❁𝟐

3.3K 201 229
                                        

➹Chapter 2: Assignment

Quella fredda mattina d'inverno Han Jisung poteva dire di essere soddisfatto di aver passato gli ultimi tre quarti d'ora a correre.
Era sabato, e stranamente non aveva ricevuto nessuna chiamata.
Nessuna maledetta chiamata.

Il che lo fece sbuffare, Han amava il suo lavoro e quando non riceveva nessuna chiamata sentiva come se nessuno avesse bisogno di lui in quel momento.
Corse per le vie del suo quartiere arrivando poi in quel piccolo boschetto che amava tanto, scavalcò la recinzione e continuò il suo percorso finché l'orologio al suo polso non squillò segnalando i 5 km appena fatti.

Si fermò solo quando la musica nelle airpods cessó di riprodursi, gli stava arrivando una chiamata.
"Ti prego dimmi che hai qualcosa di eccitante per me Jinnie." disse Han respirando affannosamente.

"Subito mio dolce e stupendo capo, abbiamo un caso e mi servirebbero con urgenza i tuoi tondi e sodi glutei qui in sala riunioni, pensi di farcela?"

Han si fece scappare un sorrisetto "Sai che hai appena ammesso di guardarmi il sedere, vero ragazzino? Comunque, il mio splendido viso sarà li tra meno di venti minuti."
Jisung chiuse la chiamata e tornò a correre raggiungendo la sua casa.

Tiró fuori il mazzo di chiavi dalla tasca e aprì la porta entrando poi nella sua dimora, si tolse le scarpe e camminò fino al primo piano chiudendosi in bagno per fare una doccia.
Si lavò il corpo velocemente e dopo una decina di minuti era già pulito e profumato.
Andò in camera e iniziò a vestirsi, doveva andare a lavoro quindi stavolta una felpa non sarebbe bastata.
Infatti scelse un abbigliamento semplice, un paio di jeans neri e una camicia dello stesso colore abbinando poi una collana a catena che metteva perfettamente in risalto le sue clavicole poco scoperte dalla camicia.

Scese in soggiorno, afferrò distintivo e pistola e uscì di casa.
Circa quindici minuti dopo era già sul suo posto di lavoro, raggiunse la sala riunioni e si sedette al suo posto.

"Buongiorno a tutti." disse Han passandosi una mano nei capelli "Dove andiamo stavolta zuccherino? No aspetta, fammi indovinare, Daegu?"
accennò il biondo.

"Mi dispiace deludere le tue aspettative raggio di sole ma non andiamo a Daegu. Andiamo a Gimpo, un posto particolarmente accogliente ma di sicuro non per le nostre prime due vittime." spiegò Jinyoung mostrando le immagini sui loro tablet.
"Han Hui-jae e Choi Daehwi, entrambe donne sposate dai 23 ai 28 anni, Hui-jae è stata trovata una settimana fa in un cassonetto dell'immondizia mentre Daehwi ieri mattina sul ciglio della strada.
Avvolte entrambe in un involucro di nylon."

"Qual'è la causa della morte?" chiese Hyunjin scorrendo le varie foto.
"Speravo non me lo chiedessi, comunque sono state entrambe accoltellate 37 volte al petto e sull'addome."

"Il fatto che le abbia accoltellate così tante volte e ripetutamente ci fa capire che ha una rabbia incontrollabile verso il genere femminile." disse Han e Hyunjin si ritrovò ad annuire insieme a lui.

"Hai perfettamente ragione mio splendido agente speciale, ma non è finita qui, penso che questa sia la cosa più disgustosa che un S.I possa fare.
A tutte e due le vittime mancava la lingua." aggiunse Jinyoung facendo un verso di ribrezzo verso le foto.

"Il suo trofeo sono le lingue o lo fa per torturarle?" chiese Chan confuso.

"Ho ricevuto i referti dell'autopsia, le lingue sono state tagliate post mortem."

༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora