41. Stiamo arrivando, Okinawa

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🔞 IN QUESTO CAPITOLO SONO PRESENTI DELLE SCENE ESPLICITE, LEGGERE A PROPRIA DISCREZIONE!!! LE AUTRICI NON SI ASSUMONO NESSUNA RESPONSABILITÀ. SIETE STATI AVVISATI.🔞

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Axel's POV

Era tutto confuso. Ero andato a letto la sera prima, questo me lo ricordavo bene. Ma quando mi svegliai mi sentii....strano.

Provai a stiracchiarmi ma quando cercai di muovere le braccia mi risultò impossibile.

Aprii gli occhi di scatto.

Ero nella stanza che Thor mi aveva dato, la mia camera ad Okinawa, ma c'era qualcosa di molto diverso.

Alzai lo sguardo. I miei polsi erano legati insieme da un pezzo di stoffa leopardata e non riuscivo a muoverli. Provai a liberarmi ma non ci riuscivo, erano legati troppo stretti.

Chi mi aveva legato?
E perché?

Provai a muovere le gambe, ma non ci riuscii.
Abbassai lo sguardo e sbiancai.

Non solo le mie gambe erano legate alla fine del letto, ma ero anche completamente nudo.

Che cosa cazzo ci facevo nudo, legato e con le gambe aperte sul mio letto?

???= Ben svegliato.

I miei occhi schizzarono verso la soglia della stanza. C'era Evelyn, la mia Evelyn, con addosso una vestaglia color rosso fuoco. Camminava verso di me con un passo altalenante e mi fissava, languida.

Axel= Ev...sei davvero tu?
Evelyn= E chi sennò?

Si avvicinò al letto, ghighando lievemente.
Io provai a muovermi.
Volevo abbracciarla, stringerla a me, ma non riuscivo a muovere un muscolo per avvicinarmi a lei. Ero legato troppo stretto, mi era impedito ogni movimento.

Realizzai tutto ciò ed avvampai, in evidente imbarazzo.

Ero nudo, davanti all'amore della mia vita, legato, vulnerabile.

Axel= Amore, puoi slegarmi?

Il mio amore sorrise.

Evelyn= Posso, ma non voglio farlo.

Il mio volto andò letteralmente a fuoco.
L'atmosfera era strana, era diversa da quella che c'era tra di noi di solito.

Lentamente, Evelyn portò una mano alla cintura della vestaglia, slacciandolo con una lentezza esasperante.

Con un fruscio leggero, la vestaglia rossa cadde per terra.

Io mi trovai davanti la mia Evelyn con addosso solo dell'intimo rosso, e per poco non mi caddero anche gli occhi.

Non era dell'intimo normale.
Oh no.

Anzi non era nemmeno intimo.

Era un fiocco rosso, le copriva le parti intime fungendo così da intimo, che avvolgeva il corpo della mia Evelyn.

I miei occhi viaggiarono sul suo corpo, famelici. Prima che io avessi il tempo di reagire o anche solo di pensare Evelyn si sdraiò su di me.

Fece toccare le nostre intimità ed iniziò a strusciarle l'una contro l'altra. Io mi lasciai sfuggire un gemito, attorcigliando le dita attorno alla stoffa.

Axel= E-Evelyn...

Evelyn non smise, e continuò a muoversi lentamente, torturando i miei sensi.

☆Ti amo. E se non posso amare te non amerò più nessuno☆Axel Blaze☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora