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-Ambra, Ambra ho bisogno del tuo aiuto, settore 4, rissa tra detenute

La voce di Fabio attraverso la radiolina che ho sulla spalla mi fa scattare in piedi, mi appresto a correre verso il settore 4, urla e grida mi entrano nelle orecchie e gente ammassata in cerchio che cerca di aumentare la rissa al mezzo.
Cerco di farmi strada tra le detenute e arrivo al centro, e davanti a me mi ritrovo uno spettacolo davvero a forte impatto.
Una detenuta sdraiata a terra priva di senti, circondata da macchie di sangue sul pavimento, e vicino a se una detenuta che la prende a pugni sul viso.
Immediatamente alzo di peso la detenuta che la sta riempiendo di botte, non so letteralmente che fare, ed é molto più forte di me, in quanto si sta dimenando e fatico a tenerla.

-TUTTE LE DETENUTE NELLE PROPRIE CELLE. ORA!

La voce, anzi, l'urlo di Valbuena mi stordisce e tutte le detenute si apprestano ad andarsene nelle loro celle.
Mi strappa letteralmente la detenuta dalle mani e la prende per il collo.
Mi sento male, mi viene la nausea a quella scena, i flashback di mio padre che fa la stessa cosa contro mia madre urlandole in faccia iniziano ad entrarmi in mente, e l'unica cosa valida che riesco a fare é spingere via Valbuena e riprendere il controllo della detenuta.

-Ma che fai??
-Preoccupati di quella ferita, a lei ci penso io

Mi guarda stranito e porta la detenuta in infermeria, mentre io porto a fatica via quella detenuta che salta e si dimena da tutte le parti, sto consumando un sacco di energie, ieri notte non ho chiuso occhio e sono distrutta.

-Datti una calmata...
-Non mi calmo un cazzo, levami le mani di dosso brutta stronza.
-devi calmarti okay?
-NO.

E mi ritrovo di colpo contro al muro col suo braccio che mi schiaccia il collo, il fiato inizia a mancarmi e mi ritrovo immobilizzata.
La sua presa stringe di più e inizio a vederla sfocata.

-Non...voglio...portarti...in...iso...isolamento...

Parlo a fatica, ed ogni parola brucio sempre più ossigeno.

-Ah no??? Ti ammazzo figlia di puttana, devi farti i cazzi tuoi.

Prima che per me sia la fine interviene Fabio che la spinge a terra e le mette le manette, per poi portarla via.
Appena si stacca da me cado a terra boccheggiando.
Mi si avvicina un'altra guardia e dalla voce che riconosco é Palacio.

-Mio dio Ambra! Devi andare in infermeria, ti aiuto.

Cerca a fatica di alzarmi, nonostante non pesi molto, ma dopo qualche secondo mi tiene in spalla e mi porta in infermeria, dove vengo subito soccorsa dal medico che mi mette la maschera dell'ossigeno ma, in quel momento, ormai priva di forze perdo completamente i sensi e la vista mi si offusca di nero.

{al fondo del precipicio} //ZulemaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora