53. Sogno

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Evelyn's POV

Ero di nuovo circondata dal buio.
Un buio pesto, che non lasciava possibilità di scampo.

Ero sdraiata con gli occhi chiusi ma sentivo tutto. Sentivo come Axel mi parlava, stringendomi la mano nel frattempo, e come si disperava per il fatto che io non mi fossi ancora svegliata.

Ma più ci provavo più sentivo il bisogno di dormire.

A distrarmi dai miei pensieri fu un familiare calore alla mano, segno che Axel era tornato a trovarmi.

Axel= Ciao amore, come stai?

Mi stupivo di quanto Axel fosse sempre presente per me, anche se in fondo non avevo dubbi sulla sua fedeltà.
Veniva ogni giorno, prima di andare a scuola e subito dopo, rimaneva addirittura per fare i compiti "insieme a me".

Ed oggi mi aveva portato una grandissima notizia. Non solo mio fratello si era svegliato. Ma sia io che lui eravamo stati scelti per la Nazionale.

Ma se non mi fossi svegliata avrei potuto dire bye bye a quell'onore.

Forza corpo! Collabora!

Chiamai a raccolta tutte le mie forze rimanenti e le usai tutte per cercare di aprire i miei occhi. Le palpebre erano pesanti come due rocce, ma non mi sarei data per vinta, mi sarei svegliata a qualunque prezzo!

Forza...forza...ancora poco!

Un fascio di luce bianca mi avvolse, riportandomi alla vita ed alla realtà.
Aprii gli occhi e l'odore di medicinali mi colpi come un secchio d'acqua ghiacciata.

Da quanto dormivo?!

Rimossi i cavi che mi attaccavano al respiratore, tanto ormai per tutte le volte che ero stata male sapevo come fare.

Sentii un peso sulle gambe e, applicando un po' di forza, riuscii a sollevarmi dal busto in su per vedere cosa causava questa pressione.

Era Axel!

Stava dormendo beato, ma riuscivo chiaramente a vedere le occhiaie e le guancie ancora leggermente umide, probabilmente dalle lacrime versate.

Notai come la sua mano stringeva la mia, rifiutando di lasciarla ed intrecciando le nostre dita.

Mi chinai su di lui, le mie labbra ad un pelo dalle sue. Non sapevo per quanto avevo dormito ma sapevo che mi era mancato da morire.

Poggiai le mie labbra sulle sue unendole in un bacio veloce e casto, poi ripetei questo movimento finché non lo sentii ricambiare.

Guardai nelle sue iridi color cioccolato,  ancora appannate dal sonno, e lui ricambiò lo sguardo. Nel bel mezzo del bacio sgranò gli occhi, la realtà più nitida che mai.

Approffondì il bacio, ora dai suoi occhi uscivano copiose lacrime di felicità, e mi strinse a sé, con la paura che io potessi scomparire da un momento all'altro.

Il bacio finì per mancanza d'aria, ma Axel rimase a qualche millimetro dalle mie labbra, con i nostri nasi che si toccavano.

Si sedette sul letto e, mantendo quella distanza tra i nostri volti - praticamente inesistente -, poggiò entrambe le mani dolcemente sulle mie guance.

Poi fece coincidere le nostre fronti, continuando a fissarmi negli occhi, e mi accarezzò le guancie con i pollici, stavolta un meraviglioso sorriso adornava il suo volto.

Chiusi gli occhi, godendomi il momento.
Axel aveva fatto lo stesso, continuando ad accarezzarmi le guancie.

Axel= Buongiorno amore.

☆Ti amo. E se non posso amare te non amerò più nessuno☆Axel Blaze☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora