Capitolo 16

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Finalmente mi sono decisa!
Parto per New York.
Ritorno a lavorare con il team.
Valerio mi ha accompagnato all'aereoporto.
È passata una settimana, da quando Lele è ritornato a casa sua a Roma.
Non si è fatto sentire per un po'.
Ma poi è ritornato a casa Q4.
Gaia aveva perso interesse a mostrare le foto a Valerio.
Non so per quale motivo, ma andava più che bene.

Nessuno sapeva della mia partenza.
Una scelta mia e Valerio l'ha rispettata senza andarmi contro.
Io: "Sono agitata ed emozionata! Rosa mi ha detto che si terranno due sfilate importanti a New York, dove sfileranno anche Gigi Hadid, Bella Hadid e tanti altri! Ed io le truccherò ti rendi conto?"
Valerio: "Sono molto fiero di te amore mio!"
Io: "Ci chiameremo sempre su FaceTime vero?"
Valerio: "Ovvio"
Io: "Adesso vado, che sennò faccio tardi"

Lo saluto.
Mi abbraccia forte.

Salgo sull'aereo.
Ero super emozionata.
Rosa mi sarebbe venuta a prendere in aereoporto.

Sono arrivata.
L'aereoporto è letteralmente enorme.
C'è parecchia gente.
Come farò a trovare Rosa?
Guardo dappertutto non c'è.
Mi stavo iniziando a preoccupare, quando mi sento chiamare.
Rosa mi stava aspettando seduta in un bar.
Corro da lei.
Non guardo di chi era intorno e vado a sbattere contro un ragazzo, molto più grande di me.
Avrà avuto più meno trenta anni.
"Ma attenta a dove guardi!"
Nonostante le mie scuse, lui continuava a parlare e a parlare.
Io: "Mi dispiace veramente"
Lui: "Non me ne frega nulla delle tue scuse, dovevi stare attenta"
Aveva i capelli mori e gli occhi blu ghiaccio.
Prende le sue cose e se ne va.
Rimango immobile, guardandolo allontanarsi.

Vado da Rosa.
Stava ridendo.
Rosa: "Dovevi stare attenta"
Io: "Smettila anche tu...è lui che era sbadato"
Ride.
Rosa: "Dobbiamo andare a prepararci"

Saliamo sul jet privato che avevano dato a Rosa e corriamo all'hotel che alloggiava davanti al posto della sfilata.
Già fuori ad aspettare davanti l'hotel c'erano un sacco di paparazzi.
Appena scendo dalla macchina, iniziano a fotografarmi.
Continuo a camminare, quando iniziando a chiamare il mio nome.
Come fanno a sapere il mio nome?

Entriamo dentro l'hotel.
"Come facevano a sapere il mio nome?"
Rosa: "Una tua palette è stata venduta in un negozio americano ed è andata in pochi minuti sold-out"
Io: "Non ci credo...com'è possibile?"
Rosa: "Su Instagram hai due milioni...fatti due domande"
Io: "Non pensavo di essere conosciuta anche in America"
Rosa: "Truccherai tu le sorelle Hadid...lo hanno scelto loro"
Io: "Non scherzare cavolo..."
Rosa: "Sono seria...adesso vai a cambiarti"

Corro in camera.
Non mi ero accorta che questo hotel era uno dei più grandi hotel di lusso.
Non ero abituata a tutta questa ricchezza.
Io sono una ragazza semplice.

Mi metto la divisa del team e raggiungo le altre.
Il luogo della sfilata era veramente bellissimo.
Era più grande di un campo di calcio.

Arrivo dietro le quinte.
Il mio kit di trucchi era nella mia postazione trucco.
Le modelle sarebbero arrivate tra mezz'ora.
Sistemo i miei trucchi sopra al tavolo, quando qualcuno mi rovescia una bottiglietta d'acqua.
Mi giro.
Era quel ragazzo dell'aereoporto.
Cosa ci faceva qui?
Iniziò a urlagli contro.
Quando Rosa mi fa segno di stare zitta.
Io continuo.
Quando alla fine lui si arrabbia.
Si rivolge a Rosa chiedendo chi fossi.
Lei mi presenta.
Lui mi scruta per bene.
E poi se ne va.
Rosa viene da me.
"Perché non sei rimasta in silenzio?"
Io: "Non potevo...mi ha rovesciato una bottiglia d'acqua...e tra un po' devo truccare le modelle, non ho tempo per cambiarmi"
Rosa: "È il capotruccatore della sfilata"

Avevo fatto una grande brutta figura.

Mancano solo cinque minuti e arrivano le modelle per il trucco.
Quando mi squilla il cellulare.
Guardo.
Era Lele.
Lo rimetto in tasca.
Suona ancora.
Non gli rispondo.
Continua ancora, quando deciso di rispondergli.
Io: "Che vuoi?"
Lele: "Le nostre foto sono online...ogni pagina di gossip le ha"

Cosa?
Dovevo mettermi seduta.
Io: "Com'è potuto accadere?"
Lele: "Non lo so"
Io: "Adesso è meglio se vado"

Riattacco.
Bevo un sorso d'acqua.
Le parole ancora mi risuonavano nella testa.
"LE NOSTRE FOTO SONO ONLINE"

Adesso avevo capito perché Gaia aveva smesso di insistere con le foto, stava aspettando che io andassi via.
Speravo che Valerio mi  credesse.
Non c'era nessuna prova che lo stessi tradendo.
Le modelle erano arrivate.
Ci avrei pensato dopo a Valerio.
Adesso dovevo lavorare.

3) Un amore a distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora