fai?"
Io: "Nulla"

Ritorno da Olga.
"Non è lui"
Olga: "Comunque mancano due minuti all'inizio della sfilata e come puoi vedere Valerio non c'è"
Già.
Valerio non si era presentato.
Prendo il cellulare dalla borsa e gli mando un messaggio.
"Se non ti sei presentato alla sfilata...io ti aspetto alla Galleria Vittorio Emanuele II, a mezzanotte in punto.
Se non verrai nemmeno lì...sarà tutto finito per noi"

Dentro di me...sapevo che sarebbe venuto.
Doveva assolutamente venire.

3) Un amore a distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora