57. Litigio

480 26 7
                                    

Evelyn's POV

Axel era....strano.

Me ne ero accorta qualche giorno fa, dopo la partita contro la Neo Japan. Sembrava nervoso, addirittura distratto.
Non era da lui, c'era qualcosa che non andava.

Ora eravamo a casa sua, era tardo pomeriggio, ed io ne avevo approfittato per legare un po' con Julia.

Julia= Questa invece è Molly!

Mi mostrò una bombola vestita da principessa, aveva lunghi capelli arancioni e due bottoni verdi per occhi.
Era molto carina.

Julia= Prendila in mano!

Io annuii, sorridendole, e prendendo la bambola. Julia era una bambina veramente dolce ed intelligente, mi aveva fatto vedere svariati dei suoi compiti...cavolo, nemmeno io prendevo 10 e lode in matematica da bambina!

Julia si buttò sulla foca gigante che le avevo regalato, la usava spesso come cuscino e adorava abbracciarla. Regalo azzeccato.
Poi la bambina mi guardò, con gli occhi curiosi uguali a quelli del fratello.

Julia= Dov'è Axel?
Evelyn= Credo sia in camera sua, vado subito a vedere.

Poggiai la bambola ed mi avviai verso la camera del mio ragazzo.

Riuscii a fare solo metà strada però perché sentii delle urla provenire dal piano di sotto.
Sentivo la voce del Dottor Blaze e di Axel, stavano litigando su qualcosa.

La curiosità prese il sopravvento e, anche se sapevo che non avrei dovuto, decisi di origliare quanto potevo dalle scale.
Ma non ci rimasi per molto.

Dottor Blaze= Andrai a studiare medicina in Germania, che tu lo voglia o meno. Ti ricordo che qui sono io che decido per te.

Axel cercò di rifiutare, di contrabbattere, di fare qualsiasi cosa ma...si arrese. Era vero, lui non poteva andare contro la volontà di suo padre.

Ma io ci speravo che combattesse, che cercasse un motivo, una scusa, che difendesse il nostro amore!
Invece niente.

E nel momento in cui Axel acconsentì allo studiare in Germania sentii il mio cuore rompersi.

Corsi nella camera del mio fidanzato, in preda ad emozioni fortissime. Volevo piangere e urlare per la tristezza, la rabbia, la delusione.

Ma non riuscivo a far uscire nemmeno una parola dalla mia bocca, mi sentivo malissimo.

Mi afflosciai sul pavimento della sua camera, poggiando mani e testa sul letto, iniziando a singhiozzare silenziosamente e a piangere.

No...è finita

Axel's POV

Uscii dallo studio di mio padre, controllando l'orario. A quest'ora Julia era ad un pigiama party con le sue amiche, mio padre era tornato a lavoro. Questo voleva dire che eravamo rimasti io e il mio amore.

Sentii una fitta al cuore.
In Germania...fin troppo distante da Evelyn.
Non potevo nemmeno chiederle di venire con me, lei aveva tutto qui.
Ed io avrei lasciato tutto qui.

Sentii un tonfo provenire da di sopra, nella mia camera. Cosa...?

Il sangue che circolava nelle mie vene gelò. No. Non poteva essere....

☆Ti amo. E se non posso amare te non amerò più nessuno☆Axel Blaze☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora