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Il viaggio di ritorno fu una tortura, passai ore e ore chiusa in un dannatissimo aereo a pensare al mio futuro rovinato, a Zulema e Saray che presto verranno trovate anche loro, alla delusione che proveranno le persone che mi conoscono nel sapere perché sono finita prigione.
Ho passato ore intere a piangermi addosso, non sarei durata mezz'ora in carcere, mi avrebbero picchiata, denigrata, rubata e trasformata in una schiava di qualsiasi cosa.
Quando arrivo in caserma vengo accolta da Castillo che mi guarda senza espressione, mi porta in una sala d'interrogatorio e mi fa sedere, poi si siede anche lui davanti a me. Sono completamente imbarazzata.
Fa un sospiro e prende dei fogli, inizia a sfogliarmi e mi guarda.

-Concorso di evasione, aiuto di detenute in fuga, scorta di esse in due paesi differenti, mancato collaboramento con le forze dell'ordine...sono ben 15 anni di reclusione.
-Ti prego...lasciami spiegare...
-Ti ascolto
-Inizialmente, non volevo...ti prego Castillo, non...non posso finire in carcere
-Non posso fare nulla per salvarti Ambra...dovevi pensarci prima
-Io...
-Domani avrai un incontro col giudice che deciderà meglio il tuo destino, per oggi rimani in questo luogo, in una cella momentanea...

Veniamo interrotti da una guardia che dice a Castillo di rispondere urgentemente al telefono, lo vedo scosso mentre parla al telefono e successivamente me lo passa.

-É per te
-per me?
-si

Lo prendo.

-Pronto?
-Ambra devi fare tutto quello che ti dico
-Z...
-Si, sono io, devi ascoltarmi é chiaro??
-Si...
-Sto invuando del denaro sul tuo conto, devi usarlo per pagarti domani la cauzione.
-Tu come farai??
-Non ti deve importare di me adesso, ora devi pensare a salvarti, non farti sbattere dentro, la prigione non é per te, è chiaro?
-Si...quando potrò rivederti?
-Se ti paghi la cauzione presto...
-io ti...
-anche io

Riattacca la chiamata e ridò il telefono a Castillo.

{al fondo del precipicio} //ZulemaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora