❁𝟏𝟗

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➹Chapter 19: What's happened with me?

Il piccolo cuore di Jinyoung perse un battito quando Seungmin disse che il suo ragazzo era stato appena investito.

Si alzarono tutti, dopo aver preso pistola, distintivo e un paio di calmanti, Jisung raggiunse Minho e Jinyoung in una delle macchine della polizia e si diressero immediatamente in ospedale.

"Salve, mi sa dire in che stanza sono ricoverati Bang Chan e Park Youngjae?" chiese con urgenza Jinyoung mentre l'ansia lo mangiava vivo.

Erano appena arrivati all'ospedale di Gimpo, lo stesso ospedale dove era stato ricoverato Han quando gli avevano sparato

"Paziente Bang Chan, stanza 38, paziente Park Youngjae stanza 40."

I tre, che furono i primi ad arrivare, corsero verso le stanze appena dette dell'infermiera e per non fare tardi non presero neanche l'ascensore, si precipitarono alle scale il più velocemente possibile e non appena furono davanti la stanza di Chan, lo trovarono già sveglio, con alcune fasce intorno alla testa e all'addome.

"Channie!" esclamó il più piccolo facendo sorridere il biondo.
Jinyoung andò verso di lui e lo abbracciò forte, gesto che venne ricambiato dal suo ragazzo che affondò il viso nel suo collo.

"Chan! Ci hai fatti prendere un bello spavento eh."
Rise Han nel vedere il suo capo vivo e vegeto.

"Si beh quello messo peggio è Youngjae, ha una gamba rotta e un pezzo di vetro gli ha colpito il fianco, credo l'abbiano portato nella stanza qui accanto? Non ricordo bene."

Han annuí comprensivo mentre Minho dietro di lui faceva un cenno a Chan che nel mentre stava continuando a stringere il suo ragazzo a sé.

"Beh ragazzi noi vi lasciamo soli, Chan ti vado a prendere qualcosa da mettere sotto i denti, so che muori di fame."

Jisung si voltò verso Minho prima di uscire dalla stanza, il maggiore guardò prima Chan e poi seguì il più piccolo quasi rincorrendolo.

Han non voleva rimanere solo con Minho dopo quello che era successo, ma evidentemente il maggiore non si stancava mai di seguirlo ovunque come un cagnolino.
Gli rendeva le cose difficili così!
Molto difficili.

Ripensare a quel quasi-bacio non era un bene per entrambi, perché poi si ritrovavano a fissare il muro come due deficenti, nel pensare uno alla bocca dell'altro.

Dovrò farmi curare di nuovo, da una certa malattia che si chiama Lee Minho.

Pensò Han, rubacchiando qualche cosa da mangiare dalle macchinette e dalla mensa, mentre Minho lo seguiva in silenzio senza dire una parola.

"Secondo te Chan se la mangia quella roba?" chiese dopo alcuni secondi Minho, quando lui e Han si sedettero in una delle sedie.

"Non mi convince molto questo toast, ma non mangia da molto e anche se qualcosa di piccolo deve pur mangiare." disse Jisung con tono preoccupatorio.

"Ho preso anche qualcosa per te se vuoi rimanere qui ad aspettare insieme a me." aggiunse poi indicando il succo di frutta e gli altri due toast incartati che aveva in mano.

Minho sorrise a quel gesto e annuí afferrando alcuni snack per aiutare il minore.
Passarono circa quattro ore, ormai era tarda sera e Han stava letteralmente crollando dal sonno.

Minho notò il più piccolo barcollare mentre teneva gli occhi chiusi, così fece un gesto che sorprese sia lui che Han, anche se in quel momento era più morto che vivo.
Gli prese delicatamente la schiena e appoggiò la testa di Jisung sulla sua spalla in modo che si potesse appoggiare a lui.

"Mmh min, piano." sussurrò Han affondando il viso nel collo di Minho.

Nel fare quella cosa, che seppur piccola, aveva fatto risvegliare in lui qualcosa.
Il suo cuore riprese a battere più velocemente e si perse nell'accarezzare i capelli di Jisung.

Era come una sensazione nuova.
Un calore, che proveniva dal suo cuore.

Non sapeva ancora spiegarselo.

Perché diamine Han Jisung gli faceva quell'effetto?

"Cosa mi sta succedendo?"

Pensò irrequieto appoggiando la testa su quella del minore, per poi chiudere gli occhi e assaporare ogni attimo di quel momento.



༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora