➹Chapter 7: New couple?
Jinyoung entrò nel dipartimento salutando amorevolmente i suoi colleghi.
Camminò per il lungo corridoio stringendo tra le mani la fascia della sua borsa."Buongiorno Jinyoung!" lo salutò un suo collega.
"Buongiorno!" salutò a sua volta il minore prendendo dalla tasca le chiavi del suo ufficio.
Si passó una mano nei capelli, felice di aver scelto di non indossare un cappello prima di uscire di casa e sorrise.
Raggiunse velocemente la porta e fece per mettere la chiave nella serratura ma gli si gelò il cuore quando notó che era semi-aperta.
La aprì completamente e deglutí scorgendo la figura del suo capo seduta sulla sua postazione."Jinyoung, entra."
Il maggiore gli fece segno di entrare e Jinyoung, sapendo che stavolta non poteva proprio ignorarlo.
Entrò in stanza e chiuse la porta dietro di sé appoggiandosi proprio ad essa."Che.....c-che ci fai qui?"
Tenne lo sguardo basso maledicendosi mentalmente, perché non riusciva a sostenere quello di Chan? Cosa aveva di tanto minaccioso?
"Non rispondi alle mie chiamate e ai miei messaggi, quando abbiamo bisogno di te in videochiamata ignori le mie domande e ho pensato di dover intervenire in altro modo."
Cazzo, perché se n'è accorto?
Jinyoung non rispose, rimase in silenzio.
D'altronde cosa poteva dire per giustificarsi?
Che era stanco di essere trattato come un semplice collega?
Si, avrebbe potuto dirlo, ma che senso avrebbe sputtanare i suoi sentimenti se lui non lo considerava nemmeno?"Hai intenzione di spiegarmi o vuoi rimanere lì?"
Chan incroció le braccia al petto e per un attimo Jinyoung imprecò.
Perché è così sexy anche da arrabbiato..
"D-dovresti andartene." gli disse in risposta il minore indicando con lo sguardo la porta, non azzardandosi nemmeno a guardarlo in faccia.
"Non me ne vado, puoi scordartelo."
Disse serio Chan.Jinyoung odiava il lato testone e arrogante del suo capo, aveva dimostrato più volte che se voleva qualcosa la otteneva con uno scocchio di dita e per non dargli soddisfazione poggiò la mano sulla maniglia e pronto ad uscire dalla stanza sussurró: "Allora me ne vado io."
Chan lo sentì perfettamente, e prima che il minore potesse scappare da quella situazione con un movimento si avvicinò a lui e lo sbattè sulla porta incollando i loro petti.
Non così vicino maledizione!
Jinyoung spalancò gli occhi per l'incredibile vicinanza e andò subito nel panico.
"C-cosa-che stai facendo! A-allontanati!"
esclamò Jinyoung poggiando le mani sul petto di Chan per allontanarlo.Okay, questo decisamente non se lo aspettava.
Chan non sembrò essere agitato o meno, anzi, continuò ad avvicinarsi al corpo del minore per impedirgli qualsiasi via di fuga."Sono stato rinchiuso in una scatola di metallo per 12h per vederti il prima possibile, non ho chiuso occhio tutta la notte perché mi sento responsabile della tua ostilità nei miei confronti e pensi che un 'allora me ne vado io' mi basti?!"
Jinyoung strinse gli occhi quando sentii il tono accusatorio e freddo che Chan gli rivolse e non poté che sentire un peso poggiarsi sul suo petto.
I suoi occhi divennero presto lucidi e secondi dopo alcune lacrime scesero lungo le sue guance ma cercò di non farsi vedere dal biondo."N-non puoi.." disse il minore.
Chan lo guardò confuso.
"Non posso cosa?!"
"N-on p-puoi venire q-qui e pensare di e-essere tu quello c-che è stato trattato male!" Jinyoung lo spintonò ma non lo smosse nemmeno di un centimetro, proprio quando alzò lo sguardo Chan vide i suoi occhi lucidi e si addolcí.
"Jinyoung..."
"H-ho cercato d-di ignorarti. H-ho cercato di cancellare q-questi stupidi s-sentimenti che provo per te ma n-non ci riesco! E-e ti odio per questo! N-non potevi essere meno perfetto? E s-si se te lo stai chiedendo t-ti sto dando la colpa B-bang Chan."
Chan rimase ad ascoltarlo in silenzio senza perferire parola, non riusciva a crederci.
"M-mi d-dispiace. N-non sapevo che a-altro fare, i-io ti guardo ma tu non m-mi guardi con gli stessi occhi con cui ti guardo io, e-e lo capisco, n-nessuno vorrebbe mai stare con uno c-come me."
Jinyoung si fece scappare un singhiozzo e si portò le mani sul viso per nascondersi, odiava farsi vedere così debole davanti a lui.
"Smettila di farlo soffrire."
Le parole di Han risuonarono continuamente nella sua testa, e per un attimo tutto fu chiaro.
Jinyoung non aveva fatto nulla di male, e lui era stato così idiota da prenderla sul personale."P-puoi l-lasciarmi adesso? V-voglio ingozzarmi di gelato a-alla nocciola per consolazione."
Jinyoung si asciugò le guance con le maniche della camicia che indossava e si spostò dalla presa di Chan camminando verso il tavolo.
Chan deglutí per l'idea che gli sfiorò la mente.
Non sapeva neanche cosa stava per fare ma, voleva provarci.
Voleva essere convinto dei suoi stessi sentimenti; si voltó verso Jinyoung, lo afferró per il collo facendolo girare e premette le loro labbra assieme, venendo poi accolto da una sensazione piacevole sul petto.Il minore spalancò gli occhi ma rendendosi conto di quel che stava accadendo si lasciò trasportare e ricambiò il bacio chiudendo gli occhi.
Chan era bravissimo nel baciare, lo lasciava senza fiato ad ogni scocchio e in quel momento si sentii al settimo cielo.Chan lo spinse contro la scrivania e continuò a baciarlo, in qualche modo non riusciva a staccarsi da quelle labbra, non sapeva sspiegarlo, ma non voleva separarsene.
Ma purtroppo per lui, le persone devono respirare.Jinyoung si staccò imbarazzato fino alla punta dei piedi, con le labbra rosse e gonfie a causa del bacio caotico appena avuto.
Il più grande sorrise per la tenerezza del minore e poggiò le labbra sulla sua guancia, baciandola.
"Prepara le valigie, domani parti insieme a me."
𝐍/𝐀
𝐕𝐨𝐥𝐞𝐯𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐉𝐢𝐧𝐲𝐨𝐮𝐧𝐠 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐍𝐎𝐍 è 𝐢𝐥 𝐉𝐢𝐧𝐲𝐨𝐮𝐧𝐠 𝐝𝐞𝐢 𝐆𝐎𝐓𝟕 𝐞 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐍𝐎𝐍 è 𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐧𝐲𝐨𝐮𝐧𝐠 𝐂𝐄𝐎 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐉𝐘𝐏 𝐄𝐍𝐓𝐄𝐑𝐓𝐀𝐈𝐍𝐌𝐄𝐍𝐓.
𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 :𝐃
-𝐌𝐢𝐧𝐡𝐞𝐞
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༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠
Fanfiction⋇⋆✦⋆⋇ ⋇⋆✦⋆⋇ ⋇⋆✦⋆⋇ ⋇⋆✦⋆⋇ 『 Han Jisung, agente speciale dell'analisi comportamentale dell'FBI, inizia a lavorare con la sua squadra ad una serie di sparizioni e omicidi su delle donne in un quartiere di Gimpo. La cosa inizierà a non piacergli affatto...