❁𝟐𝟏

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➹Chapter 21: I need you

"J-Jisung."

Minho riconobbe immediatamente la voce del minore e non appena se lo ritrovò davanti cadde a terra non riuscendo a sostenere più le sue stesse gambe.

Aveva visto sua sorella.

La sorella che riteneva ormai morta, a causa di tutte le false speranze che gli avevano dato.

Era lì, a pochi passi da lui, ma non ha potuto raggiungerla.

Non lo aveva minimamente considerato.

Perché?

Perché? Continuò a chiedersi mentre Jisung lo trascinava nel furgone.

Dopo aver chiamato l'ambulanza per Seungmin, Han prese per il braccio il più grande e lo fece sedere accanto a lui nel furgone.

Sapeva benissimo che in un momento delicato come quello, Minho preferiva stare da solo, lo conosceva bene ormai.

Così, dato che tutti erano andati a trovare Seungmin per sapere di più sulle sue condizioni, lo portò in centrale, più precisamente nello spogliatoio dove si cambiavano sempre i giubbotti antiproiettile.

"Han che stai facendo?"

Chiese confuso Minho con voce spenta, lo sguardo preso che aveva, Jisung non lo riconobbe molto.

Minho stava male.

"Hai una ferita, se non viene disinfettata c'è il rischio di prendere un infezione, quindi non fare storie perché non uscirò da qui finché non sarai guarito." disse Jisung afferrando il kit da pronto soccorso per poter curare il collega.

"Non c'è ne bisogno davvero."

Ribattè Minho, bloccando la mano del minore che si era avvicinata per sbottonargli la camicia.

Jisung sospirò e staccò la mano da lui, poggiò la valigetta sul tavolo e alzò il viso del più grande per poterlo guardare negli occhi.

"Minho, non attacca con me, sta fermo e basta giuro che non farà male, ma lascia che ti guarisca."

Ripeté con più calma, addolcendo lo sguardo solo per cercare di trasmettere sicurezza a quegli occhi d'ossidiana che lo attiravano tanto.

Minho alla fine cedette, e si lasciò spogliare, infatti Jisung, gli sbottonò la camicia per poi sfilarla lentamente rimanendo alcuni secondi a fissare il busto perfetto del ragazzo che aveva davanti a sé, poi prese il batuffolo con il disinfettante, e iniziò a passarlo sulla ferita che si trovava proprio sul fianco.

Minho non era aveva solo un bel viso, le sue spalle nude esponevano i suoi muscoli e i suoi addominali risaltavano perfettamente la sua figura slanciata, e Jisung... Jisung lo trovó stupendo.

Lo sguardo di Minho non era lo stesso di qualche giorno prima, era come se gli avessero sparato una pallottola dritta al cuore, e lo avessero fatto sgretolare in mille pezzi.

Jisung lo notò solo quando legò attorno alla sua vita una fascia bianca, che gli ricoprì tutta la ferita appena disinfettata.

Han incontrò di nuovo lo sguardo del maggiore, e poi, successe tutto in un attimo.
Gli occhi di Minho si riempirono di lacrime, e subito dopo scese dal tavolo e abbracciò Jisung scoppiando definitivamente a piangere.

Non riusciva davvero a sopportare quel peso, era esploso, non si conteneva più ormai.

Jisung rimase paralizzato all'inizio, poi però rendendosi conto che Minho non stesse bene, alzò le braccia e le legò attorno al suo collo stringendolo forte.

"M-mi ha visto." singhiozzó Minho stringendosi più forte al minore "Mi ha vi-visto e ha voltato la faccia Ji, c-come se non mi conoscesse!" urlò in preda ai singhiozzi.

"Oh Min." sussurrò con tono dispiaciuto il più piccolo mentre sentiva Minho nascondere il viso sul suo collo.

Jisung prese ad accarezzare dolcemente i capelli di Minho in un vano tentativo di calmarlo e le altre dita sfioravano le sue spalle, lo sentii continuare a singhiozzare e lo strinse ancora più forte a sé.

Voleva che si sentisse protetto.

Voleva che si sentisse al sicuro tra le sue braccia.

Odiava vedere Minho così fragile, sapeva dentro di sé che Minho era come una bomba ad orologeria, non sapeva quando sarebbe scoppiata.

"Quella... Q-quella non è la mia Sooyeon."
aggiunse poi diminuendo di poco i singhiozzi.

"Va tutto bene Min, ci sono io qui." disse Han in risposta passando la mano sui capelli corvini dell'altro.

I singhiozzi di Minho amuentarono ancora di più, Han gli lasciò un bacio sulla spalla rimanendo in quella posizione, non voleva assolutamente lasciarlo da solo.

"T-ti prego Ji. N-non riesco più a stare da solo, n-non lo sopporterei."
Lo pregò Minho sentendo il suo cuore diventare cenere.

"Non me ne vado Min, sono qui. Non ti lascio da solo, non sei da solo."
Ribattè Han con convinzione.

I due rimasero abbracciati per un bel pó, sentendo in sincronia i battiti del loro cuore accelerare ogni volta che incrociavano il loro sguardo.

E fu in quello sguardo, che Minho capì.

Di aver bisogno di Han Jisung.

𝐍/𝐀

𝐃𝐨𝐩𝐩𝐢𝐨 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐨𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐧𝐚 𝐩𝐞𝐫 puupruu

-𝐌𝐢𝐧𝐡𝐞𝐞

༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora