Cammino per il giardino del penitenziario, controllando le detenute, fino a quando non mi avvicino ad un'altra rete con un piccolo giardino al suo interno, é quello delle detenute che si trovano in isolamento, ed in esso c'è solo quella detenuta che mi fissa con odio.
Non faccio in tempo a rendermene contro che me la ritrovo contro la rete, sobbalzo facendo un passo indietro pensando che mi stia per colpire, ma per fortuna la rete ci separa.-Puttana.
-Non ti ho fatto nulla, ti ho solo spostata prima che l'ammazzassi
-Doveva morire.
-Per quale ragione una persona dovrebbe morire cosi?
-Perché é una puttana come te e farai la sua stessa fine, aspetta solo che io esca da qui.
-Pensi di farmi paura?Mi fissa qualche secondo per poi sputarmi in faccia, mi viene quasi il voltastomaco, prendo un fazzoletto e mi pulisco il viso dalla sua saliva.
Ho una gran voglia di colpirla e abbassare così la guardia, ma lei lo intuisce.-Se mi colpisci, non dovrai avere paura solo di me, ma anche della mia amica, Saray, Quella che ti ha parlato il primo giorno, io ti squarcio e lei ti butta in un cassonetto.
-Finito?Colpisce la rete con un pugno e in quel momento, dall'interno arriva Valbuena che la riporta in cella di isolamento.
Sospiro e cerco di pensare alle parole di Fabio dette nello spogliatoio.
Ho bisogno di parlare con lui, chiedo a Palacio di darmi il cambio e raggiungo Fabio che mi accoglie con un gran sorriso.-Ehi Ambra, come te la passi in questo putiferio?
-Una merda
-Che é successo?
-Quella detenuta mi ha sputato in faccia e minacciata ancora...
- Non cambia mai, sta tranquilla, non sarai mai sola qui con i turni, e ci sarà sempre qualcuno a guardare dalle telecamere, non preoccuparti davvero, sei al sicuro
-Va beneSono un po' stordita da quanto successo e ci penso tutto il giorno.
-La finisci di infastidire mia sorella, Eh???
Vargas mi si piazza davanti e appoggia una mano sulla mia spalla spingendomi con forza indietro.
-Datti una calmata...io non sto infastidendo nessuno, caso mai é il contrario.
-Non penso proprio
-Io non le ho fatto nulla, se lei impazzisce per niente non é colpa mia
-Piano con le parole. Non ti conviene darle fastidio lo sai perché? Prima di te c'era un'altra guardia donna, che l'ha contraddetta proprio come hai fatto tu, e mentre faceva la spesa e tornava in macchina si é beccata casualmente un proiettile in testa.
-Tornatene in cella. Subito.
-Oppure?
-Ti sbatto in isolamento. TORNA NELLA TUA CAZZO DI CELLA.Non so cosa mi sia preso in quel momento, un brivido mi percorre per tutta la schiena e mi ritrovo a dire quella frase senza rendermene conto, il silenzio attorno a me cala e tutte le detenute mi fissano sconvolte dalla mia reazione, Vargas senza commentare torna in cella e si chiude dentro.
Ignoro gli sguardi e vado verso lo spogliatoio e mi cambio, oggi la mia giornata di lavoro finisce qui, ne ho fin sopra la testa di questo posto, lo sto odiando con tutta me stessa.-Ehi...
Un'altra volta la voce di Fabio entra soave nella mia testa, quasi facendomi calmare di colpo.
-Che ti prende? Ti ho sentita urlare...
-Niente, sto bene, volevo solo farmi rispettare
-Beh, ci sei riuscita, se non da lei, da tutte le altre che ti guardavano sconvolte!Ridacchia e lo seguo a mia volta, ma la mia é più una risata nervosa e per lo stress.
- c'era una guardia prima di me...donna?
-Si
-Che fine ha fatto?
-Lei è beh...deceduta...
-Come?
-É stata colpita da un proiettile fuori dal lavoro
-Chi é stato?Non mi risponde ancora, e annuisco, mi alzo e lo supero, ma la sua mano mi afferra leggermente il polso e mi gira verso di lui, é più alto di me, per guardarlo mi tocca alzare il viso.
I miei pcchi sono lucidi, mi sembra di star esplodere.-devi fidarti se ti dico che non ti succederà niente...
-Io non sono abituata a tutta questa merda Fabio! Io al massimo stavo dietro a 2 cazzo di amministratori delegati del governo, che non mi davano problemi, stavano in silenzio e bevano whiskey dalla mattina alla sera. Non sopporteró a lungo questa tensione! Quella che mi minaccia di ammazzarmi e ora scopro che ne ha ammazzata seriamente una di guardia!Mi accorgo di aver alzato fin troppo la voce, così mi scuso con lui e le lacrime scendono lungo le mie guance.
Mi accarezza lentamente la guancia vol pollice e mi guarda negli occhi.-Adesso hai bisogno di riposarti okay? Il weekend non lavori tanto, adesso torni a casa e ti fai una bella dormita, stacca il cervello e dimenticati di questo posto di merda...
-Sarà difficile
-So che ce la puoi fare...

STAI LEGGENDO
{al fondo del precipicio} //Zulema
FanficAmbra è una guardia segreta, mandata a lavorare a Cruz del Sud come semplice guardia carceraria. Ce la farà a sopportare il peso del carcere? Non mancherà di certo il peso dei delitti commessi dalle denute a ricorcersi contro di lei.