52. Vincerò anche per te, Evelyn

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Axel's POV

Fissai il volto della mia Evelyn che dormiva pacificamente. Ormai era addormentata da tempo ed iniziavo a chiedermi quando si sarebbe svegliata. Era già finita in coma una volta e si era svegliata, ma lo avrebbe fatto di nuovo?

Pregavo che accadesse di nuovo.
Julia si era svegliata.
Evelyn si era svegliata già una volta.
Doveva farlo di nuovo.

Axel= Evelyn, come stai? Riesci a sentirmi?

Nessun cenno di risposta. Evelyn rimase inerte, stesa su quel lettino d'ospedale. Io sospirai, stringendo le dita attorno al bordo della sedia.

Quel giorno ero stato convocato dal Signor Hillman alla Raimon. Avevo la sensazione che stesse per succedere qualcosa ed avevo paura che sarei stato costretto a lasciare Evelyn.

Non volevo.
Non volevo assolutamente.

L'avevo lasciata una volta ed era successo di tutto.
Le sarei sempre stato accanto.
Ma doveva svegliarsi.

Ti prego...

Infermiera= Scusi signorino, sono le nove, mi ha detto di ricordargli che deve andare alla Raimon oggi.

Annuii.

Axel= Grazie signora, adesso vado.

Strinsi la mano di Evelyn, trattenendo le lacrime nel sentire quel tocco freddo e morto.

Axel= Torno presto, amore.

♡Salto temporale!♡

Raggiunsi la Raimon Junior High. Ero abbastanza curioso di sapere che cosa Seymour volesse da me. Anzi, a dire il vero "curioso" non era la parola giusta. "Nervoso" calzava di più.

Era un pessimo periodo e non volevo lasciare Evelyn in quel letto d'ospedale. Volevo che quando si fosse svegliata vedesse me lì, con lei, a a stringerle la mano. Solo i suoi "amici" della Alius e Caleb andavano a trovarla qualche volta, sennò era sempre sola.

Il pensiero di Evelyn che dormiva, abbandonata da tutti quando l'orario delle visite finiva, mi aggrediva ad ogni ora del giorno. Le avevo lasciato la collana anche per quello, volevo che mi sentisse con lei in ogni momento della sua giornata.

Mi fiondai dentro la sede della Raimon, aprendo la porta con un calcio, e mi ritrovai davanti un Mark davvero troppo sorridente per i miei gusti.

Mark= Axel! Di nuovo in ritardo eh?

Tu non vieni da un ospedale dove la tua anima gemella dorme da giorni, stai zitto.

Mi strinsi nelle spalle, appoggiando il mio borsone per terra. C'era Mark, Shawn, Hurley, Jude, tutti ragazzi che avevamo conosciuto durante il periodo degli "alieni".

Non mi presi la briga di guardarmi attorno, mi limitai ad abbassare lo sguardo sui miei bracciali. Erano come delle catene che mi tenevano legato al fatto che Evelyn, la mia Evelyn, era stesa in un letto d'ospedale con suo fratello per colpa di una stupida pietra.

Mark= Axel, hai visto chi c'è?

Alzai lo sguardo. Stavo iniziando ad irritarmi parecchio, ma quello che vidi mi scosse in modo tale che per poco non svenni.

C'era Xavier.
Xavier Foster, il fratello di Evelyn, l'alieno, l'ex capitano delle Genesis, Xene. Era sveglio, pimpante e pieno di energie.

Eppure doveva essere in coma.
Quando si era svegliato?
Perché non me l'aveva detto nessuno?

E soprattutto, perché allora Evelyn non era sveglia?
Erano entrati nel coma nell'esatto stesso momento, erano svenuti nello stesso momento ed erano stati drogati nello stesso momento.

☆Ti amo. E se non posso amare te non amerò più nessuno☆Axel Blaze☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora