34. La Epsilon

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Evelyn's POV

La Cloister era un posto abbastanza strano per allenarsi. Era così tranquillo, come se non ci fosse il minimo problema.

E poi i ragazzi della squadra non c'erano quasi mai.
Avevo appreso da Celia che non facevano giocare Scott ma che lo facevano "allenare" in altri modi.

Povero fratellino.
Doveva essere incredibilmente stufo di tutto quello.

Shawn=Evelyn tua!

La palla volò verso il mio piede, atterrandoci proprio davanti.

Evelyn= Bel passaggio Shawn!

L'albino sorrise.
Era strano: non sembrava aggressivo come l'altro giorno.
Tirai in porta, sorprendendo Mark e segnando un goal.

Mark= Accidenti Evelyn, sei proprio in forma eh?

No.
Non mi sentivo in forma.
Né fisicamente né mentalmente.

Mi mancava Axel.
Mi mancavano le sue labbra, i suoi occhi, la sua pelle, potergli tenere la mano, poterlo abbracciare, poter ridere con lui.
Mi mancava lui e basta.

Sospirai.

Dove sei Axel...

Shawn= Tutto bene?

Sussultai.
Non lo avevo sentito arrivare.

Shawn= Ti vedo pensierosa.
Evelyn= Ah, beh, mi faccio un sacco di domande sugli alieni.

Era una bugia bella e buona ma non mi andava di rattristarmi ancora con la storia di Axel. Tecnicamente ci eravamo lasciati, credo. Insomma, se ne era andato. Io mi consideravo la sua fidanzata.

Era una situazione complicata, non c'erano dubbi.

Shawn= Lo sai che so riconoscere quando menti, vero?

Sgranai gli occhi.

Evelyn= E come fai ad esserne sicuro?

Shawn sorrise.

Shawn= Hai appena sgranato gli occhi, non te lo aspettavi, alias credevi che la tua bugia passasse inosservata.

Applaudii, facendolo ridere.

Evelyn= Complimenti Sherlock, adesso tienimi d'occhio.
Shawn= Non mi incoraggiare, Evelyn, ti guardo già abbastanza.

Aggrottai la fronte.

Che intendi dir-

BOOM!

Fui distratta dal rumore di un'esplosione.
C'era solo una cosa che faceva quel rumore e purtroppo sapevo bene di cosa si trattava.

Mark= Gli alieni!

♡Salto temporale!♡

Non ci potevo credere: la Epsilon! Era la squadra che era comparsa alla fine dell'incontro contro la Gemini Storm. Quelli che avevano fatto sparire Janus e gli altri.

Volevano distruggere anche la Cloister.
Mi faceva rabbia: gli alunni della Cloister erano ragazzi pacifici e buoni, tranquilli ed innocui - a parte Scott.
Che volevano gli alieni da loro se non tormentare noi?!

Evelyn= Brutti....

Strinsi i pugni per non dare di matto.
Mi davano davvero su i nervi, quegli alieni.
Ma avevo la sensazione che mi conoscessero.

Per esempio, il portiere della Epsilon continuava a lanciarmi occhiate strane, come se mi conoscesse davvero, ed intanto la Cloister subiva goal su goal. In sei minuti erano sotto di quindici goal.

☆Ti amo. E se non posso amare te non amerò più nessuno☆Axel Blaze☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora